Newsletter settimanale Aiom
Anno XX - Numero 878 - 4 ottobre 2022

Hanno curato la selezione degli articoli scientifici e i commenti di questo numero: Nicola Silvestris, Tindara Franchina, Maria Carmela Santarpia, Francesco Bignoli, Nicola Di Giovanni, Dalila Tessitore, Desirèe Speranza
(Unità Operativa di Oncologia Medica con Hospice – Dipartimento di Patologia Umana dell’adulto e dell’Età Evolutiva “Gaetano Barrese” – Università degli Studi di Messina)





Coordinatori: Massimo Di Maio, Silvia Novello
Editore: Intermedia - Direttore Responsabile: Mauro Boldrini

Oggi in Oncologia

Organ Preservation in Patients With Rectal Adenocarcinoma Treated With Total Neoadjuvant Therapy

Prospective data on the efficacy of a watch-and-wait strategy to achieve organ preservation in patients with locally advanced rectal cancer treated with total neoadjuvant therapy are limited. In this prospective, randomized phase II trial, we assessed the outcomes of 324 patients with stage II or III rectal adenocarcinoma treated with induction chemotherapy followed by chemoradiotherapy (INCT-CRT) or chemoradiotherapy followed by consolidation chemotherapy (CRT-CNCT)  … (leggi tutto)

Il trattamento chemoradioterapico (CRT) neoadiuvante, l’escissione totale del mesoretto (TME) e la chemioterapia adiuvante rappresentano approcci multimodali efficaci per ottenere le migliori risposte terapeutiche nei pazienti affetti da adenocarcinoma del retto; tuttavia, possono determinare severe alterazioni funzionali e comorbilità, con conseguente deterioramento della qualità di vita dei pazienti.
La preservazione d’organo nei tumori del retto localmente avanzato è un ambito di intensa ricerca clinica e aperte controversie.
Lo studio prospettico, randomizzato, multicentrico di fase 2 OPRA (Organ Preservation for Rectal Adenocarcinoma), condotto in 18 centri degli Stati Uniti, ha valutato l’utilizzo della terapia neoadiuvante totale (TNT) nei pazienti affetti da adenocarcinoma del retto in stadio II e III.
Da aprile 2014 a marzo 2020, 324 pazienti sono stati randomizzati nei due bracci dello studio, di cui uno basato sull’utilizzo di una chemioterapia sistemica di induzione (INCT) seguita da CRT (INCT-CRT, n=158); l’altro basato, invece, sull’utilizzo di una chemioterapia di consolidamento (CNCT) dopo CRT (CRT-CNCT, n=166).
I pazienti dei due gruppi sono stati successivamente candidati o alla escissione chirurgica del mesoretto (TME) o ad un approccio conservativo watch-and-wait (WW) sulla base della risposta alla ristadiazione dopo TNT.
L’endpoint primario dello studio era la sopravvivenza libera da malattia (DFS) nei due gruppi, mentre l’intervallo di sopravvivenza dei pazienti non sottoposti a TME (TME-free survival) rappresentava un endpoint secondario.
Dei 304 pazienti ristadiati dopo TNT, al 28% di quelli facenti parte del braccio INCT-CRT e al 24% di quelli del braccio CRT-CNCT è stato proposto di sottoporsi a TME.
Dei rimanenti 225 pazienti con risposta completa o quasi completa, (n =105 INCT-CRT, n=120 CRT-CNCT) sottoposti WW, il 40% del braccio INCT-CRT e il 27% del braccio CRT-CNCT ha sviluppato ripresa di malattia durante il follow-up, con successiva indicazione alla TME.
Il follow-up mediano è stato di 3 anni. I risultati hanno documentato una DFS del 76% in entrambi i bracci dello studio (INCT-CRT: 95% CI, 69 to 84; CRT-CNCT: 95% CI, 69 to 83) in linea con la DFS a tre anni del 75% riportata nei controlli storici.
Il tasso di TME-free survival a 3 anni è stato pari al 41% nel braccio INCT-CRT (95% CI, 33 to 50) e del 53% (95% CI, 45 to 62) nel braccio CRT-CNCT, con tassi di ripresa di malattia locale, di comparsa di metastasi a distanza e di sopravvivenza generale sovrapponibili nei due gruppi.
Il tasso di preservazione dello sfintere nei pazienti sottoposti a TME dopo ristadiazione (55%) era maggiore rispetto a quelli sottoposti a TME dopo ripresa di malattia (44%), non raggiungendo, però, valori di significatività statistica (p = 0.20).
Pazienti sottoposti a TME dopo la ristadiazione e quelli sottoposti dopo la recidiva di malattia avevano tassi di DFS simili.
In conclusione, una strategia terapeutica basata su TNT seguita da TME o WW in base alla risposta alla terapia ha permesso la preservazione d’organo in circa la metà dei pazienti senza influenzare negativamente l’outcome.
OPRA è uno dei pochi studi prospettici che indagano la fattibilità dell’approccio conservativo nella gestione del cancro del retto localmente avanzato e si aggiunge alla crescente produzione scientifica a supporto di questa strategia terapeutica.
Tuttavia, gli elevati tassi di risposte complete (cCR) dopo TNT, la carenza di criteri di selezione dei pazienti, la mancata stratificazione in base alle caratteristiche tumorali e la non chiara definizione di risposta “near-complete”, con la relativa quantificazione dei pazienti appartenenti a questa categoria rispetto a quelli che riportano cCR, rappresentano alcuni dei punti controversi dell’interpretazine dello studio.














