Newsletter settimanale Aiom
Anno XXII - Numero 945 - 5 marzo 2024

Hanno curato la selezione degli articoli scientifici e i commenti di questo numero: Filippo Pietrantonio, Alessandra Russo, Stefano Natangelo, Walter Ferrari Bravo (S.S. Oncologia Medica Gastroenterologica, Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori, Milano)


Coordinatori: Silvia Novello, Marcello Tiseo
Editore: Intermedia - Direttore Responsabile: Mauro Boldrini

Oggi in Oncologia

Fluorouracil, Leucovorin, and Irinotecan Plus Cetuximab Versus Cetuximab as Maintenance Therapy in First-Line Therapy for RAS and BRAF Wild-Type Metastatic Colorectal Cancer: Phase III ERMES Study

Purpose: The intensity of anti-EGFR-based first-line therapy for RAS/BRAF wild-type (wt) metastatic colorectal cancer (mCRC), once disease control is achieved, is controversial. A de-escalation strategy with anti-EGFR monotherapy represents a potential option to maintain efficacy while reducing cytotoxicity. Methods: In this multicenter, open-label, phase III trial, patients with untreated … (leggi tutto)

Mantenere l’intensità di terapia di prima linea nei pazienti affetti da cancro del colon retto metastatico (mCRC) RAS/BRAF wild-type (wt), trattati con schemi di terapia con anti-EGFR, una volta ottenuto il controllo di malattia, è argomento controverso. In diverse situazioni è noto infatti che al controllo della malattia l’impiego di una terapia di mantenimento, che rappresenta una strategia di riduzione dell’intensità della terapia, permette di mantenere un’efficacia equivalente causando una perdita di efficacia non clinicamente significativa e, al contempo, permettendo la riduzione degli effetti collaterali con miglioramento della qualità di vita (QoL). In questo studio di fase III (studio ERMES) viene esplorata l’efficacia e la sicurezza della terapia di mantenimento nel mCRC di tipo RAS/BRAF wt dopo trattamento di induzione con 5-fluorouracile, leucovorin e irinotecano (FOLFIRI) più cetuximab.
Nello studio, i pazienti con mCRC RAS/BRAF wt non pretrattato sono stati assegnati casualmente a ricevere o FOLFIRI/cetuximab fino alla progressione della malattia (braccio A) o FOLFIRI/cetuximab per otto cicli, seguiti da cetuximab da solo (braccio B). I co-primary endpoint erano di valutare (a partire dagli otto cicli di terapia –modified per-protocol -mPP population) la non inferiorità della sopravvivenza libera da progressione (PFS) e una inferiore incidenza di eventi avversi (AE) di grado (G) 3-4 per il braccio B, rispetto al braccio A.
In totale, 606 pazienti sono stati randomizzati: 300 al braccio A e 306 al braccio B. Il follow-up mediano è stato di 22,3 mesi. Nella popolazione mPP (154 nel braccio A, 183 nel braccio B) si sono verificati 291 eventi, con una PFS media di 10 mesi per il braccio B e di 12,2 mesi per il braccio A (P = .39). La sopravvivenza globale è stata di 35,7 mesi per il braccio B e 30,7 mesi per il braccio A (P = .119). Nel braccio B si sono verificati meno AE di grado 3-4 durante il mantenimento rispetto al braccio A (20,2% contro 35,1%). Tuttavia, lo studio ERMES non ha dimostrato la non inferiorità del mantenimento col cetuximab da solo.
