Newsletter settimanale Aiom
Anno XXII - Numero 946 - 12 marzo 2024

Hanno curato la selezione degli articoli scientifici e i commenti di questo numero: Marcello Tiseo, Alessandro Leonetti, Fabiana Perrone, Chiara Tommasi, Giulia Airò (UOC Oncologia Medica, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma)


Coordinatori: Silvia Novello, Marcello Tiseo
Editore: Intermedia - Direttore Responsabile: Mauro Boldrini

Oggi in Oncologia

Osimertinib with or without Chemotherapy in EGFR-Mutated Advanced NSCLC

Background: Osimertinib is a third-generation epidermal growth factor receptor-tyrosine kinase inhibitor (EGFR-TKI) that is selective for EGFR-TKI-sensitizing and EGFR T790M resistance mutations. Evidence suggests that the addition of chemotherapy may extend the benefits of EGFR-TKI therapy. Methods: In this phase 3, international, open-label trial, we randomly assigned in a 1:1 ratio patients with EGFR-mutated (exon 19 deletion or L858R mutation) … (leggi tutto)

Circa il 15% dei tumori polmonari non a piccole cellule (NSCLC) in stadio avanzato presenta una mutazione attivante di EGFR, comunemente delezione nell’esone 19 e mutazione puntiforme L858R nell’esone 21. In questo specifico sottogruppo di pazienti, numerosi studi di fase III hanno precedentemente evidenziato la superiorità di inibitori tirosin-chinasici di EGFR (EGFR-TKI) rispetto alla chemioterapia standard a base di platino, sia in termini di efficacia che tollerabilità. Ad oggi il trattamento standard di I linea del NSCLC EGFR-mutato è rappresentato da osimertinib, un EGFR-TKI irreversibile di terza generazione, che ha dimostrato un beneficio in sopravvivenza libera da progressione (PFS) e sopravvivenza globale (OS) rispetto agli inibitori di prima generazione, sulla base dei risultati dello studio di fase III FLAURA.
Nonostante la comprovata efficacia di osimertinib, anche a livello del sistema nervoso centrale, la maggior parte dei pazienti sviluppa resistenza al trattamento. Risulta pertanto di fondamentale importanza lo sviluppo di nuove strategie terapeutiche volte a superare la resistenza/estendere il beneficio di osimertinib in I linea.
Lo studio FLAURA2, di fase III, multicentrico internazionale, randomizzato in aperto, ha valutato l’efficacia e sicurezza dell’aggiunta della chemioterapia a base di platino al trattamento standard con osimertinib in I linea. Sono stati randomizzati 1:1 pazienti con NSCLC avanzato EGFR-mutato, non pretrattati, con WHO PS 0-1 a ricevere osimertinib 80 mg/die + chemioterapia con cisplatino 75 mg/mq o carboplatino AUC5 e pemetrexed 500 mg/mq o osimertinib 80 mg/die in monoterapia. L’endpoint primario dello studio era la PFS secondo gli investigatori; gli endpoints secondari includevano l’OS, il tasso di risposte obiettive (ORR), la durata di risposta, il controllo di malattia, la profondità di risposta, la seconda PFS e la tossicità.