Pembrolizumab versus placebo as adjuvant therapy for completely resected stage IB–IIIA non-small-cell lung cancer (PEARLS/KEYNOTE-091): an interim analysis of a randomised, triple-blind, phase 3 trial

Pembrolizumab is a standard-of-care for advanced non-small-cell lung cancer (NSCLC). We assessed pembrolizumab as adjuvant therapy for completely resected stage IB-IIIA NSCLC. In this randomised, triple-blind, phase 3 trial (PEARLS/KEYNOTE-091), patients were recruited from 196 medical centres in 29 countries. Eligible patients were aged 18 years or older, with completely resected, pathologically confirmed stage IB (tumours of ≥4 cm in diameter), II, or IIIA NSCLC ..
. (leggi tutto)

Il trattamento chemioterapico adiuvante con un regime a base di platino migliora la sopravvivenza globale (overall survival, OS) nei pazienti affetti da NSCLC in stadio IB-IIIA sottoposti a resezione completa; tuttavia, il beneficio assoluto in sopravvivenza a 5 anni è limitato rispetto alla sola osservazione.
Oggetto di crescente interesse nell’ambito della ricerca clinica in ambito adiuvante nel NSCLC è la valutazione dell’efficacia dei farmaci a bersaglio molecolare e degli immunoterapici, di cui gli studi ADAURA e IMpower010, rispettivamente condotti con osimertinib e con atezolizumab, rappresentano i primi approcci efficaci in stadio precoce.
Nello studio randomizzato di fase III PEARLS/KEYNOTE-091, condotto in triplo cieco in 196 centri di 29 paesi è valutata l’efficacia del pembrolizumab in tale setting.
Tra gennaio 2016 e maggio 2020 1177 pazienti, selezionati indipendentemente dall’espressione di PD-L1 nel tessuto tumorale, sono stati randomizzati per ricevere pembrolizumab (200 mg) o placebo ogni 3 settimane per un massimo di 18 cicli. Il trattamento chemioterapico adiuvante non era obbligatorio, ma raccomandato in accordo con le linee guida di riferimento per i diversi centri.
Gli endpoint primari dello studio erano la sopravvivenza libera da malattia (DFS) nell’intera popolazione in studio e quella nella popolazione con TPS PD-L1≥50%.
La pubblicazione di Lancet Oncology presenta i risultati della seconda analisi ad interim.
Il follow-up mediano al cut-off dei dati (settembre 2021) è stato di 35,6 mesi (IQR= 27,1–45.5 mesi). Complessivamente, la chemioterapia adiuvante è stata ricevuta dall’86% dei pazienti in entrambi i gruppi nella popolazione complessiva e dall’85% di entrambi i gruppi nei pazienti con TPS ≥ 50%.
Nella popolazione complessiva, la sopravvivenza mediana libera da malattia è stata di 53,6 mesi (95% CI, 39.2 mesi-NR) nel gruppo pembrolizumab rispetto a 42,0 mesi nel gruppo placebo (95% CI = 31.3 mesi-NR) (HR = 0.76, 95% CI = 0.63–0.91, p =0 .0014).
