Newsletter settimanale Aiom
Anno XXI - Numero 935 - 12 dicembre 2023

Hanno curato la selezione degli articoli scientifici e i commenti di questo numero: Matteo Lambertini, Luca Arecco, Diletta Favero, Andrea Boutros (IRCCS Ospedale Policlinico San Martino di Genova)




Coordinatori: Massimo Di Maio, Silvia Novello
Editore: Intermedia - Direttore Responsabile: Mauro Boldrini

Oggi in Oncologia

Vaginal Estrogen Therapy Use and Survival in Females With Breast Cancer

Importance: Genitourinary syndrome of menopause can be treated with vaginal estrogen therapy. However, there are concerns about the safety of vaginal estrogen therapy in patients with breast cancer. Objective: To determine whether the risk of breast cancer-specific mortality was higher in females with breast cancer who used vaginal estrogen therapy vs females with breast cancer who did not use hormone replacement therapy (HRT) … (leggi tutto)

Il carcinoma mammario rappresenta la neoplasia più frequentemente diagnosticata nelle donne e la principale causa di morte per tumore; tra tutti i sottotipi tumorali, quello più frequentemente diagnosticato è il sottotipo che esprime i recettori ormonali (recettori per estrogeni e/o progesterone). Per questo sottotipo di neoplasia in particolare, il trattamento adiuvante è rappresentato dalla terapia endocrina, costituita da tamoxifene da solo, inibitori dell’aromatasi oppure, nelle pazienti in premenopausa, questi farmaci in associazione alla soppressione della funzionalità ovarica.
Buona parte delle donne affette da carcinoma mammario può manifestare i sintomi della cosiddetta sindrome genitourinaria della menopausa, che consistono in particolare in prurito vaginale, bruciore, dolore durante l’attività sessuale e incontinenza urinaria. Questi sintomi possono essere causati principalmente dai trattamenti endocrini e la loro insorgenza può contribuire alla mancanza di aderenza alla terapia endocrina stessa. La terapia estrogenica vaginale è stata identificata come un approccio efficace per gestire la sindrome genitourinaria della menopausa; tuttavia, alcuni studi hanno evidenziato un aumento delle recidive nei pazienti con tumore al seno sottoposti a terapia ormonale sostitutiva sistemica e, recentemente, è stato dimostrato un leggero incremento dei livelli di estradiolo nel sangue di pazienti che utilizzavano anche trattamenti con estrogeni vaginali.
Attualmente, mancano studi clinici randomizzati su larga scala relativamente alla sicurezza della terapia estrogenica vaginale in pazienti con carcinoma mammario. Gli studi osservazionali finora condotti sono stati limitati dalla dimensione ridotta del campione e dalla presenza di diversi fattori confondenti.
L’obiettivo di questo studio era quello di valutare l’associazione tra terapia estrogenica topica vaginale e la mortalità specifica per carcinoma mammario in due ampie coorti e valutare pertanto se il rischio di mortalità specifica per carcinoma mammario fosse superiore nelle donne con tumore al seno che avevano utilizzato la terapia estrogenica vaginale rispetto a quelle che non avevano fatto uso di tale terapia.
Questo studio retrospettivo di coorte ha analizzato due grandi coorti (una in Scozia e una in Galles) di donne di età compresa tra 40 e 79 anni con una nuova diagnosi di carcinoma mammario in stadio inziale. Queste coorti sono state identificate dai registri nazionali dei tumori dal 2010 al 2017 in Scozia e dal 2000 al 2016 in Galles e sono state seguite per la mortalità cancro-specifica fino al 2020. Sono state escluse solamente le donne che avessero una precedente diagnosi di carcinoma non mammario.
Le due coorti hanno incluso un totale di 49.237 donne, tra i 40 e i 79 anni, che avevano ricevuto una diagnosi di carcinoma mammario. In totale, più del 70% delle pazienti aveva una malattia che esprimeva i recettori per gli estrogeni.
Nel corso del follow-up, sono stati registrati 5.795 decessi cancro-specifici e la durata mediana del follow-up è stata di 8 anni (con un range interquartile di 5-12 anni) nella coorte delle pazienti del Galles e di 5 anni (con un range interquartile di 3-7 anni) nella coorte di pazienti della Scozia.
Complessivamente, il 5% delle donne (pari a 2.551 donne), ha utilizzato una terapia estrogenica vaginale dopo la diagnosi, mentre l’1% (corrispondente a 556 donne), ha ricevuto una terapia ormonale sostitutiva sistemica. Non si è osservata un’evidenza di un aumento della mortalità cancro-specifica tra coloro che hanno utilizzato la terapia estrogenica vaginale rispetto a coloro che non hanno ricevuto terapia ormonale sostitutiva (HR 0.77; IC 95%, 0.63-0.94). Questa stima è risultata simile anche nelle pazienti con 5 o più prescrizioni di terapia estrogenica vaginale (HR 0.57; IC 95%, 0.34-0.96) e in quelle che abbiano ricevuto dosi più elevate di terapia (HR 0.81; IC 95%, 0.55-1.21). Lo stesso risultato è stato osservato quando l’analisi è stata ristretta alle donne con carcinoma mammario positivo per i recettori degli estrogeni (HR 088; IC 95%, 0.62-1.25) o alle donne che utilizzavano inibitori dell’aromatasi (HR 0.72; IC 95%, 0.58-0.91).
In conclusione, questo studio non ha dimostrato alcuna prova di un incremento nella mortalità per carcinoma mammario tra le pazienti che hanno adottato la terapia estrogenica vaginale rispetto a coloro che non ne hanno fatto uso. Questi risultati forniscono rassicurazioni ai medici che prescrivono tali trattamenti per le pazienti con sintomi genitourinari dopo carcinoma mammario; tuttavia, bisogna tenere in considerazione alcuni limiti di questo studio, quali la natura retrospettiva, l’impossibilità di stabilire l’aderenza al trattamento estrogenico delle pazienti e la lunghezza del follow-up, che è relativamente ridotta soprattutto se considerato che si tratta in particolare di pazienti con malattia positiva ai recettori ormonali. Trattamenti su base non ormonale dovrebbero essere sempre favoriti come approccio iniziale per la sindrome genitourinaria della menopausa in pazienti con carcinoma mammario, con la possibilità di offrire la terapia estrogenica vaginale qualora altri approcci non hanno avuto successo.