Le necessità di una terapia cosiddetta di mantenimento nasce dalla nota neurotossicità dose-cumulativa dell’oxaliplatino, che può portare ad un peggioramento anche severo della QoL. Per quanto riguarda gli schemi contenenti oxaliplatino, vi sono stati numerosi studi atti a valutare l’efficacia e/o la non inferiorità di diverse strategie di mantenimento.
Per quanto riguarda le combinazioni con anti-EGFR, non vi sono trial di fase III precedenti a questo. Il Trial Panama porta evidenze della superiorità in PFS della combinazione di 5-fluorouracile/acido folinico (FU/FA) più panitumumab versus solo FU/FA. E, infine, nel trial SAPPHIRE si è osservata una PFS similare per la terapia di mantenimento con FU/FA più panitumumab versus FOLFOX più panitumumab, in seguito a terapia di induzione.
Abbandonare tuttavia le fluoropirimidine risulta più difficile del previsto: terapie di mantenimento con gli anticorpi monoclonali da soli non hanno mostrato dati di efficacia soddisfacenti. Lo studio SAKK-4106 non ha dimostrato la non-inferiorita’ in PFS della sola osservazione rispetto al bevacizumab come monoterapia di mantenimento in seguito a terapia di induzione con FOLFOX o FOLFIRI associati a bevacizumab, così come nel PRODIGE 9, in seguito a terapia con FOLFOX e bevacizumab. Allo stesso modo, il trial VALENTINO non ha mostrato una non inferiorità della terapia di mantenimento con panitumumab da solo versus FU/FA + panitumumab in seguito a terapia di induzione con FOLFOX+panitumumab nei pazienti con tumore del colon retto avanzato RAS wt.
Nel tentativo di ridurre le tossicità a parità di efficacia, oltre a ridurre il numero di farmaci utilizzati nella terapia di mantenimento, già dal 2003 è nota la strategia del stop & go, grazie ad uno studio pubblicato sul Lancet da TS Maughan et al. che non mostra una differenza di sopravvivenza fra chi viene trattato con chemioterapia fino a progressione versus quelli trattati per sole 12 settimane e che poi riprendevano il trattamento a progressione. Su questo studio è poi basato il COIN-B, dove si confronta questa strategia a quella del mantenimento col solo cetuximab più il riavvio della chemioterapia a progressione: anche in questo caso, le differenze in overall survival non sono statisticamente significative. Ciò tenderebbe quindi a far ipotizzare una non utilità del cetuximab da solo versus la sola osservazione. Uno studio simile, invece, il trial non comparativo IMPROVE, dove si è studiato lo schema FOLFIRI + panitumumab fino a progressione versus FOLFIRI + Panitumumab con strategia stop & go, si è osservata una superiore PFS on treatment e minori effetti collaterali nella schedula intermittente rispetto a quella continua.
Cercare di ridurre gli effetti collaterali e aumentare la qualità della vita dei pazienti affetti da malattia metastatica e non guaribile dovrebbe rappresentare la priorità nella loro gestione clinica: le strategie di ulteriore riduzione del numero di farmaci non si sono mostrate globalmente efficaci. Sono necessari studi aggiuntivi che vadano a valutare popolazioni ideali che potrebbe beneficiare di questi schemi di terapia, come ad esempio pazienti con tumori del colon di sinistra, o che valutino nuove schedule che, a parità di efficacia, permettano una migliore la qualità della vita e riduzione degli effetti collaterali.