Nella popolazione con TPS ≥ 50% la sopravvivenza mediana libera da malattia non è stata raggiunta sia nel gruppo dei pazienti trattati con pembrolizumab (95% CI = 44.3 mesi–NR), che nel gruppo con il placebo (95% CI = 35.8 mesi-NR) (HR= 0.82, 95% CI = 0.57-1.18, p =0.14).
Come già osservato nel setting avanzato/metastatico, la DFS mediana nel gruppo di pazienti trattati con pembrolizumab è stata superiore nella popolazione PD-L1 TPS ≥ 50% rispetto a quelle evidenziate nei gruppi con PD-L1 TPS dell’1–49% e <1%.
Tuttavia, in questa analisi intermedia emerge un dato inaspettato: la DFS mediana nei pazienti PD-L1 TPS≥50% è stata superiore anche nei pazienti trattati con placebo rispetto a quelle riportate nello stesso setting nella popolazione PD-L1 TPS 1-49% e <1%. Anche se l’influenza di fattori non noti (ad esempio, biomarcatori molecolari) potrebbe aver contribuito a questo risultato, l’incremento della DFS mediana in questo sottogruppo di pazienti trattati con placebo, ha determinato nell’analisi l’assenza di benefici significativi nella popolazione con PD-L1 TPS ≥50% trattata con pembrolizumab.
Ad un follow-up più lungo si potrà meglio valutare se emergono differenze significative nella DFS mediana in questi sottogruppi di pazienti.
I dati di sopravvivenza globale, tra gli obiettivi secondari dello studio, sono ancora immaturi in considerazione del numero di eventi ancora molto piccolo.
Eventi avversi di grado ≥ 3 si sono verificati nel 34% dei pazienti trattati con pembrolizumab rispetto al 26% del gruppo con placebo.
Tra i più comuni sono stati riportati l’ipertensione (6%) e la polmonite (2%) nei pazienti che hanno ricevuto il pembrolizumab e l’ipertensione (6%) in quelli trattati con placebo.
Nel gruppo di pazienti trattati con pembrolizumab sono stati registrati 4 decessi (1%) correlati dagli sperimentatori al trattamento, dovuti ai seguenti eventi avversi: shock cardiogeno e miocardite; shock settico e miocardite; polmonite e morte improvvisa.
In conclusione, in considerazione dell’efficacia e del profilo di safety, il pembrolizumab rappresenta un approccio terapeutico con finalità adiuvante promettente in pazienti affetti da NSCLC sottoposti a resezione completa in stadio IB-IIIA, indipendentemente dall’espressione di PD-L1.











Selpercatinib in patients with RET fusion-positive non-small-cell lung cancer: Updated safety and efficacy from the registrational LIBRETTO-001 phase 1/2 trial

Selpercatinib, a first-in-class, highly selective, and potent CNS-active RET kinase inhibitor, is currently approved for the treatment of patients with RET fusion-positive non-small-cell lung cancer (NSCLC). We provide a registrational data set update in more than double (n = 316) of the original reported population (n = 144) and better characterization of long-term efficacy and safety. Patients were enrolled to LIBRETTO-001, a phase I/II, single-arm, open-label study of selpercatinib in patients ..
. (leggi tutto)