 


Intrinsic subtype and overall survival of patients with advanced HR+/HER2- breast cancer treated with ribociclib and ET: correlative analysis of MONALEESA-2, -3, -7

Background: The MONALEESA-2, -3, -7 trials demonstrated statistically significant and clinically meaningful progression-free survival (PFS) and overall survival (OS) benefits with ribociclib + endocrine therapy (ET) vs ET alone in hormone receptor-positive, human epidermal growth factor receptor 2-negative (HR+/HER2-) advanced breast cancer (ABC). Understanding the association … (leggi tutto)

Il tumore mammario avanzato recettori ormonali positivi (HR+)/HER2-negativo (HER2-) è una malattia clinicamente e biologicamente eterogenea. Grazie all’avvento della profilazione molecolare è stato possibile identificare quattro distinti sottotipi intrinseci (Luminale A, Luminale B, HER2 arricchito [HER2E], Basal-like), ciascuno con un preciso pattern di espressione genica, una prognosi differente e potenziali implicazioni terapeutiche. I sottotipi luminali A e B sono associati a miglior prognosi, il sottotipo HER2E è associato a resistenza alla terapia endocrina e il sottotipo basale, biologicamente assimilabile al tumore mammario triplo negativo (TNBC), è caratterizzato da una prognosi sfavorevole.
Gli studi di fase III MONALEESA-2, -3, -7 hanno dimostrato un vantaggio significativo in termini di progressione libera da malattia (PFS) e sopravvivenza complessiva (OS) con l’uso di ribociclib in combinazione con la terapia endocrina (ET) rispetto all’ET da sola nei pazienti affetti da carcinoma mammario avanzato HR+/HER2−.
Il gruppo di ricerca dell’IDIBAPS di Barcellona aveva già precedentemente pubblicato i risultati di una pooled analysis dei tre studi MONALEESA, evidenziando una correlazione significativa tra il sottotipo intrinseco basato su PAM50 e la PFS (non erano disponibili i dati di OS al momento della prima analisi). In questa nuova indagine, sono stati presentati i dati sull’ associazione tra sottotipi intrinseci e risultati di OS nella stessa coorte di pazienti, confermando il valore prognostico del sottotipo intrinseco basato su PAM50 per l’OS nei pazienti con neoplasia mammaria avanzata HR+/HER2-, trattati con ribociclib in combinazione con ET o ET sola.
Complessivamente sono stati profilati 990 tumori (su 2066 pazienti totali) provenienti dai bracci di trattamento con ribociclib (n=580) e placebo (n=410). La distribuzione dei sottotipi è risultata coerente tra i due bracci dello studio con luminale A=54,5%, luminale B=28,0%, HER2E=14,6% e basale=2,8%.
Il sottotipo luminale A ha dimostrato dati di sopravvivenza migliori in entrambi i bracci, mentre il sottotipo basale ha ottenuto i risultati più sfavorevoli. Inoltre, il sottotipo HER2E è risultato essere associato a una prognosi peggiore rispetto ai sottotipi luminali e scarsa risposta alla ET da sola. L’analisi ha mostrato un beneficio significativo della terapia con ribociclib + ET nei sottotipi luminale A (HR, 0,75; P=.021), luminale B (HR, 0,69; P=.023) e HER2E (HR, 0,60; P=.018), ma limitata efficacia nel sottotipo basale (HR, 1,92; P=.137). Tale limitata efficacia potrebbe essere spiegata dalla somiglianza biologica del sottotipo basale al tumore al seno triplo negativo, seppur va evidenziato che il numero di pazienti in questo sottogruppo era limitato (n=28).
In conclusione, questo lavoro mostra la potenziale utilità di considerare il sottotipo intrinseco nei prossimi trial clinici al fine di guidare le future decisioni terapeutiche per le pazienti affette da neoplasia mammaria avanzata HR+/HER2-.