Pembrolizumab plus chemotherapy versus placebo plus chemotherapy for HER2-negative advanced gastric cancer (KEYNOTE-859): a multi-centre, randomised, double-blind, phase 3 trial

Background: PD-1 inhibitors combined with chemotherapy have shown efficacy in gastric or gastro-esophageal junction cancer. We compared the efficacy and safety of pembrolizumab plus chemotherapy with placebo plus chemotherapy in participants with locally advanced or metastatic HER2-negative gastric or gastro-esophageal junction adenocarcinoma … (leggi tutto)

KEYNOTE-859 è uno studio di fase 3 multicentrico randomizzato in doppio cieco, che ha confrontato l’efficacia e la sicurezza di pembrolizumab associato alla chemioterapia rispetto a placebo e chemioterapia in pazienti affetti da adenocarcinoma gastrico o della giunzione gastro-esofagea HER2-negativo in stadio avanzato o metastatico, non precedentemente trattati.
Lo studio prevedeva l’assegnazione casuale dei pazienti a ricevere pembrolizumab + chemioterapia a scelta dello sperimentatore (cisplatino + 5-fluorouracile vs oxaliplatino + ca-pecitabina) o placebo + chemioterapia a scelta dello sperimentatore, fino a progressione o tossicità inaccettabile. L’endpoint primario dello studio era l’overall survival (OS). Il com-bined positive score (CPS) era utilizzato come fattore di stratificazione pre-determinato, con cut-off di 1. Lo studio ha coinvolto 1579 pazienti, in 33 paesi differenti, di cui 790 assegnati al braccio sperimentale con pembrolizumab e 789 al braccio di controllo con placebo.
Si tratta di uno studio formalmente positivo: l’OS mediana è risultata superiore nel braccio con pembrolizumab rispetto al placebo sia nella popolazione ITT (12.9 mesi vs 11.5 mesi; HR 0.78), sia nella popolazione con CPS 1 – 9 (13.0 mesi vs 11.4 mesi; HR 0.74), sia in quella con CPS > o uguale a 10 (15.7 mesi vs 11.8 mesi; HR 0.65). La terapia sperimentale con pembrolizumab è stata complessivamente ben tollerata, con un tasso di eventi avversi gravi (gradi 3-5 secondo CTCAE) del 23% nel braccio sperimentale, rispetto al 19% osservato nel braccio di controllo. Gli eventi avversi gravi più comuni sono stati anemia e neutropenia.
Tali dati sono in linea con quelli evidenziati in uno studio simile, il CheckMate 649, che confrontava l’associazione di nivolumab e chemioterapia rispetto a placebo e chemioterapia in pazienti con adenocarcinoma gastrico o della giunzione gastro-esofagea HER2-negativo in stadio avanzato o metastatico, non precedentemente trattati. Il suddetto studio ha portato alla approvazione del trattamento con nivolumab + chemioterapia in I linea, nei pazienti con adenocarcinoma gastrico o della giunzione esofagostrica HER2-negativo e con CPS > o uguale a 5.
L’esito dello studio KeyNote-859 conferma l’efficacia e la sicurezza della terapia di combinazione con checkpoint inhibitor (in questo caso pembrolizumab) e chemioterapia in I linea nei tumori gastrici e gastroesofagei. Tale vantaggio appare tuttavia clinicamente significativo in determinati sottogruppi di pazienti, in particolare in quelli con espressione ele-vata del PD-L1, misurato tramite CPS. I vantaggi assoluti nella popolazione all comers sono modesti e pari a circa 1.4 mesi di guadagno di sopravvivenza mediana. Tuttavia, questo non tiene conto del beneficio a lungo termine dell’immunoterapia che è evidente sulle code delle curve. Ma come identificare questi pazienti? Lo studio mostra innanzitutto come il beneficio aumenti utilizzando l’espressione PD-L1 come biomarcatore, e si amplifichi progressivamente all’aumentare del cut-off di CPS, fino ad essere decisamente rilevante e clinicamente significativo nei pazienti con CPS 10 o maggiore (HR 0.65, 95% CI 0.53-0.79). E’ pertanto evidente che il beneficio statisticamente significativo osservato nella popolazione globale è sostanzialmente “trainato” dai pazienti con CPS elevato. Inoltre, così come avveniva nello studio CheckMate 649, il disegno dello studio prevedeva un arruolamento detto “overpowering”, ovvero un arruolamento futile di un numero elevatissimo di pazienti, al fine di ottenere una significatività statistica rilevante trainata dalla coda delle curve di sopravvivenza, anche per un vantaggio assoluto in termini di sopravvivenza mediana piuttosto deludente. Il farmaco sarà a breve approvato da EMA nella popolazione con CPS 1 o maggiore, in quanto, nell’analisi di sottogruppo riportata nei pazienti CPS in-termedio 1-9, il beneficio rimane statisticamente significativo seppur modesto (HR 0.74, 95% CI 0.65–0.84), sebbene le curve di sopravvivenza non siano state mostrate oppure an-cora derivate utilizzando il KMSubtraction Method. Tuttavia, la domanda spontanea è quanto sia giustificato in termini di indice terapeutico e tossicità finanziaria un trattamento immunoterapico in tale sottogruppo di popolazione.
Inoltre, non siamo del tutto in accordo con la magnitude of clinical benefit scale di ESMO pari a 3 nel sottogruppo con CPS 1 o maggiore, riportata nelle recentissime ESMO Pan-Asian Adapted Guidelines 2024 per il cancro gastrico, in quanto tale beneficio comprende anche quello osservato nei pazienti con CPS 10 o maggiore a cui è stato giustamente assegnato il valore massimo di 4.
La terapia di combinazione chemio-immunoterapica rappresenta in ogni caso una valida opportunità terapeutica per i nostri pazienti, anche se in futuro sarà sempre più importante riuscire a stratificare correttamente i pazienti, riservando il trattamento a quelli in cui il vantaggio risulta più consistente. Tale considerazione è in linea con quanto osservato anche in neoplasie di diversi altri distretti. Rimane tuttavia sempre aperto il tema di come stratificare correttamente i pazienti, in quanto sappiamo che analisi come il CPS non sempre risultano affidabili e riproducibili, pertanto uno sforzo di ricerca sarà necessario in tal senso nel prossimo futuro, ai fini di armonizzare i saggi e i cut-off utilizzati per stratificare i pazienti.