Selpercatinib è un inibitore altamente selettivo e potente di RET, attivo anche a livello delle localizzazioni di malattia nel sistema nervoso centriale (SNC). Lo studio registrativo di fase I/II LIBRETTO-001, a singolo braccio, in aperto, ha valutato il profilo di sicurezza ed efficacia di selpercatinib in pazienti affetti da neoplasie solide con alterazione di RET.
Un aggiornamento dei dati di efficacia e tollerabilità del selpercatinib nei pazienti con diagnosi di NSCLC positivo alla fusione RET è stato riportato nella recente analisi eseguita includendo 316 pazienti, di cui 69 naïve e 247 pretrattati, già sottoposti a precedente chemioterapia a base di platino. In questo report è stata esaminata una popolazione più ampia, 172 pazienti in più rispetto alla precedente valutazione e con un follow up esteso di 18 mesi.
L’endpoint primario dello studio era la proporzione di risposte obiettive (ORR). Gli endpoint secondari includevano la durata della risposta (DoR), la sopravvivenza libera da progressione (PFS), la sopravvivenza globale e il profilo di tollerabilità.
Il selpercatinib ha mantenuto un’attività antitumorale rilevante sia nel trattamento dei pazienti naïve, che in quelli pretrattati con ORR rispettivamente dell’84% (95% CI, 73 to 92) e del 61% (95% CI, 55 to 67). Nei pazienti naïve la DoR mediana era di 20.2 mesi e la PFS mediana di 22.0 mesi.
35% dei pazienti erano vivi e liberi da progressione al cutoff dei dati (follow-up mediano di 21.9 mesi). Nei pazienti già chemiotrattati, la DoR mediana era di 28.6 mesi e la PFS mediana di 24.9 mesi. 38% dei pazienti erano vivi e liberi da progressione al cutoff dei dati (follow-up mediano di 24.7 mesi).
Dopo un follow-up mediano superiore a 20 mesi è stato evidenziato un beneficio terapeutico duraturo, con conferma della importante attività del selpercatinib a livello del SNC. Nei pazienti che non presentano metastasi al SNC al basale, la probabilità stimata di progressione cerebrale a 2 anni è stata dello 0.7%.
Nei pazienti pretrattati è stata eseguita un’analisi esploratoria ad hoc per confrontare la migliore risposta globale (BOR) ottenuta dall’ultima terapia sistemica ricevuta prima dell’arruolamento, con quella raggiunta con il selpercatinib.
Complessivamente, le risposte al trattamento sono state riportate nel 64% dei pazienti trattati con il selpercatinib e nel 15% con la precedente terapia effettuata prima dell’arruolamento nello studio (P<.0001). Un’analisi simile è stata condotta nel sottogruppo di pazienti che hanno ricevuto selpercatinib nel setting di seconda linea, riportando una proporzione di risposte obiettive del 73%, mentre con la prima linea a base di platino, ricevuta prima dell’arruolamento, la proporzione di risposte ottenute era stata pari al 18%. Sono stati osservati miglioramenti nell’ORR indipendentemente dal tipo di terapia precedente ricevuta.
Il trattamento con selpercatinib ha mostrato un profilo di tollerabilità in linea con i dati precedentemente riportati.
In conclusione, in questa analisi con follow up più lungo e un più ampio numero di pazienti il selpercatinib continua a dimostrare marcata efficacia e un buon profilo di sicurezza nei pazienti con diagnosi di NSCLC positivo alla fusione RET, sia naïve che pretrattati.





 


In Europa


Adjuvant Nivolumab Plus Ipilimumab Combination Does Not Improve RFS Over Nivolumab Alone in Patients with Stage IIIB-D or IV Melanoma

Oct 04, 2022 – In a randomised, double-blind, phase III CheckMate 915 study, adjuvant nivolumab 240 mg once every 2 weeks plus ipilimumab 1 mg/kg once every 6 weeks did not improve recurrence-free survival (RFS) compared with nivolumab 480 mg once every 4 weeks in patients with resected stage IIIB-D or IV melanoma in the all randomised population or in patients with tumour PD-L1 expression < 1%. The safety and tolerability of both treatments were consistent with their known safety profiles (leggi tutto)







Fourth Vaccine Dose Increases in Humoral Immunity Against Omicron Variants in Patients with Cancer