 


Three-Year Overall Survival with Tebentafusp in Metastatic Uveal Melanoma

Background: Tebentafusp, a T-cell receptor-bispecific molecule that targets glycoprotein 100 and CD3, is approved for adult patients who are positive for HLA-A*02:01 and have unresectable or metastatic uveal melanoma. The primary analysis in the present phase 3 trial supported a long-term survival benefit associated with the drug … (leggi tutto)

Il melanoma uveale metastatico rappresenta una sfida clinica significativa, richiedendo approcci terapeutici innovativi. Tebentafusp è una proteina di fusione bispecifica di nuova generazione, la prima nel suo genere, in grado di riconoscere sia la glicoproteina 100 (gp100) che il CD3. Questo farmaco induce la “sinapsi immunologica” indirizzando i linfociti T a eliminare le cellule di melanoma positive per gp100. Attualmente, è l’unico trattamento sistemico approvato per pazienti adulti HLA-A*02:01-positivi affetti da melanoma uveale metastatico non resecabile o metastatico. Il suo innovativo meccanismo d’azione offre una prospettiva terapeutica importante in questo contesto clinico, offrendo una speranza concreta per i pazienti affetti da questa forma di melanoma.
I risultati a tre anni di tebentafusp sono stati presentati a ESMO 2023, riconfermando questa proteina di fusione bispecifica come l’unica in grado a oggi di apportare un beneficio in sopravvivenza in questi pazienti.
Il trial di fase 3 è stato condotto su pazienti HLA-A*02:01-positivi affetti da melanoma uveale metastatico, non pretrattato. I risultati hanno mostrato una mediana di sopravvivenza globale di 21,6 mesi nel gruppo tebentafusp con un tasso di pazienti vivi a 3 anni del 27% nel gruppo tebentafusp, con evidente divario rispetto al gruppo di controllo (rappresentato dal trattamento a scelta dell’investigatore tra: pembrolizumab, ipilimumab o dacarbazine).
Dei 378 pazienti HLA-A*02:01-positivi idonei, 252 hanno ricevuto tebentafusp e 126 hanno ricevuto terapia a scelta dell’investigatore (prevalentemente anti-PD-1).
L’analisi a tre anni ha confermato un beneficio di sopravvivenza globale a favore di tebentafusp, con un hazard ratio di 0,68 (IC del 95%, 0,54-0,87). La sopravvivenza mediana è stata di 21,6 mesi nel gruppo tebentafusp e 16,9 mesi nel gruppo di controllo. La percentuale di pazienti vivi a 1, 2 e 3 anni con tebentafusp è stata rispettivamente del 72%, 45% e 27%, rispetto al 60%, 30% e 18% nel gruppo di controllo.
La percentuale di pazienti con una risposta obiettiva è risultata maggiore nel gruppo tebentafusp rispetto al gruppo di controllo (11% vs. 5%). Il tempo mediano di risposta è stato di 2,9 mesi nel gruppo tebentafusp e di 4,1 mesi nel gruppo di controllo. La durata mediana di risposta è stata di 11,1 mesi nel gruppo tebentafusp e di 9,7 mesi nel gruppo di controllo. La sopravvivenza libera da progressione è stata di 3,4 mesi nel gruppo tebentafusp e di 2,9 mesi nel gruppo di controllo.
L’analisi esploratoria su ctDNA ha coinvolto 202 pazienti nel gruppo tebentafusp. La maggior parte di essi (88%) ha registrato una riduzione nei livelli di ctDNA entro la nona settimana di trattamento, e il 37% ha avuto una completa eliminazione del ctDNA. La presenza di ctDNA al basale si è associata a una prognosi più sfavorevole, mentre la completa eliminazione di ctDNA ha mostrato di essere associata a un significativo beneficio in sopravvivenza.
Il profilo di sicurezza di tebentafusp è risultato coerente con il suo meccanismo d’azione. La maggior parte degli eventi avversi è stata mediata da citochine (sindrome da rilascio di citochine), causati dall’attivazione dei linfociti T, o correlati alla cute (a causa del targeting dei melanociti che esprimono gp100). Gli eventi avversi sono per lo più occorsi durante le fasi iniziali del trattamento, principalmente durante la somministrazione di dosi progressive, diminuendo in frequenza e gravità con la continuazione del trattamento.
Con il prolungarsi del follow-up, non sono emersi nuovi segnali di sicurezza o nuove interruzioni correlate al trattamento (la percentuale di pazienti che hanno interrotto nel gruppo tebentafusp è risultata del 2% complessivamente). Non sono stati riscontrati eventi avversi autoimmuni che richiedono gestione a lungo termine, come si osserva con gli inibitori dei checkpoint immunologici (ad esempio, colite e tiroidite) tra i pazienti trattati con tebentafusp. Sebbene anticorpi neutralizzanti siano stati rilevati nel 19% dei pazienti trattati con tebentafusp, l’efficacia e la sicurezza del farmaco non sembrano essere state compromesse.
Quest’analisi a tre anni conferma un beneficio in sopravvivenza a lungo termine di tebentafusp negli adulti HLA-A*02:01-positivi con melanoma uveale metastatico precedentemente non trattato. L’assenza di eventi avversi autoimmuni a lungo termine sottolinea la sicurezza di tebentafusp, distinguendolo da altri trattamenti immuno-oncologici e consolidando la sua posizione come terapia promettente per il melanoma uveale metastatico.