Tucatinib and Trastuzumab for Previously Treated Human Epidermal Growth Factor Receptor 2–Positive Metastatic Biliary Tract Cancer (SGNTUC-019): A Phase II Basket Study

Purpose: To evaluate the efficacy and safety of tucatinib and trastuzumab in patients with previously treated human epidermal growth factor receptor 2-positive (HER2+) metastatic biliary tract cancer (mBTC). Methods: SGNTUC-019 (ClinicalTrials.gov identifier: NCT04579380) is an open-label phase II basket study evaluating the efficacy and safety of tucatinib and trastuzumab in patients with HER2-altered solid tumors …. (leggi tutto)

Tucatinib e Trastuzumab: una nuova speranza per il colangiocarcinoma metastatico HER2-positivo
Il colangiocarcinoma è un tumore raro e aggressivo delle vie biliari; la prognosi per i pazienti con colangiocarcinoma metastatico è infausta, con una sopravvivenza media di circa 12 mesi.
La presenza di specifiche alterazioni molecolari, come le mutazioni IDH1 e le traslocazioni FGFR2, può influenzare la risposta al trattamento e la prognosi dei pazienti; alcune di esse possono essere bersaglio di farmaci target. L’HER2, è un bersaglio molecolare già utilizzato per il trattamento di diversi tumori come il tumore mammario ed il tumore gastrico, ma sta recentemente emergendo come un bersaglio importante pan-tumorale diventando quindi un promettente bersaglio anche per il trattamento del colangiocarcinoma.
Tucatinib e Trastuzumab sono due farmaci con attività antitumorale anti-HER2 specifica ed hanno dimostrato di essere efficaci nel trattamento del tumore al seno HER2-positivo.
Lo studio SGNTUC-019, studio basket open label di fase II, ha suggerito che questa combinazione di farmaci potrebbe essere efficace anche nel trattamento del colangiocarcinoma localmente avanzato, non operabile o metastatico HER2-positivo (7.9% dei casi).
Lo studio SGNTUC-019 ha coinvolto 30 pazienti con colangiocarcinoma metastatico HER2-positivo pretrattati con chemioterapia. I pazienti sono stati trattati con tucatinib (300 mg BID/die) e trastuzumab (8 mg/kg, poi 6 mg/kg ogni 3 settimane ev) in combinazione. Il tasso di risposta oggettiva è l’end-point primario (cORR) dello studio; gli obiettivi secondari sono l’intervallo libero da progressione (PFS), la durata della risposta (DOR), il tasso di controllo della malattia (DCR), la sopravvivenza (OS), la sicurezza del farmaco.
Al momento dell’aggiornamento dei dati (30 gennaio 2023), la durata mediana del follow-up era di 10,8 mesi. I risultati sono stati promettenti, in particolare l’ORR del 46,7%, obiettivo primario dello studio, è risultato clinicamente significativo e superiore a quello di altri trattamenti disponibili per questa popolazione di pazienti. La revisione indipendente centralizzata dell’ORR ha confermato la validità di questo risultato. Tra gli obiettivi secondari dello studio, vi è il tasso di controllo della malattia (DCR) che è risultato del 76,7%, indica che la maggior parte dei pazienti ha avuto un beneficio clinico dal trattamento, con una risposta completa o parziale o una stabilizzazione della malattia.
La sopravvivenza libera da progressione (PFS) mediana è risultata di 5,5 mesi e la sopravvivenza globale (OS) mediana di 16,6 mesi, dati clinicamente significativi e rappresentativi di un miglioramento rispetto ai trattamenti standard. La durata della risposta mediana è risultata di 6 mesi.
La combinazione di farmaci è stata ben tollerata, con pochi effetti collaterali gravi e interruzioni del trattamento. Gli effetti collaterali più frequenti riscontrati sono stati l’iperpiressia (43.3%), la diarrea (40%), la nausea (23.3%).
Questi risultati suggeriscono che la combinazione di tucatinib e trastuzumab potrebbe essere un trattamento efficace e sicuro per i pazienti con colangiocarcinoma metastatico HER2-positivo. Sono tuttavia necessari ulteriori studi per confermare questi risultati in un campione più ampio di pazienti, anche se questa nuova combinazione di farmaci risulta promettente. Inoltre, HER2 si può considerare un target clinicamente validato come anche dimostrato da altre combinazioni basate sul doppio blocco di HER2 come trastuzumab e pertuzumab oppure zanidatamab, nonchè con l’utilizzo dell’anticorpo coniugato trastuzumab deruxtecan. Questi dati supportano poi l’utilizzo della strategia anti-HER2 in combinazione con la chemioterapia nei pazienti non pretrattati, sebbene in questo scenario la disponibilità dell’immunoterapia renda necessario lo studio di nuove combinazioni o sequenze.