In totale sono stati randomizzati 557 pazienti, dalle caratteristiche bilanciate tra i due gruppi e in prevalenza di razza Asiatica (64%), con delezione nell’esone 19 di EGFR (60%) e con elevata percentuale di metastasi extratoraciche (53%) e cerebrali al baseline (41%). L’aggiunta di chemioterapia ha comportato un aumento della PFS mediana di 8.8 mesi secondo gli investigatori (25.5 mesi vs 16.7 mesi; HR 0.62; 95% CI 0.49-0.79, p<0.001). Tale beneficio in PFS mediana è stato confermato alla revisione centralizzata indipendente in cieco (HR 0.62; 95% CI 0.48-0.80) ed è risultato consistente nei sottogruppi pre-specificati, in particolare in quelli con particolare ‘unmet need’ e prognosi peggiore, come i pazienti con metastasi cerebrali (HR 0.47, 95% CI 0.33-0.66) e mutazione L858R (HR 0.63, 95% CI 0.44-0.90). Rispetto al trattamento in monoterapia, il braccio osimertinib + chemioterapia ha inoltre dimostrato un maggior ORR (83% vs 76%), una più lunga durata di risposta (24.0 mesi vs 15.3) e una riduzione del rischio di seconda progressione (HR 0.70, 95% CI 0.52-0.53). I dati sulla sopravvivenza globale non erano maturi al momento della pubblicazione ed è stato riportato un HR per l’OS di 0.90 (95% CI 0.65-1.24, p=0.52). A discapito della maggior efficacia, sono stati riportati maggiori eventi avversi di grado ≥ 3 nel braccio di combinazione (64%) rispetto al braccio standard (27%), con un profilo di tossicità atteso e con maggior incidenza di eventi avversi ematologici (71% vs 24%) e gastrointestinali legati all’aggiunta della chemioterapia.
Nell’attesa del raggiungimento di maturità dell’OS, i risultati del FLAURA2 configurano il braccio di combinazione con osimertinib + chemioterapia come una nuova opzione terapeutica di I linea nel tumore polmonare EGFR-mutato avanzato. Il beneficio in PFS derivante dall’aggiunta della chemioterapia comporta tuttavia un incremento dell’incidenza di eventi avversi e disagi legati alla somministrazione endovenosa trisettimanale. La futura strategia terapeutica di I linea dovrà inoltre tener conto dei risultati positivi di un nuovo regime chemo-free derivante dalla combinazione di amivantamab, un anticorpo bispecifico diretto contro EGFR e MET e lazertinib, un nuovo EGFR-TKI di terza generazione, combinazione che ha dimostrato superiorità in termini di PFS rispetto alla monoterapia con osimertinib nello studio di fase III MARIPOSA. In mancanza di maturità di OS, resta ad oggi cruciale indentificare i pazienti a maggior rischio di progressione che potrebbero essere preferenzialmente candidati ad un regime intensificato di combinazione rispetto alla monoterapia.