In Europa

First version of the Union list of critical medicines agreed to help avoid potential shortages in the EU

Dec 12, 2023 – The European Commission (EC), the Heads of Medicines Agencies (HMA) and EMA have published the first version of the Union list of critical medicines. It contains more than 200 active substances of medicines for human use considered critical for healthcare systems across the EU/EEA, for which continuity of supply is a priority and shortages should be avoided. The European medicines regulatory network will prioritise critical medicines for EU-wide actions (leggi tutto)








Adding Atezolizumab to First-Line Bevacizumab Plus Platinum Regimen Improves Survival in Patients with Metastatic, Persistent, or Recurrent Cervical Cancer

Dec 12, 2023 – In the investigator-initiated phase III BEATcc study, the investigators for the first time evaluated the addition of a PD-L1 inhibitor, atezolizumab, to the standard of care bevacizumab plus chemotherapy regimen established previously in the GOG240 study for metastatic, persistent, or recurrent cervical cancer. The BEATcc study met both of its dual primary endpoints, showing significant and clinically (leggi tutto)





 



Imetelstat Shows Durable Transfusion Independence and Disease-Modifying Activity in Heavily Transfused Patients with Lower-Risk MDS Who Are Not Responding to Or Are Ineligible for ESA

Dec 11, 2023 – IMerge phase III results validate the observations from the phase II part and show that imetelstat, a telomerase inhibitor, provides clinically significant benefit to a patient population with heavily transfusion dependent lower-risk myelodysplastic syndromes (LR-MDS). Treatment with imetelstat showed durable red blood cell (RBC) transfusion independence, reduction in transfusion burden, and increased haemoglobin concentrations in RBC transfusion dependent ... (leggi tutto)

 

 


 

 

Global regulators strengthen efforts to ensure continuous availability of safe and high-quality medicines

Dec 08, 2023 – On 20 July 2023, a virtual workshop was held to discuss progress made in the development of a PQ KMS. The workshop was jointly organised by the International Coalition of Medicines Regulatory Authorities (ICMRA) and industry representatives under the International Federation of Pharmaceutical Manufacturers and Traders (IFPMA) (leggi tutto)