In Europa

Sacituzumab Govitecan Improves Outcomes Over Single-Agent Chemotherapy in Patients with Pretreated Metastatic TNBC, Including in Subgroup Analyses

Mar 05, 2024 – Follow-up analysis of the phase III ASCENT study, which included patients with pretreated metastatic triple-negative breast cancer (TNBC) with and without baseline brain metastases, validates the clinical benefit of sacituzumab govitecan over single-agent chemotherapy of physician’s choice in progression-free survival (PFS) and overall survival (OS). .... (leggi tutto)



 

EMA Recommends Granting a Marketing Authorisation for Tislelizumab

Mar 04, 2024 – On 22 February 2024, the European Medicines Agency’s (EMA’s) Committee for Medicinal Products for Human Use (CHMP) adopted a positive opinion, recommending the granting of a marketing authorisation for the medicinal product tislelizumab (Tizveni), intended for the treatment of locally advanced or metastatic non-small cell lung cancer (NSCLC) either in monotherapy or in combination with chemotherapy. The applicant for this medicinal product .... (leggi tutto)




 

High Risk of BCSM at 20 Years in Men with Hormone Receptor Positive Stage I to III Breast Cancer

Mar 01, 2024 – Findings from a first population-based study to assess the 20-year risk of breast cancer specific mortality (BCSM) in nonmetastatic hormone receptor (HR)-positive male breast cancer suggest that patients with male breast cancer face a long-term risk of recurrence and death, which warrants further investigation into better adjuvant treatment options in men with HR-positive disease .... (leggi tutto)




 

Simple Hysterectomy Noninferior to Radical Hysterectomy with Respect to Pelvic Recurrence at 3 Years in Women with Low-Risk Cervical Cancer

Feb 29, 2024 – In a multicentre, randomised study involving 700 women with early-stage, low-risk cervical cancer, simple hysterectomy was noninferior to radical hysterectomy with respect to pelvic recurrence at 3 years. Simple hysterectomy was also associated with fewer urologic complications. The findings from the SHAPE (Simple Hysterectomy and Pelvic Node Assessment) study are published by .... (leggi tutto)






FDA Grants Accelerated Approval to Lifileucel for Unresectable or Metastatic Melanoma

Feb 28, 2024 – On 16 February 2024, the US Food and Drug Administration (FDA) granted accelerated approval to lifileucel (Amtagvi, Iovance Biotherapeutics, Inc.), a tumour-derived autologous T cell immunotherapy, for adult patients with unresectable or metastatic melanoma previously treated with a PD1 blocking antibody, and if BRAF V600 positive, a BRAF inhibitor with or without a MEK inhibitor. .... (leggi tutto)

 


Dall’FDA

FDA Lifts Clinical Hold on Trial Investigating LN-145 in NSCLC

Mar 04, 2024 – The FDA has lifted the partial clinical hold placed on the phase 2 IOV-LUN-202 trial (NCT04614103) evaluating LN-145 in patients with advanced non–small cell lung cancer (NSCLC).1 In December 2023, the FDA placed the clinical hold on the study investigating the autologous tumor infiltrating lymphocyte (TIL) cell therapy following a reports of a grade 5 serious adverse effect (AE) that was potentially related to the non-myeloablative … (leggi tutto)

  



 


A2B530 Receives FDA Orphan Drug Designation in CRC

Mar 04, 2024 – The novel cell therapy A2B530 has been granted orphan drug designation by the FDA for the treatment of patients with germline heterozygous HLA-A*02–positive, carcinoembryonic antigen (CEA)–expressing colorectal cancer (CRC) that has lost HLA-A*02 expression.1 A2B530 is the first autologous logic-gated CAR T-cell therapy developed by the A2 Bio proprietary  … (leggi tutto)

  



 