Adjuvant nivolumab in resected stage IIB/C melanoma: primary results from the randomized, phase 3 CheckMate 76K trial

Patients with resected stage IIB/C melanoma have high recurrence risk, similar to those with resected stage IIIA/B disease. The phase 3, double-blind CheckMate 76K trial assessed 790 patients with resected stage IIB/C melanoma randomized 2:1 (stratified by tumor category) to nivolumab 480 mg or placebo every 4 weeks for 12 months. The primary endpoint was investigator-assessed recurrence-free survival (RFS) … (leggi tutto)

I farmaci inibitori del checkpoint inibitorio PD-1 o i farmaci inibitori di BRAF e MEK (in presenza di mutazione di BRAF) sono ad oggi utilizzati nel trattamento adiuvante dei pazienti con melanoma operato in stadio III.
I melanomi resecati in stadio IIB/C, pur in assenza di un interessamento linfonodale metastatico, sono caratterizzati da un elevato rischio di recidiva, simile a quello dei melanomi in stadio III. In accordo con l’VIII edizione dell’AJCC, lo stadio IIB è definito da un melanoma primitivo con uno spessore di Breslow >2 mm e ≤4 mm con ulcerazione (pT3b) o spessore > 4 mm in assenza di ulcerazione (T4a). Mentre lo stadio IIC è definito da un melanoma primitivo di spessore > 4 mm in presenza di ulcerazione (pT4b). Sia nello stadio IIB che nello stadio IIC il rischio di recidiva è alto e non differisce dalla malattia in stadio III; in particolare, il rischio di recidiva a 5 anni è per lo stadio IIB e IIC del 35% e 50% rispettivamente, con una sopravvivenza melanoma specifica a 5 anni del 83-87% per lo stadio IIB e del 70-82% per lo stadio IIC. Queste percentuali non differiscono da quanto osservato nello stadio III in cui la sopravvivenza melanoma specifica a 5 anni è del 93% per lo stadio IIIA, del 83% per lo stadio IIIB e del 69% per lo stadio IIIC.
Per tale motivo, l’utilizzo della terapia adiuvante trova oggi indicazione nei pazienti con melanoma in stadio IIB e IIC. In questo setting, l’unico farmaco ad oggi approvato in Italia è Pembrolizumab sulla base dei risultati dello studio KEYNOTE 716. Nivolumab è già impiegato nei pazienti con melanoma in stadio III come terapia adiuvante e nel trattamento della malattia metastatica, sia in monoterapia che in associazione a ipilimumab.
Lo studio Checkmate 76K è uno studio di fase 3, a doppio cieco, multicentrico, ancora in corso, che sta valutando l’efficacia di nivolumab in pazienti con melanoma resecato in stadio IIB/C. L’obiettivo primario dello studio è la sopravvivenza libera da recidive (RFS). Obiettivi secondari sono la sopravvivenza libera da metastasi a distanza (DMFS), la sopravvivenza globale (OS), la sopravvivenza libera da progressione alle linee successive di trattamento (PFS2), la sicurezza e la tollerabilità.
790 pazienti sono stati randomizzati con un rapporto 2:1 a ricevere nivolumab 480 mg ev ogni 4 settimane per un anno o placebo. Le caratteristiche basali dei pazienti erano ben bilanciate tra i due gruppi. Ad un follow-up mediano di 15.8 mesi, nivolumab ha dimostrato di ridurre il rischio di recidiva o morte del 58% rispetto al placebo [hazard ratio (HR) 0.42 [95%CI: 0.30-0.59]). Nivolumab ha dimostrato di ridurre il rischio sia di recidiva a distanza che di recidiva loco regionale linfonodale di malattia. Il beneficio in termini di riduzione di rischio di recidiva di malattia è stato osservato indipendentemente dallo stadio di malattia [HR 0.34 (95%CI: 0.20-0.56) per lo stadio IIB e 0.51 (95%CI: 0.32-0.81) per lo stadio IIC] e dallo stato mutazionale di BRAF [HR 0.56 (95%CI: 0.30-1.04) nei pazienti con mutazione di BRAF V600; HR 0.33 (95%CI: 0.21-0.53) nei pazienti BRAF V600 wild type; HR 0.59 (95%CI: 0.26-1.33) nei pazienti in cui lo stato mutazionale non era noto].
Nivolumab ha determinato una riduzione del rischio di metastasi a distanza del 45% rispetto a placebo [HR 0.47 (95%CI: 0.30-0.72)], endpoint secondario dello studio.
Per quanto riguarda il profilo di sicurezza, gli eventi avversi correlati al trattamento di grado ≥ 3 sono stati del 21.9% nel gruppo nivolumab e del 12.1% nel braccio placebo. Sulla base di questi risultati di efficacia e di sicurezza, EMA ha approvato l’uso di nivolumab come un’opzione di trattamento adiuvante per i pazienti con melanoma resecato in stadio IIB/IIC.
In attesa dei dati di sopravvivenza e tenendo conto del follow up ancora immaturo, in prossimo futuro nivolumab potrà affiancare pembrolizumab nelle opzioni terapeutiche a disposizione nei pazienti con melanoma in stadio II ad alto rischio di recidiva.





Activity and safety of enobosarm, a novel, oral, selective androgen receptor modulator, in androgen receptor-positive, oestrogen receptor-positive, and HER2-negative advanced breast cancer (Study G200802): a randomised, open-label, multicentre, multinational, parallel design, phase 2 trial

Background: The androgen receptor is a tumour suppressor in oestrogen receptor-positive breast cancer. The activity and safety of enobosarm, an oral selective androgen receptor modulator, was evaluated in women with oestrogen receptor (ER)-positive, HER2-negative, and androgen receptor (AR)-positive disease. Methods: Women who were postmenopausal (aged ≥18 years) …. (leggi tutto)