EMA Recommends Granting a Marketing Authorisation for Trametinib for the Treatment of Low- and High-Grade Glioma

Dec 07, 2023 – On 9 November 2023, the European Medicines Agency’s (EMA’s) Committee for Medicinal Products for Human Use (CHMP) adopted a positive opinion, recommending the granting of a marketing authorisation for the medicinal product trametinib (Spexotras), intended for the treatment of low- and high-grade glioma (LGG and HGG). The applicant for this medicinal product is (leggi tutto)





 



Sotorasib in Combination with Panitumumab Results in Longer PFS in Patients with Chemorefractory KRAS G12C-mutated mCRC

Dec 06, 2023 – In a phase III CodeBreaK 300 study, treatment with sotorasib at a dose of either 960 mg or 240 mg plus panitumumab resulted in significantly longer progression-free survival (PFS), as assessed by blinded independent central review (BICR), than standard-of-care treatment with trifluridine-tipiracil or regorafenib in patients with chemorefractory metastatic colorectal cancer (mCRC) with KRAS G12C mutation. The objective response was higher with both ... (leggi tutto)





Dall’FDA

FDA Roundup: December 8, 2023

Dec 08, 2023 – Today, the U.S. Food and Drug Administration is providing an at-a-glance summary of news from around the agency: On Wednesday, the FDA announced that eSTAR is now available for voluntary use for certain PMA Submissions. eSTAR is an interactive PDF form that guides applicants through the process of preparing a comprehensive medical device submission. eSTAR is intended to enhance the incoming quality of submissions … (leggi tutto)


 


 

FDA Approves First Gene Therapies to Treat Patients with Sickle Cell Disease

Dec 08, 2023 – Today, the U.S. Food and Drug Administration approved two milestone treatments, Casgevy and Lyfgenia, representing the first cell-based gene therapies for the treatment of sickle cell disease (SCD) in patients 12 years and older. Additionally, one of these therapies, Casgevy, is the first FDA-approved treatment to utilize a type of novel genome editing technology, signaling an innovative advancement in the field of gene therapy … (leggi tutto)



 

FDA Grants Priority Review to Mirvetuximab Soravtansine in FRα+ Platinum-Resistant Ovarian Cancer

Dec 05, 2023 – The FDA has granted priority review to the supplemental biologics license application (sBLA) seeking the conversion of the accelerated approval of mirvetuximab soravtansine -gynx (Elahere) in patients with folate receptor α (FRα)–positive, platinum-resistant epithelial ovarian, fallopian tube, or primary peritoneal cancer who previously received 1 to 3 lines of systemic treatment to full approval … (leggi tutto)


 


 

FDA Grants Priority Review to Frontline Nivolumab Plus Chemo for Unresectable or Metastatic Urothelial Carcinoma

Dec 05, 2023 – The FDA has granted priority review to a supplemental biologics license application (sBLA) seeking the approval of nivolumab (Opdivo) plus cisplatin-based chemotherapy as a frontline treatment option for adult patients with unresectable or metastatic urothelial carcinoma. The sBLA is supported by data from the phase 3 CheckMate -901 trial (NCT03036098) in which nivolumab plus gemcitabine and cisplatin (n = 304) … (leggi tutto)





FDA Grants Breakthrough Device Designation to Assay for ACR-368 in Ovarian Cancer

Dec 05, 2023 – The FDA granted breakthrough device designation to the ACR-368 OncoSignature assay for the identification of patients with ovarian cancer who may derive benefit from the CHK1/2 inhibitor ACR-368 (prexasertib), according to an announcement from Acrivon Therapeutics, Inc. “We are pleased that our ACR-368 OncoSignature assay, developed specifically to predict tumor sensitivity to ACR-368 and used … (leggi tutto)



 


 

FDA Roundup: December 5, 2023

Dec 05, 2023 – Today, the U.S. Food and Drug Administration is providing an at-a-glance summary of news from around the agency: Today, registrationExternal Link Disclaimer opened for the FDA’s virtual Rare Disease Day on Friday, March 1, 2024. This year’s Rare Disease Day is dedicated to patients and health care professionals. Panels will discuss efforts to address the unique challenges … (leggi tutto)




Dall’ASCO

PSMA-Targeted Therapy Is a Game Changer in Prostate Cancer Treatment, but Lingering Questions Remain

