Newsletter settimanale Aiom
Anno XX - Numero 889 - 20 dicembre 2022

Hanno curato la selezione degli articoli scientifici e i commenti di questo numero: Marcello Tucci, Daniele Pignataro (SC Oncologia, Ospedale Cardinal Massaia, Asl AT, Asti)



Coordinatori: Massimo Di Maio, Silvia Novello
Editore: Intermedia - Direttore Responsabile: Mauro Boldrini

Oggi in Oncologia

First-line Nivolumab Plus Ipilimumab With Chemotherapy Versus Chemotherapy Alone for Metastatic Non–Small Cell Lung Cancer in CheckMate 9LA: 3-Year Clinical Update and Outcomes in Patients With Brain Metastases or Select Somatic Mutations

In the phase 3 CheckMate 9LA study, nivolumab plus ipilimumab with chemotherapy prolonged overall survival (OS) versus chemotherapy alone. We report updated efficacy/safety (≥3 years’ follow-up), clinical outcomes in patients with baseline brain metastases, and exploratory somatic mutation analyses. Adults with stage IV/recurrent non–small cell lung cancer (NSCLC), no known sensitizing EGFR/ALK alterations, and … (leggi tutto)

Gli inibitori dell’immunocheckpoint PD-1 e PD-L1 hanno dimostrato di prolungare significativamente la sopravvivenza dei pazienti affetti da tumore polmonare non a piccole cellule. In Italia, rappresentano oggi, in assenza di mutazioni druggable, il trattamento standard di prima linea, in monoterapia nei pazienti con espressione di PD-L1 >50% o in associazione alla chemioterapia a base di platino nei pazienti con espressione di PD-L1<50%.
Nivolumab (anti-PD1) e ipilimumab (anti CTLA4) sono inibitori degli immunocheckpoint con distinto ma complementare meccanismo d’azione; nivolumab ripristina la funzione delle T-cells esistenti mentre ipilimumab induce una risposta de novo delle T-cells. Studi randomizzati hanno mostrato benefici in termini di sopravvivenza, in diverse neoplasie solide, dell’associazione di nivolumab e ipilimumab.
Il trial di fase III Checkmate-9LA, condotto in pazienti con tumore del polmone non a piccole cellule (NSCLC) avanzato non pretrattati, ha confrontato il trattamento con nivolumab (360 mg ogni 3 settimane) e ipilimumab (1 mg/kg ogni 6 settimane) in associazione con la chemioterapia a base di platino (definita sulla base dell’istologia, per 2 cicli) vs la sola chemioterapia (per 4 cicli); il trattamento sperimentale prevedeva al termine dei 2 cicli il mantenimento con immunoterapia fino a progressione o tossicità inaccettabile per un massimo di 2 anni. Lo studio ha dimostrato il vantaggio in termini di sopravvivenza globale (OS) e sopravvivenza libera da progressione (PFS) del trattamento con nivolumab più ipilimumab e chemioterapia che, sulla base di questi dati, è stato approvato da FDA e EMA e ha ricevuto recentemente la rimborsabilità in Italia in prima linea nei pazienti con NSCLC metastatico, il cui tumore non esprima mutazioni per EGFR o traslocazioni di ALK e con espressione di PD-L1 < 50%.
Lo studio recentemente pubblicato riporta l’update a 3 anni di OS e PFS sulla popolazione generale e nel sottogruppo dei pazienti con metastasi encefaliche, nonché nei sottogruppi selezionati sulla base di mutazioni somatiche (KRAS, TP53, STK11, and KEAP1).
Dopo follow-up minimo di 36 mesi, si conferma l’efficacia del trattamento sperimentale in termini di OS (15.8 m vs 11.0 m HR 0.74) e OS a 3 anni (28% vs 19%). Il vantaggio si confermava nei principali sottogruppi, in particolare istologia e livello di espressione di PD-L1 (<1%, ≥1%, 1–49%, and ≥50%).
I pazienti con metastasi encefaliche erano arruolabili nello studio se asintomatici e se adeguatamente trattati. Dei 719 pazienti arruolati nello studio, 101 (14%) presentavano metastasi encefaliche pretrattate. Il trattamento sperimentale si è dimostrato efficace anche in questa categoria di pazienti, in termini di OS (19.3 m vs 6.8 m HR 0.45), di PFS (9.7 m vs 4.1 m HR 0.44), di intracranial PFS (11.4 m vs 4.6 m HR 0.42) e di intracranial ORR 39% vs 20%. La presenza di metastasi encefaliche si confermava fattore prognostico negativo nei pazienti trattati con sola chemioterapia ma non peggiorava l’outcome nei pazienti trattati con chemio-immunoterapia.
Il beneficio in sopravvivenza globale (OS) per il trattamento con nivolumab più ipilimumab e chemioterapia si manteneva indipendentemente dalla presenza di mutazioni di KRAS, TP53 e STRK11.
Non si evidenziavano nuovi allert in termine di sicurezza rispetto al precedente aggiornamento dello studio clinico.
In conclusione, il trattamento chemio-immunoterapico con nivolumab più ipilimumab e chemioterapia continua a dimostrare significativa efficacia rispetto al trattamento chemioterapico, indipendentemente da istologia, espressione di PD-L1, presenza di metastasi cerebrali o di mutazioni somatiche e pertanto rappresenta un’opzione terapeutica di prima scelta, insieme al trattamento chemio-immunoterapico con pembrolizumab, nei pazienti con espressione di PD-L1<50%. Ad oggi non esistono studi di confronto tra le due strategie terapeutiche, pertanto, la scelta va definita sulla base delle caratteristiche del paziente e del profilo di tossicità dei trattamenti.

