La presenza o assenza dei recettori per estrogeni (ER) e progesterone, insieme all’espressione/amplificazione di HER2 rappresentano i principali fattori prognostici e predittivi oltre che i cardini per le decisioni terapeutiche nelle pazienti con tumore mammario. Accanto a questi, il recettore androgenico (AR) viene espresso in circa il 70-90% dei tumori mammari ER-positivi e nel 15-30% dei tumori triplo negativi. Nei tumori ER-positivi, l’espressione del AR ha mostrato un valore prognostico positivo: gli agonisti dei ER competono attivamente con AR portando a una ridotta attivazione del ciclo cellulare estrogeno-indotta con effetto onco-soppressivo sulla crescita tumorale. Nonostante ciò, l’utilizzo di farmaci agonisti androgenici ha trovato scarsa applicazione terapeutica a causa degli effetti virilizzanti dei farmaci testati che hanno minato il loro utilizzo in pratica clinica. Enobosarm rappresenta un nuovo modulatore selettivo del recettore androgenico (SARM) che ha mostrato attività antitumorale in vitro nelle cellule ER-positive; inoltre il modulatore mostra attività tessuto-dipendenti con effetto anabolico su muscoli e ossa e azione neutrale/antagonista sulla cute.
Lo studio di fase II presentato rappresenta il primo studio di conferma in vivo dell’azione antitumorale dei SARM nelle pazienti affette da tumore ER-positivo avanzato e/o metastatico: 135 pazienti precedentemente trattate e progredite ad endocrinoterapia (sia nel setting adiuvante che avanzato) e/o chemioterapia, sono state randomizzate a ricevere enobosarm al dosaggio di 9 mg o di 18 mg. Il clinical benefit rate a 24 settimane dall’inizio del trattamento, primary endpoint dello studio, nella popolazione con espressione AR > 10% è stato del 32% (95% CI 20-74) nel braccio di pazienti trattate con 9 mg e 29% (95% CI 17-43) nel gruppo trattato con 18 mg: l’effetto antitumorale non è stato influenzato pertanto dall’aumento del dosaggio del farmaco. La progression-free survival mediana è stata di 5.6 mesi nel gruppo che ha ricevuto 9 mg e 4.2 mesi nel gruppo trattato con 18 mg.
Per quanto riguarda il profilo di sicurezza, gli effetti avversi collegati al trattamento sono stati prevalentemente di grado 1 e 2. L’8% e il 16% rispettivamente nel gruppo trattato con 9 e 18 mg ha mostrato tossicità di grado 3 e 4 quali aumento delle transaminasi, ipercalcemia e fatigue. Nessun effetto virilizzante è stato osservato o ha impattato sulla compliance delle pazienti al trattamento. D’altra parte, i sintomi associati alla deprivazione estrogenica che minano principalmente l’aderenza delle pazienti al trattamento endocrino (es. artralgie, sintomi menopausali e disfunzioni sessuali) sono stati riportati in misura minore nel trattamento con enobosarm.
Lo studio G200802 richiede tuttavia analisi aggiuntive: la percentuale di espressione di AR > 10% valutata con immunoistochimica per valutare l’efficacia del trattamento è arbitraria e non sono noti eventuali effetti del trattamento in presenza di mutazioni di ESR1, noto meccanismo di resistenza alla terapia con inibitore dell’aromatasi. Inoltre lo studio, avviato prima dell’utilizzo routinario in pratica clinica dei CDK4/6 inibitori, necessita di una validazione maggiore alla luce dell’attuale panorama terapeutico delle pazienti con malattia ER-positiva.
Enobosarm si è dimostrato una promettente opzione terapeutica endocrina per le pazienti che progrediscono al trattamento ormonale, aprendo la strada a nuove ricerche sull’uso dei SARM per la manipolazione della via androgenica nel trattamento del carcinoma mammario avanzato.




Perioperative Atezolizumab Plus Fluorouracil, Leucovorin, Oxaliplatin, and Docetaxel for Resectable Esophagogastric Cancer: Interim Results From the Randomized, Multicenter, Phase II/III DANTE/IKF-s633 Trial

Purpose: This trial evaluates the addition of the PD-L1 antibody atezolizumab (ATZ) to standard-of-care fluorouracil, leucovorin, oxaliplatin, and docetaxel (FLOT) as a perioperative treatment for patients with resectable esophagogastric adenocarcinoma (EGA). Methods: DANTE started as multicenter, randomized phase II trial, which was subsequently converted to a phase III trial. Here, we present the results of the phase II proportion, focusing on surgical pathology …. (leggi tutto)