Oct 03, 2022 – To analyze variant-specific humoral immunity after active and passive SARS-CoV-2 immunisation in patients with cancer, a group of researchers from the Medical University of Vienna and the Südtiroler Sanitätsbetrieb compared antibody levels against the receptor-binding domain (RBD) of the spike protein of SARS-CoV-2 hu-1 and Omicron variants BA.1 or BA.4 after the third and fourth vaccine doses or administration of tixagevimab and cilgavimab. Findings from this … (leggi tutto)







EMA pilot offers enhanced support to academic and non-profit developers of advanced therapy medicinal products

Sept 29, 2022 – EMA is launching a pilot to support the translation of basic research developments into medicines that could make a difference in patients’ lives in the European Economic Area (EEA). The pilot is open to academic sponsors and non-profit organisations who are developing advanced therapy medicinal products (ATMPs). These medicines for human use are based on genes, tissues or cells and might offer ground-breaking treatment options to patients .(leggi tutto)







Utility of Genomic Profiling of cfDNA to Inform Clinical Care for Patients with Advanced Biliary Tract Cancer

Sept 28, 2022 – Results from the the largest and most comprehensive study to date on the clinical utility of cell-free DNA (cfDNA) from 2,068 plasma samples obtained as a routine part of clinical care of 1,671 patients with advanced biliary tract cancer point out to several findings of clinical relevance. Profiling of cfDNA identifies similar frequencies of clinically actionable alterations compared to tissue profiling, detects most IDH1 mutations, BRAF V600E mutations, and FGFR2 extracellular domain … (leggi tutto)






Dall’FDA


FDA Approves Futibatinib for FGFR2+ Cholangiocarcinoma

Sept 26, 2022 – The FDA has granted an accelerated approval to futibatinib (Lytgobi) for adult patients with previously treated, unresectable, locally advanced or metastatic intrahepatic cholangiocarcinoma harboring FGFR2 gene fusions or other rearrangements. The regulatory decision was supported by data from the multicenter, open-label, single-arm, phase 2 FOENIX*-CCA2 trial (TAS-120-101; NCT02052778), which showed that among … (leggi tutto)








FDA Greenlights Companion Diagnostic for Selpercatinib in RET+ NSCLC and Thyroid Cancers

Sept 29, 2022 – The FDA has approved the Oncomine Dx Target Test as a companion diagnostic to select patients with RET fusion–positive locally advanced or metastatic non–small cell lung cancer (NSCLC), advanced or metastatic thyroid cancer, and advanced or metastatic medullary thyroid cancer who could be candidates to receive selpercatinib (Retevmo). With the next-generation sequencing (NGS)–based test, several alterations … (leggi tutto)








FDA Accepts NDA for 18F-rhPSMA-7.3 as Diagnostic Imaging Tool in Prostate Cancer

Sept 29, 2022 – The FDA has accepted for review a new drug application (NDA) for 18F-rhPSMA-7.3, an investigational radiohybrid PSMA-targeted PET imaging agent for diagnostic imaging of prostate cancer, according to an announcement from Blue Earth Diagnostics. “This event marks a significant milestone in advancing our robust prostate cancer portfolio, and we are very pleased that the FDA has accepted … (leggi tutto)







FDA Grants Orphan Drug Designation to SynKIR-110 for Mesothelin-Expressing Mesothelioma

Sept 28, 2022 – The FDA has granted an orphan drug designation (ODD) to SynKIR-110, a first-in-class KIR-CAR T-cell immunotherapy candidate, for the treatment of patients with mesothelin-expressing mesothelioma. SynKIR-110 is a next-generation cell therapy designed to target solid tumors. It is the first product to use the novel KIR-CAR platform, which is a modified natural killer–like receptor designed to improve persistence and efficacy against aggressive solid tumors …  (leggi tutto)







FDA Approves Bevacizumab-adcd Biosimilar in Six Solid Tumors

Sept 28, 2022 – The FDA has approved bevacizumab-adcd (Vegzelma), a bevacizumab (Avastin) biosimilar, for the treatment of six types of cancer: metastatic colorectal cancer; recurrent or metastatic nonsquamous non–small cell lung cancer (NSCLC); recurrent glioblastoma; metastatic renal cell carcinoma; persistent, recurrent, or metastatic cervical cancer; and epithelial ovarian, fallopian tube, or primary peritoneal cancer … (leggi tutto)