FDA Approves Frontline Amivantamab Plus Chemo for EGFR Exon 20 Insertion+ NSCLC

Mar 01, 2024 – The FDA has approved amivantamab-vmjw (Rybrevant) plus carboplatin and pemetrexed for the frontline treatment of patients with locally advanced or metastatic non–small cell lung cancer (NSCLC) harboring EGFR exon 20 insertion mutations, as detected by an FDA-approved test.1,2 The regulatory agency also granted full approval to amivantamab in adult patients … (leggi tutto)

  



 

FDA Roundup: March 1, 2024

Mar 01, 2024 – Today, the U.S. Food and Drug Administration is providing an at-a-glance summary of news from around the agency: Today, the FDA issued a letter of enforcement discretion for certain qualified health claims regarding the consumption of yogurt and the reduced risk of type 2 diabetes. The letter states that the FDA does not intend to object to the use of these claims, provided that they are worded … (leggi tutto)

  



 

SNB-101 Receives Orphan Drug Designation in Pancreatic Cancer

Feb 29, 2024 – SNB-101, a novel polymer nanoparticle agent, has been granted orphan drug designation by the FDA for the treatment of patients with pancreatic cancer. The agent is the first nanoparticle anticancer drug that has been developed with extremely insoluble SN-38 incorporated into polymer nanoparticles.  … (leggi tutto)

  



 


FDA Awards Fast Track Designation to IDP-023 for Non-Hodgkin Lymphoma and Myeloma

Feb 29, 2024 – The FDA has granted fast track designation to the natural killer (NK) cell therapy IDP-023 for the treatment of patients with non-Hodgkin lymphoma (NHL) and multiple myeloma.1 IDP-023 contains g minus NK (g-NK) cells, which have potential cytolytic and antineoplastic activities. IDP-023 is designed to recognize and lyse cancer cells, and the NK cells release proinflammatory cytokines intended to stimulate immune response.2  … (leggi tutto)

  



 

FDA Approval Highlights: OncLive’s February Recap

Feb 29, 2024 – In case you missed it, below is a recap of all drugs that have been approved by the FDA in February 2024. Frontline NALIRIFOX Wins Approval for Metastatic Pancreatic Adenocarcinoma. On February 13, 2024, the FDA approved irinotecan liposome (Onivyde) with oxaliplatin, 5-fluorouracil, and leucovorin (NALIRIFOX) for use as a first-line treatment of patients with pancreatic adenocarcinoma … (leggi tutto)

  



 

FDA Approves Label Expansion for Oral Ibrutinib Suspension in All Current Indications

Feb 28, 2024 – The FDA has approved a label expansion for ibrutinib (Imbruvica) with an oral suspension formulation for the treatment of adult patients with chronic lymphocytic leukemia/small lymphocytic lymphoma (CLL/SLL), Waldenström macroglobulinemia, and chronic graft-versus-host disease (cGVHD) after failure on at least 1 line of systemic therapy.1,2 Prior to the label expansion, ibrutinib was administered orally in capsules … (leggi tutto)

  



 

FDA Awards Fast Track Designation to 9MW2821 for Advanced ESCC

Feb 28, 2024 – The FDA has granted fast track designation to the Nectin-4–directed antibody-drug conjugate (ADC) 9MW2821 for the treatment of patients with advanced, recurrent, or metastatic esophageal squamous cell carcinoma (ESCC).1 Nectin-4 is an adhesion molecule that is expressed on various solid tumors, making it a potential therapeutic target.2 9MW2821 is designed to specifically  … (leggi tutto)

  





 
FDA Grants Breakthrough Therapy Designation to NVL-520 for Metastatic ROS1+ NSCLC

Feb 27, 2024 – The FDA has granted breakthrough therapy designation to NVL-520 for the treatment of patients with metastatic ROS1-positive non–small cell lung cancer (NSCLC) who previously received at least 2 ROS1 TKIs.1 The novel, brain-penetrant, ROS1-selective inhibitor is currently under investigation in patients with advanced NSCLC and other ROS1-positive solid tumors in the phase 1/2 ARROS-1 trial (NCT05118789).  … (leggi tutto)



 


 

FDA Accepts BLA for First-Line Tislelizumab Plus Chemotherapy in Gastric/GEJ Cancer