Il trattamento peri-operatorio secondo schema FLOT incrementa i tassi di regressione tumorale, di resezione R0, di down-staging postoperatorio e di conseguenza la sopravvivenza dei pazienti affetti da adenocarcinoma esofagogastrico localmente avanzato, rappresentando uno standard terapeutico. Gli inibitori dei checkpoint immunitari sono efficaci e sicuri nel trattamento dell’adenocarcinoma esofagogastrico avanzato, anche pretrattato e ad oggi trovano pertanto impiego unicamente in questo setting di malattia. Sulla base di questa evidenza, l’aggiunta dell’immunoterapia al trattamento peri-operatorio secondo schema FLOT potrebbe incrementare l’efficacia terapeutica e migliorare gli outcomes dei pazienti affetti da adenocarcinoma esofagogastrico localmente avanzato.
Nello studio DANTE, fase II/III, multicentrico, randomizzato, in aperto, sono stati arruolati in totale 556 pazienti (di cui 295 nella fase II dello studio) affetti da adenocarcinoma gastrico o della giunzione gastroesofagea potenzialmente resecabile, stadio ≥ cT2 e/o cN+, M0. La maggior parte dei pazienti inclusi nella fase II dello studio era affetta da un adenocarcinoma della giunzione gastroesofagea e avevano uno stadio clinico cT3 N+.
I pazienti sono stati randomizzati con rapporto 1:1 a ricevere un trattamento peri-operatorio secondo schema FLOT in associazione ad atezolizumab, con aggiunta di ulteriori 8 cicli di atezolizumab di mantenimento in monoterapia (braccio A), oppure una terapia standard con solo FLOT peri-operatorio (braccio B).
Con l’avvio della fase III, l’obiettivo primario della fase II è stato modificato comprendendo outcomes chirurgici, i cui dati sono stati recentemente pubblicati, quali: regressione istopatologica completa (pCR o TRG1a, secondo Becker) e stadio ypTNM. Gli obiettivi secondari includevano la sicurezza, la morbilità/mortalità peri-operatoria e la resezione R0. Poiché non vi erano ipotesi pre-specificate per i parametri valutati, tutti i dati sono da considerarsi esplorativi.
Da settembre 2018 a ottobre 2020 sono stati randomizzati 295 pazienti, di cui 146 sono stati assegnati al braccio A e 149 al braccio B. Tra i 141 pazienti del braccio A e 143 pazienti del braccio B che sono stati sottoposti a chirurgia, rispettivamente 135 (96%) e 136 (95%) hanno raggiunto una resezione R0.
Una percentuale più elevata di pazienti ha raggiunto una regressione istopatologica completa (pCR o TRG1a) nel braccio A rispetto al braccio B, 35 pazienti (24%) contro 22 pazienti (15%). Il numero di pazienti con regressione maggiore (TRG1a/b) è stato di 71 (49%) e 57 (38%) con FLOT più atezolizumab e FLOT da solo, rispettivamente. Sebbene gli stadi clinici di base (cT e cN) fossero distribuiti in modo simile in entrambi i bracci, le proporzioni più elevate di tumori di stadio postoperatorio ypT0 (23% vs 15%) e ypN0 (68% vs 54%) sono stati identificati nel braccio A contro il bracco B e stadi ypT0N0 sono stati osservati rispettivamente nel 23% e nel 14% dei pazienti. Nei sottogruppi PD-L1 CPS < 1, CPS ≥ 1 e CPS ≥ 5 i risultati in termini di regressione istopatologica sono simili a quella della popolazione ITT, ma tra i pazienti con PD-L1 CPS ≥ 10, i tassi di TRG1a e TRG1a/b sono stati più pronunciati nel braccio A. Da considerare che, nello studio DANTE lo status di PD-L1 è stato determinato utilizzando l’anticorpo E1L3N, non approvato da FDA.
Risultati analoghi sono stati evidenziati nei pazienti dMMR/MSI, sebbene il numero di questo gruppo di pazienti fosse limitato.
In termini di sicurezza i due bracci hanno dato complicanze postoperatorie e durata media di degenza ospedaliera sovrapponibili, 4 vs 3 decessi nel postoperatorio, percentuale di pazienti che ha riportato un AE grave almeno una volta simile (69% vs 66%) nel braccio A e B rispettivamente, differenze in termini di incidenza di eventi avversi non chirurgici più comuni di grado 3-4 (neutropenia e leucopenia, diarrea, nausea e neuropatia sensoriale periferica) trascurabili tra i due bracci.
Nonostante la natura esplorativa dei dati, questi risultati preliminari dello studio DANTE sono da considerarsi clinicamente rilevanti: il braccio di controllo con solo FLOT performa come atteso dai risultati dei precedenti trials FLOT4 e PETRARCA, pertanto il vantaggio in termini di regressione istopatologica e down-staging sembra dato dall’aggiunta dell’atezolizumab. In attesa dei risultati dello studio di fase III, questi dati in aggiunta a quelli di altri studi, come lo studio di fase II NEONIPIGA, sottolineano il potenziale ruolo dell’immunoterapia anche nel setting della malattia gastroesofagea localmente avanzata, con profilo di tossicità tollerabile. L’identificazione di sottogruppi di pazienti che possano maggiormente beneficiare della combinazione di chemioterapia e immunoterapia piuttosto che dell’immunoterapia da sola, come nel caso del fenotipo dMMR/MSI, e l’eventuale possibilità di un non-operative management, analogamente alla neoplasia colorettale e in alternativa ad una chirurgia caratterizzata da alti tassi di complicanze, rimangono ancora sfide aperte volte a migliorare la strategia di trattamento del paziente affetto da adenocarcinoma gastroesofageo localmente avanzato.