Enfortumab Vedotin Plus Pembrolizumab in Previously Untreated Advanced Urothelial Cancer

Cisplatin-based combination chemotherapy remains the standard of care for locally advanced or metastatic urothelial cancer (la/mUC); however, toxicity is substantial, responses are rarely durable, and many patients with la/mUC are ineligible. Each enfortumab vedotin and pembrolizumab have shown a survival benefit versus chemotherapy in UC, are not restricted by cisplatin eligibility, and warrant investigation as a first-line (1L) combination therapy in patients ineligible for cisplatin ..
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Gli schemi di chemioterapia a base di cisplatino rimangono lo standard di cura nella prima linea del carcinoma uroteliale localmente avanzato o metastatico. È noto, tuttavia, che molti pazienti non sono eleggibili o non tollerano tale trattamento e la risposta alla terapia è raramente duratura.
L’avvento di terapie innovative quali gli inibitori del checkpoint immunitario e gli antibody-drug conjugates ha profondamente rivoluzionato il panorama terapeutico della malattia metastatica. In particolare, pembrolizumab ed enfortumab vedotin in monoterapia hanno dimostrato un beneficio significativo rispetto alla chemioterapia nel trattamento di seconda linea del carcinoma uroteliale metastatico. Tali farmaci, pertanto, anche perché non limitati nel loro utilizzo dalla valutazione dell’eleggibilità al cisplatino, meritano di essere testati in combinazione come prima linea nei pazienti non eleggibili al cisplatino.
In questo studio di fase Ib/II, multicentrico, in aperto, pazienti con carcinoma uroteliale localmente avanzato o metastatico non eleggibili al trattamento con cisplatino hanno ricevuto enfortumab vedotin 1,25 mg/kg una volta al giorno nei giorni 1 e 8 e pembrolizumab 200 mg (giorno 1) per via endovenosa ogni 3 settimane. L’endpoint primario era la sicurezza. I principali endpoint secondari includevano il tasso di risposta obiettiva (ORR), la durata della risposta (DOR) e la sopravvivenza globale (OS).
45 pazienti sono stati trattati con la combinazione enfortumab vedotin più pembrolizumab. Gli eventi avversi correlati al trattamento (TRAE) più comuni sono stati neuropatia sensoriale periferica (55,6%), astenia (51,1%) e alopecia (48,9%). In 29 pazienti (64,4%) è stato registrato un TRAE di grado 3 o superiore; i più comuni sono stati l’aumento della lipasi (17,8%), il rash maculo papulare (11,1%) e l’astenia (11,1%). L’ORR dopo una mediana di nove cicli è stato del 73,3% con un tasso di risposta completa del 15,6%. La DOR mediana e la OS mediana sono state rispettivamente di 25,6 mesi e 26,1 mesi.
I dati che ci derivano dalla coorte K dello stesso studio l’EV-103 (NCT03288545), presentati al Congresso ESMO 2022 da Jonathan E. Rosenberg sono sulla stessa linea. 149 pazienti sono stati assegnati in modo random secondo schema 1:1 a ricevere enfortumab vedotin 1,25 mg/kg come monoterapia (n = 76) nei giorni 1 e 8 o in combinazione con pembrolizumab 200 mg ogni 3 settimane (n = 73).
L’endpoint primario dello studio era l’ORR, gli endpoint secondari erano la DOR e la sicurezza.