Dec 07, 2023 – Lutetium-177-PSMA-617 (LuPSMA) is a prostate-specific membrane antigen (PSMA)–targeted radioligand therapy currently approved for patients with metastatic castration-resistant prostate cancer (mCRPC) following treatment with a prior androgen receptor signaling inhibitor (ARSI) and taxane chemotherapy.
Questions remain regarding the optimal dosing strategies of LuPSMA, possible causes of resistance to LuPSMA, and access issues … (leggi tutto)





 

Planning Your #GI24 Symposium Experience

Dec 07, 2023 – The 2024 ASCO Gastrointestinal (GI) Cancers Symposium will take place at Moscone West in San Francisco from January 18-20. Attendees can expect highly interactive sessions covering new, cutting-edge research spanning all GI disease sites in cancer disparities; prevention, screening, and hereditary cancers; symptoms, toxicities, and whole-person care; and more. Both in-person … (leggi tutto)





 

Five-Year IDEA Data Show Low Disease Recurrence Without Radiation Treatment in Select Patients With Early-Stage Breast Cancer

Dec 07, 2023 – New findings from the IDEA trial show low disease recurrence rates in low-risk postmenopausal women with stage I breast cancer who underwent a lumpectomy without adjuvant breast radiation therapy (RT) followed by endocrine therapy. Patients were classified as low risk based on the 21-gene recurrence-score assay Oncotype DX Recurrence Score … (leggi tutto)





 

The Resurgence of Radiotherapy: SBRT Offers Promise for Patients With Renal Cell Carcinoma

Dec 06, 2023 – SBRT/SABR is an effective and safe option for patients with inoperable localized RCC. SBRT/SABR in the oligometastatic/progressive disease setting provides high local control and can delay the need for systemic therapies for approximately 1 year. Novel clinical trials exploring SBRT/SABR with systemic therapy hold promising potential for patients with mRCC … (leggi tutto)





 

Preoperative Evaluation Prior to Liver Resection Provides Survival Benefit to Patients With Liver Malignancies

Dec 06, 2023 – Patients with benign or malignant liver pathology may require liver resection or hepatectomy. Thorough preoperative investigations of the patient’s clinical status, imaging of the lesion, and assessment of the future liver remnant (FLR) are imperative for successful outcomes. Preoperative optimization, including tobacco cessation, alcohol cessation, and prehabilitation, may reduce postoperative morbidity and mortality. … (leggi tutto)




 


‘Taking Personalized Care to the Next Level’: ASCO GI24 Will Help Attendees Educate, Update, and Connect

Dec 06, 2023 – In 2024 the ASCO Gastrointestinal (GI) Cancers Symposium is again poised to be the premiere, multidisciplinary conference for experts committed to solving the problem of GI cancers. “We will bring together multidisciplinary experts to discuss the latest and greatest in terms of research and education,” said Symposium Chair Rachna Shroff, MD, MS, FASCO … (leggi tutto)







 
Targeting Hepatic Myeloid-Derived Suppressor Cells With Intrahepatic SD-101: Early Results From PERIO-01

Dec 06, 2023 – Patients with metastatic uveal melanoma (mUM) and liver metastases derive limited benefit from immunotherapy independent of other established biomarkers of response given the presence of immunosuppressive hepatic myeloid cells and regulatory T cells. Pressure-enabled drug delivery (PEDD) via hepatic artery infusion (HAI) with SD-101 permits effective delivery of potent type C Toll-like receptor 9 agonist (TLR9a) … (leggi tutto)





Pillole dall’AIFA

12 dicembre 2023 – Comunicazione per i promotori sulla migrazione delle sperimentazioni cliniche nel sistema CTIS
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11 dicembre 2023 – Informazioni e materiale di formazione di EMA messo a disposizione per supportare i promotori no-profit con la presentazione di sperimentazioni cliniche in CTIS
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11 dicembre 2023 – Portale e-Dossier: ulteriori funzionalità per la compilazione online dei “Dossier” a supporto delle richieste di rimborsabilità e prezzo di un medicinale
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07 dicembre 2023 – Esiti della riunione del Comitato Prezzi e Rimborso (CPR)
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07 dicembre 2023 – Aggiornamento “Diario di bordo sulla Trasparenza”
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07 dicembre 2023 – Modifica PT web based Jardiance (ICCS)
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07 dicembre 2023 – Modifica PT web based Forxiga (ICCS)
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07 dicembre 2023 – Modifica Registro Entresto
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06 dicembre 2023 – Modifica Registro Calquence
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Appuntamenti 

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