 



In Europa

FDA Approves Amivantamab-vmjw for EGFR Exon 20 Insertion-Mutated Non-Small Cell Lung Cancer Indications

Mar 08, 2024 – On 1 March 2024, the US Food and Drug Administration (FDA) approved amivantamab-vmjw (Rybrevant, Janssen Biotech, Inc.) with carboplatin and pemetrexed for the first-line treatment of locally advanced or metastatic non-small cell lung cancer (NSCLC) with epidermal growth factor receptor (EGFR) exon 20 insertion mutations, as detected by an FDA-approved test ... (leggi tutto)




 

Meeting highlights from the Pharmacovigilance Risk Assessment Committee (PRAC) 4-7 March 2024

Mar 08, 2024 – EMA’s safety committee (PRAC) concluded that there was insufficient evidence to establish a causal association between the COVID-19 vaccines Comirnaty and Spikevax and cases of postmenopausal bleeding. Postmenopausal bleeding is commonly defined as vaginal bleeding occurring one year or more after the last menstrual period. Postmenopausal bleeding is always considered abnormal and can be a symptom of serious medical conditions .... (leggi tutto)




 

Primary Tumour Resection Does Not Prolong OS in Patients with Treatment-Naïve Stage IV Colon Cancer Not Amenable for Curative Treatment

Mar 07, 2024 – Combined results of the European randomised, controlled SYNCHRONOUS and CCRe-IV studies investigating the impact of primary tumour resection on overall survival (OS) in patients with stage IV colon cancer with synchronous unresectable metastases and an asymptomatic primary tumour provide compelling evidence that up-front primary tumour resection in treatment-naïve stage IV colon cancer not amenable for curative treatment does not prolong OS .... (leggi tutto)




 

Topical Diclofenac Gel Reduces the Incidence of Hand-Foot Syndrome in Patients Treated with Oral Capecitabine

Mar 06, 2024 – In a phase III randomised Diclofenac Topical in Reducing Capecitabine-associated HFS (D-TORCH) study, topical diclofenac was significantly associated with lower grade 2 or 3 hand-foot syndrome (HFS) rates compared with placebo in patients with breast and gastrointestinal cancers treated with oral capecitabine. This was associated with less frequent dose reductions of capecitabine and a better HFS-related quality-of-life (QoL). .... (leggi tutto)






DARWIN EU® continues expanding its capacity to deliver real-world data studies

Mar 06, 2024 – The Data Analysis and Real World Interrogation Network DARWIN EU will continue working towards higher capacity for real-world data (RWD) studies and seeks to add ten new data partners in 2024. Currently, the network operates with 20 public or private institutions from 13 European countries. The data partners generate real-world evidence (RWE) from sources such as hospitals, primary care .... (leggi tutto)

 


Dall’FDA

FDA Lifts Partial Clinical Hold on Trial Evaluating NX-2127 in R/R B-Cell Malignancies

Mar 11, 2024 – The FDA has lifted the partial clinical hold on a phase 1a/b trial (NCT04830137) investigating NX-2127 for the treatment of adult patients with relapsed/refractory B-cell malignancies.1 In November 2023, a partial clinical hold was placed on the study after the developer of NX-2127, Nurix Therapeutics, informed the regulatory agency of its intention to transition to an improved manufacturing process for the agent.2 (leggi tutto)

  



 

FDA’s MIDAC Votes in Support of Benefit-Risk Profile of Lumisight Optical Imaging Agent for Breast Cancer Detection

Mar 09, 2024 – The FDA’s Medical Imaging Drugs Advisory Committee issued a positive recommendation on the benefit-risk profile of the optical imaging agent Lumisight (pegulicianine) in detecting cancerous tissue during breast-conserving surgery.1 The 16-to-2 vote, with 1 abstention, was based on an independent review of the imaging agent utilized with the Lumicell Direct Visualization System (DVS). … (leggi tutto)

  



 