Nei pazienti trattati con la terapia di combinazione è stata registrata un’ORR del 64,5% (95% CI, 52,7-75,1), rispetto a un’ORR del 45,2% (95% CI, 33,5-57,3) dei pazienti a cui è stato somministrato enfortumab vedotin in monoterapia.
Nel braccio di combinazione la percentuale di risposte complete è stata del 10%; la monoterapia con enfortumab vedotin ha invece permesso di ottenere un tasso di risposte complete del 4%.
Questi dati suggeriscono che la terapia di combinazione enfortumab vedotin e pembrolizumab può rappresentare una valida opzione per il trattamento dei pazienti con carcinoma uroteliale localmente avanzato/metastatico non eleggibili al cisplatino.
La sopravvivenza globale mediana riportata nel primo studio è stata di ben 26,1 mesi, che è circa il doppio di quanto ci si potrebbe aspettare con lo schema gemcitabina e carboplatino sulla base dei dati storici.
Nel frattempo, attendiamo con grande speranza i dati dello studio EV-302 (NCT04223856). Si tratta di uno studio randomizzato di fase III che confronta la combinazione enfortumab vedotin e pembrolizumab vs gemcitabina e platino come terapia di prima linea. Questo studio ci dirà se la combinazione enfortumab + pembrolizumab possa rappresentare una valida alternativa terapeutica in prima linea alla chemioterapia indipendentemente dall’eleggibilità al cisplatino.








 


In Europa


Reduction Not Only in Recurrences, but Also in Mortality, Observed for Exemestane Plus Ovarian Function Suppression in Premenopausal Women with Hormone Receptor Positive EBC

Dec 20, 2022 – After a median follow-up of 13 years, SOFT and TEXT investigators reported a sustained improvement in long-term outcomes, such as disease-free survival (DFS), and for the first time an improvement in overall survival (OS) for premenopausal women with hormone receptor positive early breast cancer (EBC) through incorporation of ovarian function suppression as a component of endocrine treatment. (leggi tutto)






Efficacy of a Bispecific Monoclonal Antibody Glofitamab for Relapsed or Refractory DLBCL

Dec 19, 2022 – In a phase II part of a phase I/II study that enrolled patients with relapsed or refractory diffuse large B-cell lymphoma (DLBCL) who had received at least two lines of treatment previously, a fixed course of glofitamab therapy led to a complete response (CR) in 39% of the patients. Responses were observed early, usually at the first scheduled response assessment at approximately 1.4 months. Responses were durable, with 78% of the patients with a CR continuing to have remission at 12 months. … (leggi tutto)








Meeting highlights from the Committee for Medicinal Products for Human Use (CHMP) 12-15 December 2022

Dec 16, 2022 – EMA’s human medicines committee (CHMP) recommended five medicines for approval at its December 2022 meeting. The CHMP recommended granting a conditional marketing authorisation for the advanced therapy medicinal product (ATMP) Hemgenix* (etranacogene dezaparvovec), the first gene therapy for the treatment of severe and moderately severe Haemophilia B. Haemophilia B is an inherited disorder characterised by an increased bleeding tendency .(leggi tutto)