Dall’ASCO


Patients Share Perspectives on Social Needs Screening: In-Person Discussions With Clinical Team Are Often Preferred

Sept 30, 2022 – In a survey of patients with cancer who were receiving social/financial services, most reported feeling comfortable with being asked about social/financial issues by their core clinical team, including physicians, nurses, and social workers. Most patients preferred having these conversations face-to-face, and while more than half felt comfortable with their social determinants of health being documented electronically, some expressed hesitancy at how the information … (leggi tutto)









Automated Self-Management Tool Boosts Prostate Cancer Survivors’ Confidence in Managing Long-Term Symptoms

Sept 30, 2022 – Prostate cancer survivors who engaged with an automated, tailored, telephone-based, self-management support intervention were more confident in managing symptoms after a year than patients in a control group. Program participants were also less likely to report using health care services related to urinary or sexual health symptom management or general health … (leggi tutto)








PRO-TECT: Routine Screening for Financial Toxicity Reduces Development or Worsening of Financial Difficulties in Patients With Metastatic Cancer

Sept 30, 2022 – In a randomized, controlled trial, monthly screening for financial toxicity was associated with a significant reduction in new or worsening financial difficulties.
Interviews with participating patients and nurses revealed that the program identified patients in need of financial counseling who would otherwise be missed or reluctant to seek services. In patients with metastatic cancer, routine electronic screening for financial toxicity reduces the risk of new or worsening financial difficulties
(leggi tutto)








Value-Based Education Is an Opportunity to Improve Medical Training

Sept 29, 2022 – Patients often resort to fundraising to pay for health care costs; the affordability crisis can be seen in Facebook messages, texts, and desperate calls to “chip in” for friends or family members who need financial help after an accident or a new diagnosis. Not considering value when making health care decisions continues the propagation of the high-cost, low-outcome system that is currently present. Community resources, insurance and billing assistance … (leggi tutto)


 




Study Examines Potential Benefits of a Fourth COVID-19 Vaccination for Patients With Cancer

Sept 29, 2022 – A research team led by Matthias Preusser, MD, PhD, Professor of Medical Oncology and Head of the Clinical Division of Oncology at the Medical University of Vienna, had already demonstrated that patients with cancer may benefit from a third vaccination to protect them against COVID-19. A recent study now also supports a fourth vaccination for this vulnerable group. However, passive immunization by administering an antibody combination to patients with cancer ... (leggi tutto)




Pillole dall’AIFA

23 settembre 2022 – Aggiornamento “Diario di bordo sulla Trasparenza”
Leggi tutto


23 settembre 2022 – Farmaci biosimilari in Italia: report AIFA aggiornati a maggio 2022
Leggi tutto


23 settembre 2022 – Monitoraggio antivirali per COVID-19: pubblicato il report n. 19
Leggi tutto










Dedicato ai Soci 

Opportunità di lavoro in Oncologia

Consulta le posizioni disponibili nella vetrina riservata ai Soci AIOM o scarica il modulo per richiedere la pubblicazione di annunci
 


Appuntamenti 

NELL’AGENDA DISPONIBILE SUL SITO DELL’ASSOCIAZIONE TUTTE LE INFORMAZIONI SUGLI EVENTI AIOM NAZIONALI, REGIONALI e ALTRI APPUNTAMENTI PATROCINATI DA AIOM

Editore: Intermedia s.r.l. - Via Lunga 16/a, 25126 Brescia - tel. 030 226105 - 388 8896214
Reg. Trib. di Brescia n. 35/2001 del 2/7/2001
Iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione N. 4867 contattare la redazione e commentare le notizie clicca qui: redazione
Per consultare i numeri arretrati della newsletter clicca qui: archivio
Per sospendere la ricezione di questa newsletter clicca qui: Cancellati
Privacy