FDA Awards Orphan Drug Designation to Cambritaxestat for Pancreatic Cancer

Mar 08, 2024 – The FDA has granted orphan drug designation to cambritaxestat (IOA-289) for use as a potential therapeutic option in patients with pancreatic cancer, according to an announcement from the drug developer iOnctura.1 The oral agent inhibits the extracellular enzyme autotaxin (ATX), which converts lysophosphatidylcholine to lysophosphatidic acid (LPA), a bioactive phospholipid that fuels the proliferation, migration, and survival … (leggi tutto)

  



 

FDA Approves First Treatment to Reduce Risk of Serious Heart Problems Specifically in Adults with Obesity or Overweight

Mar 08, 2024 – Today, the U.S. Food and Drug Administration approved a new indication for use for Wegovy (semaglutide) injection to reduce the risk of cardiovascular death, heart attack and stroke in adults with cardiovascular disease and either obesity or overweight. Wegovy should be used in addition to a reduced calorie diet and increased physical activity. Cardiovascular disease is a group of diseases of the heart and blood vessels … (leggi tutto)

  





 
FDA Roundup: March 8, 2024

Mar 08, 2024 – Today, the U.S. Food and Drug Administration is providing an at-a-glance summary of news from around the agency: Today, the FDA announced proposed new regulations to provide animal drug sponsors with predictable requirements for the labeling of prescription and over-the-counter new animal drugs, as well as new animal drugs for use in animal feeds. The proposed content and format of labeling would also benefit … (leggi tutto)



 


 

FDA Grants Accelerated Approval to Zanubrutinib Plus Obinutuzumab for Relapsed or Refractory Follicular Lymphoma

Mar 07, 2024 – The FDA has granted accelerated approval to zanubrutinib (Brukinsa) in combination with obinutuzumab (Gazyva) for patients with relapsed or refractory follicular lymphoma after 2 or more lines of systemic therapy.1 The regulatory decision was supported by data from the phase 2 ROSEWOOD trial (NCT03332017), which showed that at a median follow-up of 20.2 months, patients treated with the combination … (leggi tutto)


 


 

FDA Approves Nivolumab Plus Chemo for Unresectable or Metastatic Urothelial Carcinoma

Mar 07, 2024 – The FDA has approved nivolumab (Opdivo) plus cisplatin and gemcitabine for the frontline treatment of adult patients with unresectable or metastatic urothelial carcinoma. The regulatory decision is supported by findings from the phase 3 CheckMate 901 study (NCT03036098), which showed that the nivolumab combination significantly improved overall survival (OS) and progression-free survival (PFS) vs cisplatin/gemcitabine alone. … (leggi tutto)

  



 

FDA Approves Inotuzumab Ozogamicin for Pediatric CD22+ B-Cell Precursor Acute Lymphoblastic Leukemia

Mar 06, 2024 – The FDA has approved inotuzumab ozogamicin (Besponsa) for the treatment of pediatric patients aged 1 year and older with relapsed or refractory CD22-positive B-cell precursor acute lymphoblastic leukemia (B-ALL).1,2 The efficacy of the agent was examined in the phase 2 Study WI203581 (ITCC-059; NCT02981628). The complete remission (CR) rate achieved in all patients (n = 53) was 42% (95% CIm 28.1%-55.9%), with a median … (leggi tutto)

  





 
FDA Awards Orphan Drug Designation to Avutometinib Alone or With Defactinib for Recurrent Low-Grade Serous Ovarian Cancer

Mar 06, 2024 – The FDA has granted an orphan drug designation to avutometinib (VS-6766) alone or in combination with defactinib (VS-6063) for the treatment of patients with recurrent low-grade serous ovarian cancer.1 Avutometinib is a RAF/MEK clamp intended to induce inactive complexes of MEK with ARAF, BRAF, and CRAF to potentially create a more complete and durable antitumor response through increased RAS/MAPK pathway inhibition. Unlike past MEK inhibitors  … (leggi tutto)



 


 

FDA Approves 2 Denosumab Biosimilars for All Reference Medicine Indications

Mar 05, 2024 – The FDA has approved the biosimilars denosumab-bddz (Wyost) and denosumab-bddz (Jubbonti) for use in all indications of the reference medicines denosumab (Xgeva) and denosumab (Prolia). Wyost is approved for the prevention of skeletal-related events (SREs) in patients with multiple myeloma and patients with bone metastases from solid tumors; for the treatment of adult …. (leggi tutto)


 


 