Longer PFS in Patients with Advanced Melanoma Treated with TILs than among Those Who Received Ipilimumab

Dec 14, 2022 – In a multicentre, randomised, phase III study that involved patients with advanced melanoma and compared tumour infiltrating lymphocytes (TILs) T-cell therapy as first- or second-line treatment with ipilimumab, progression-free survival (PFS) was more than twice as long in the TILs group as in the ipilimumab group, and the hazard of disease progression or death was 50% lower. Separation of the PFS … (leggi tutto)






Dall’FDA



FDA Provides Update on External Evaluation to Strengthen Agency’s Tobacco Program

Dec 19, 2022 – Earlier this year, I commissioned an external evaluationExternal Link Disclaimer of the U.S. Food and Drug Administration’s Tobacco Program, to be conducted by an external expert panel facilitated by the Reagan-Udall Foundation, led by former FDA Chief of Staff Lauren Silvis. The panel was asked to assess the Tobacco Program’s regulatory processes and agency operations relating to regulations and guidance, application review, compliance and enforcement and communication …. (leggi tutto)








FDA Expands Approval for Cytalux Imaging for Lung Cancer Detection

Dec 19, 2022 – The FDA has approved a new indication for pafolacianine (Cytalux) to aid surgeons in detecting lung cancer lesions in adult patients with known or suspected lung cancer. The label expansion is based on safety and efficacy findings from the randomized, multi-center, single dose, open-label phase 3 ELUCIDATE trial (NCT04241315) evaluating the use of pafolacianine in patients scheduled to undergo thoracic surgery for confirmed or suspected lung cancer. … (leggi tutto)







FDA Approves Nadofaragene Firadenovec for High-risk Non–Muscle Invasive Bladder Cancer

Dec 16, 2022 – The FDA has approved nadofaragene firadenovec-vncg (Adstiladrin) as the first gene therapy for the treatment of adult patients with high-risk Bacillus Calmette-Guérin (BCG)–unresponsive non–muscle invasive bladder cancer (NMIBC) with carcinoma in situ (CIS) with or without papillary tumors. The regulatory decision was based on data from the open-label, multicenter, single-arm phase 3 Study CS-003 (NCT02773849), in which the intravesical therapy elicited … (leggi tutto)







Coronavirus (COVID-19) Update: FDA to Hold Advisory Committee Meeting to Discuss Future Vaccination Regimens Addressing COVID-19

Dec 16, 2022 – On Jan. 26, 2023, the U.S. Food and Drug Administration will hold a meeting of its Vaccines and Related Biological Products Advisory Committee (VRBPAC) to consider whether and how the composition for primary doses of the currently available COVID-19 vaccines should be modified and how and whether the composition and schedule for booster doses should be adjusted moving forward. Along with the independent experts of the advisory committee … (leggi tutto)



 





FDA Approves Updated Labeling for Capecitabine Tablets

Dec 15, 2022 – The FDA has approved updated labeling for capecitabine tablets (Xeloda) under an initiative aimed to ensure labeling information is clinically meaningful and scientifically up to date. The initiative, Project Renewel, has been launched by the regulatory agency’s Oncology Center of Excellence. With this collaborative program, external oncology experts and early-career scientists review existing published literature and get experience in the process for selecting, curating. … (leggi tutto)



 





FDA Delays PDUFA Hearing for Olaparib/Abiraterone Combo in mCRPC

Dec 15, 2022 – The FDA has told AstraZeneca and MSD that the agency will extend the Prescription Drug User Fee Act (PDUFA) date by 3 months to provide further time for a full review of the supplementary new drug application (sNDA) for olaparib (Lynparza) plus abiraterone acetate (Zytiga) and prednisone or prednisolone for the treatment of patients with metastatic castration-resistant prostate cancer (mCRPC) … (leggi tutto)







FDA Approves ctDx FIRST as Liquid Biopsy Companion Diagnostic Test for Adagrasib in Advanced NSCLC