Feb 27, 2024 – The FDA has accepted a biologics license application (BLA) seeking the approval of tislelizumab (Tevimbra) plus fluoropyrimidine- and platinum-containing chemotherapy for the first-line treatment of patients with locally advanced unresectable or metastatic gastric or gastroesophageal junction (GEJ) adenocarcinoma …. (leggi tutto)


 


 

FDA Roundup: February 27, 2024

Feb 27, 2024 – Today, the U.S. Food and Drug Administration is providing an at-a-glance summary of news from around the agency: On Monday, the FDA announced that on May 16, 2024, the FDA’s Vaccines and Related Biological Products Advisory Committee will meet to publicly discuss and make recommendations on the selection of strain(s) to be included in the 2024-2025 formula for COVID-19 vaccines. … (leggi tutto)





Dall’ASCO

Machine Learning Model Could Help Predict Risk-Benefit of Immune Checkpoint Inhibitors

Mar 01, 2024 – A new machine learning framework used EHR data to accurately predict the effectiveness and toxicity of treatment using immune checkpoint inhibitors (ICIs). The machine learning model included 4 prediction outcomes consisting of 3 of the most common immune-related adverse events and overall survival (OS), and it had a “reasonably strong” performance.  … (leggi tutto)




 

Using ctDNA to Monitor Translocations and Fusions in Sarcomas

Feb 29, 2024 – The most widely used strategies for circulating tumor DNA (ctDNA) detection and profiling in sarcomas are high-sensitivity sequencing (next-generation sequencing [NGS] based) and amplification methods (polymerase chain reaction [PCR] based). The ctDNA levels at diagnosis are correlated with known clinical risk factors and negative outcomes, while levels throughout the … (leggi tutto)






 
ASCO Issues Updated Guidelines for Stage IV NSCLC With and Without Driver Alterations

Feb 29, 2024 – ASCO has issued 2 updated guidelines addressing the treatment of stage IV non–small cell lung cancer (NSCLC) with and without driver alterations.
Updated recommendations for NSCLC with driver alterations include osimertinib for classic sensitizing EGFR mutations and combination amivantamab/chemotherapy for exon 20 insertion alterations … (leggi tutto)



 


Adequate Surgical Resection Can Eliminate Adjuvant Radiation Therapy From the Treatment of Retroperitoneal Sarcoma

Feb 28 2024 – Experienced surgical oncologists applying the internationally consented type of radical, multivisceral resection are able to cure retroperitoneal sarcoma (RPS), with adequate imaging during diagnostic work-up and subsequent core needle biopsy representing a mandatory step to treatment success; thus, eliminating the need for adjuvant radiation. Indications for radiation therapy might apply in low-grade liposarcomas prior to surgery … (leggi tutto)






 
Understanding the Clinical Implications of Biomarkers of Response or Resistance to CDK4/6 Inhibitors in Breast Cancer

Feb 28, 2024 – Biomarkers of response or resistance to CDK4/6 inhibitors have multiple clinical implications, especially in hormone receptor (HR)–positive, HER2-negative metastatic breast cancer. Biomarkers that capture adaptive responses triggered by the CDK4/6 inhibitors, not just whether tumors will respond, will allow us to use these treatments more rationally and expand their use to cancers other than breast cancer. … (leggi tutto)





Pillole dall’AIFA

05 marzo 2024 – Avviso di interpello per il conferimento ad interim del posto di funzione dirigenziale di livello non generale di direzione dell’Ufficio Ricerca Indipendente
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05 marzo 2024 – Avviso di interpello per il conferimento ad interim del posto di funzione dirigenziale di livello non generale di direzione dell’Ufficio Sperimentazione Clinica
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04 marzo 2024 – Nota Informativa Importante sui medicinali contenenti etoposide
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04 marzo 2024 – Autocertificazione e relativo contributo del 7%
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01 marzo 2024 – Aggiornamento “Diario di bordo sulla Trasparenza”
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27 febbraio 2024 – Farmaci biosimilari in Italia: report AIFA aggiornati a ottobre 2023
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Dedicato ai Soci 

Bando di Concorso

La Fondazione Maria Gabriella De Matteis ETS indice un Bando di concorso di 40.000,00€ per il miglior progetto sul tema: “Integrazione della biopsia liquida nella gestione di pazienti con tumore solido”. Si dovranno inviare le candidature entro le ore 24.00 del 31 marzo 2024, scarica il bando completo per tutte le informazioni utili a partecipare.



Opportunità di lavoro in Oncologia


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Appuntamenti 

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