FDA Roundup: March 5, 2024

Mar 05, 2024 – Today, the U.S. Food and Drug Administration is providing an at-a-glance summary of news from around the agency: Today, the FDA announced the availability of a final guidance for industry titled “Dietary Supplements: New Dietary Ingredient Notification Procedures and Timeframes: Guidance for Industry.” This guidance  … (leggi tutto)





Dall’ASCO

Balancing Risk to the Fetus With Chances of a Cure: Managing HER2-Positive Breast Cancer During Pregnancy

Mar 06, 2024 – The incidence of breast cancer in pregnancy is increasing, and pregnant patients face additional treatment and psychological challenges.
Anti-HER2 therapy should not be given during pregnancy because of the risk to the fetus, so if a pregnancy is continued, the therapy plan must be adjusted, with chemotherapy safe enough after the first trimester of pregnancy and anti-HER2 agents reserved for after delivery … (leggi tutto)





 


Following Rapid Relapse of PD-L1–Negative TNBC After Neoadjuvant Therapy and Sacituzumab Govitecan, What Treatment Options Are Next?

Mar 06, 2024 – Neoadjuvant chemoimmunotherapy has significantly improved outcomes in triple-negative breast cancer (TNBC); however, a small subset of patients experiences progression or relapse after the KEYNOTE-522 regimen and sacituzumab govitecan. Beyond these drugs, treatment options under investigation include PARP inhibitors, trastuzumab deruxtecan (T-DXd), and other modes of chemotherapy … (leggi tutto)






 
How Do Recent Updates on the Management of Early-Stage Non–Small Cell Lung Cancer Impact Clinical Decision-Making?

Mar 06, 2024 – Recent regulatory approvals of adjuvant osimertinib and perioperative treatment with immune checkpoint inhibitors (ICIs) have changed the treatment landscape for patients with resectable non–small cell lung cancer (NSCLC). Early data on adjuvant alectinib in ALK fusion–positive resected NSCLC are promising, and other targeted therapies are under active investigation; however … (leggi tutto)


 



 

HPV Vaccination Among Young Adults Prior to and During the COVID-19 Pandemic

Mar 05, 2024 – In a study reported in JAMA Network Open, Sonawane et al found that no increase in human papillomavirus (HPV) vaccination rates among young adults was observed during the COVID-19 pandemic in the United States, contrary to the increased rates observed prior to the pandemic. Study Details The study involved data from participants aged 18 to 26 years in the 2018, 2019, and 2022 National Health Interview Survey. A total of 2,159 participants … (leggi tutto)




Pillole dall’AIFA

11 marzo 2024 – Dirigenti II Fascia – aggiornamento sezione
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08 marzo 2024 – Aggiornamento “Diario di bordo sulla Trasparenza”
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08 marzo 2024 – Nuove modalità di comunicazione di convegni, congressi o riunioni su tematiche attinenti all’impiego di medicinali ad uso umano
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08 marzo 2024 – Estratto degli highlights della riunione del PRAC del 4-7 marzo 2024
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08 marzo 2024 – Provvedimenti dirigenti – aggiornamento sezione
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08 marzo 2024 – Comunicazione AIFA su Barbesaclone 100 mg (08/03/2024)
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07 marzo 2024 – Modifica Registro VENCLYXTO (LLC)
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06 marzo 2024 – Elenco dei farmaci innovativi: AIFA pubblica l’aggiornamento di febbraio 2024
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06 marzo 2024 – Notifica dei provvedimenti – Ufficio Ispezioni e Autorizzazioni GMP Medicinali
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Dedicato ai Soci 

Bando di Concorso

La Fondazione Maria Gabriella De Matteis ETS indice un Bando di concorso di 40.000,00€ per il miglior progetto sul tema: “Integrazione della biopsia liquida nella gestione di pazienti con tumore solido”. Si dovranno inviare le candidature entro le ore 24.00 del 31 marzo 2024, scarica il bando completo per tutte le informazioni utili a partecipare.



Opportunità di lavoro in Oncologia


Consulta le posizioni disponibili nella vetrina riservata ai Soci AIOM o scarica il modulo per richiedere la pubblicazione di annunci
 


Appuntamenti 

NELL’AGENDA DISPONIBILE SUL SITO DELL’ASSOCIAZIONE TUTTE LE INFORMAZIONI SUGLI EVENTI AIOM NAZIONALI, REGIONALI e ALTRI APPUNTAMENTI PATROCINATI DA AIOM

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