Dec 14, 2022 – The FDA has issued an accelerated approval for the Agilent Resolution ctDx FIRST assay for plasma as a companion diagnostic for adagrasib (Krazati).1 Adagrasib is indicated for adults with KRAS G12C–mutated locally advanced or metastatic non–small cell lung cancer (NSCLC) who have received at least 1 prior systemic therapy. The ctDx FIRST assay is the first next-generation liquid biopsy to win FDA approval as a companion diagnostic for adagrasib. … (leggi tutto)

 

 


Dall’ASCO



Financial Burden for Blood or Marrow Transplantation Survivors During the COVID-19 Pandemic

Dec 19, 2022 – In an analysis from the BMT Survivor Study (BMTSS) reported in the Journal of Clinical Oncology, Smita Bhatia, MD, MPH, and colleagues found that survivors of blood or marrow transplantation (BMT) were more likely to have high out-of-pocket medical costs vs comparator siblings during the COVID-19 pandemic. High out-of-pocket costs among survivors were associated with increased likelihood of deferring care, taking reduced doses of medication, and considering filing for bankruptcy. …. (leggi tutto)








Immune Checkpoint Inhibitor–Induced Colitis: Can We Balance Treatment Toxicities Against Effective Care?

Dec 15, 2022 – Although immune checkpoint inhibitors (ICI) have revolutionized cancer care, adverse side effects such as ICI-induced colitis can derail effective treatment regimens and result in insurmountable toxicities. Prompt clinical, imaging, and endoscopic evaluation for ICI colitis—both after colitis development and before colitis treatment initiation—are critical to ensuring fewer complications and successful treatment completion …. (leggi tutto)







Planning Your #GU23 Symposium Experience: What to Know

Dec 15, 2022 – The 2023 ASCO Genitourinary (GU) Cancers Symposium will take place at Moscone West in San Francisco from February 16-18, 2023. Attendees can expect highly interactive sessions covering new, innovative findings in the study, diagnosis, and treatment of GU malignancies. The ASCO GU Cancers Symposium is cosponsored by ASCO, the American Society for Radiation Oncology, and the Society of Urologic Oncology …. (leggi tutto)








Overcoming Overutilization of Inpatient Chemotherapy/Immunotherapy With Quality Interventions

Dec 14, 2022 – Administration of inpatient chemotherapy/immunotherapy is associated with increased utilization of end-of-life care, reduced use of palliative care, and decreased quality of life. It’s also not frequently reimbursed because of inpatient billing reliance on diagnosis-related group codes. Reducing the overuse of inpatient chemotherapy/immunotherapy is a pillar of high-value cancer care, and oncology physician engagement is key …. (leggi tutto)








Emerging Treatment Options in the Management of Resistance to Tyrosine Kinase Inhibitors in Non–Small Cell Lung Cancer

Dec 14, 2022 – Targeted therapies and immune checkpoint inhibitors have transformed the treatment landscape for non–small cell lung cancer (NSCLC). Tyrosine kinase inhibitors (TKIs) have contributed to an overall decline in lung cancer–related mortality, and as they move into the early-stage setting, more dramatic improvements in outcomes are expected. However, combatting TKI resistance in NSCLC is largely an unmet challenge … (leggi tutto)









2023 ASCO Gastrointestinal Cancers Symposium Celebrates 20 Years of Transformative Care

Dec 14, 2022 – Participants from across the globe will gather in San Francisco and online for the 2023 ASCO Gastrointestinal Cancers (GI) Symposium on January 19-21. Celebrating 20 years of transformative care in GI cancers, the Symposium will feature innovative science, solution-focused strategies, and multidisciplinary approaches across the cancer care continuum … (leggi tutto)






Pillole dall’AIFA

20 dicembre 2022 – Esiti della riunione della Commissione Tecnico Scientifica (CTS)
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15 dicembre 2022 – Chiusura Managed Entry Agreements (MEA) Registro YESCARTA
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14 dicembre 2022 – Nota Informativa Importante su Caprelsa (vandetanib)
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13 dicembre 2022 – Aggiornamento prezzi dei farmaci classificati in fascia C con ricetta
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12 dicembre 2022 – Comunicazione sui medicinali a base di betametasone (per uso sistemico orale e parenterale)
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