Newsletter settimanale Aiom
Anno XXII - Numero 955 - 14 maggio 2024

Hanno curato la selezione degli articoli scientifici e i commenti di questo numero: Nicola Silvestris, Tindara Franchina, Mariacarmela Santarpia, Patrizia Carroccio, Carla Infurna, Enrica Maiorana (Unità Operativa Complessa Oncologia Medica Con Hospice – Azienda Ospedaliera Policlinico Universitario “G. Martino” – Università Degli Studi Di Messina)


Coordinatori: Silvia Novello, Marcello Tiseo
Editore: Intermedia - Direttore Responsabile: Mauro Boldrini

Oggi in Oncologia

Amivantamab plus chemotherapy with and without lazertinib in EGFR-mutant advanced NSCLC after disease progression on osimertinib: primary results from the phase III MARIPOSA-2 study

Background: Amivantamab plus carboplatin-pemetrexed (chemotherapy) with and without lazertinib demonstrated antitumor activity in patients with refractory epidermal growth factor receptor (EGFR)-mutated advanced non-small-cell lung cancer (NSCLC) in phase I studies. These combinations were evaluated in a global phase III trial. … (leggi tutto)

Mariposa-2 è uno studio di fase III globale, in aperto, randomizzato condotto in pazienti affetti da NSCLC con mutazioni classiche di EGFR (del19; L858R), in stadio localmente avanzato o metastatico, nei quali la malattia risulta progredita durante o dopo il trattamento di prima linea con osimertinib, inibitore tirosin-chinasico di terza generazione dell’EGFR.
Lo studio ha l’obiettivo di analizzare l’eventuale ruolo di due nuovi farmaci biologici in combinazione con il trattamento chemioterapico standard, che hanno riportato interessanti dati di attività in questo setting, valutando l’efficacia e la safety dell’amivantamab o della combinazione amivantamab-lazertinib in associazione al trattamento antiblastico, rispetto alla classica chemioterapia.
Amivantamab è un anticorpo bi-specifico diretto contro i recettori EGFR e MET, già approvato come trattamento in pazienti affetti da NSCLC in stadio avanzato, che presentino inserzioni dell’esone 20 dell’EGFR e nei quali la malattia sia progredita durante o dopo la terapia a base di platino.
Oggetto di studio è anche il lazertinib, inibitore della tirosin-chinasi di EGFR di terza generazione, altamente selettivo, in grado di attraversare la barriera emato-encefalica, che ha dimostrato efficacia in presenza di mutazioni attivanti dell’EGFR e della mutazione di resistenza T790M.
La capacità di agire a livello del SNC è estremamente rilevante se si considera l’elevata incidenza dei secondarismi cerebrali in questo subset di pazienti. Agendo sinergicamente, amivantamab e lazertinib hanno evidenziato risultati significativi nei pazienti affetti da NSCLC con mutazione di EGFR dopo progressione di malattia ad osimertinib.
Sono stati arruolati 657 pazienti con malattia localmente avanzata o metastatica e in progressione durante o dopo monoterapia con osimertinib. I pazienti con metastasi cerebrali nei quali la malattia intracranica fosse clinicamente stabile, asintomatica e in trattamento con dosi stabili di steroidi erano includibili. I pazienti sono stati randomizzati, in rapporto 2:2:1, in tre bracci di trattamento:
– amivantamab, larzertinib e chemioterapia (263 pazienti),
– amivantamab e chemioterapia (131 pazienti),
– chemioterapia standard (263 pazienti).
La doppietta di farmaci chemioterapici somministrati è carboplatino-pemetrexed. La durata media del trattamento è stata di 6,3 mesi (0-14,7) per l’associazione amivantamab + chemioterapia; 5,8 mesi (0,1-18,6) per amivantamab + lazertinib + chemioterapia; 3,7 mesi (0-15,9) per la sola chemioterapia.
Il motivo più frequente di interruzione del trattamento è stata la progressione di malattia. Nel braccio con amivantamab + lazertinib + chemioterapia, 166 pazienti (su 263) hanno ricevuto lazertinib in concomitanza agli altri agenti, mentre 97 (su 263) hanno ricevuto lazertinib solo dopo il completamento del carboplatino (regime modificato). La modifica dello schema terapeutico è stata necessaria per la rilevante tossicità ematologica e gastroenterica riportata durante lo studio con la combinazione amivantamab + lazertinib + chemioterapia, per cui la somministrazione di lazertinib è stata posticipata a completamento dei cicli previsti con il carboplatino. I dati specifici con l’utilizzo del regime modificato saranno oggetto di una futura pubblicazione. Lo studio Mariposa-2 si pone come end-point primario di valutare la PFS nel braccio Amivantamab + chemioterapia rispetto alla sola chemioterapia e nel braccio Amivantamab + Lazertinib + chemioterapia rispetto alla sola chemioterapia. Gli endpoint secondari, invece, sono rappresentati dal tasso di risposta obiettiva, dalla durata della risposta, dalla sopravvivenza globale, dalla PFS dopo la prima terapia successiva, la PFS sintomatica, la PFS intracranica e il profilo di safety.
La PFS mediana secondo una revisione centrale, indipendente e in cieco è stata di 6,3 mesi (95% IC 5.6-8.4 mesi) per i pazienti trattati con amivantamab + chemioterapia; 8,3 mesi (95% IC 6.8-9.1 mesi) per i pazienti trattati con amivantamab + lazertinib + chemioterapia; 4,2 mesi (95% IC 4.0-4.4 mesi) per i pazienti trattati con sola chemioterapia. La PFS mediana valutata dallo sperimentatore è stata di 8,2 mesi (95% IC 6.8-10.9 mesi) per il braccio Amivantamab più chemioterapia; 8,3 mesi per Amivantamab più chemioterapia e Lazertinib (95% IC 7.1-9.9 mesi); 4,2 mesi (95% IC 4.0-4.5 mesi) per la sola chemioterapia.
Per quanto riguarda gli end-point secondari:
– il tasso di risposta obiettivo è stato del 64% nel braccio amivantamab + chemioterapia, 63% per amivantamab + lazertinib + chemioterapia, 36% per la sola chemioterapia;
– la durata della risposta al trattamento è stata di 6,9 mesi per amivantamab più chemioterapia; 9,4 mesi per amivantamab + lazertinib e chemioterapia e 5,6 mesi per la sola chemioterapia;
– per la sopravvivenza globale alla prima analisi ad interim la HR per morte è pari a 0,77 (IC 95% 0,49-1,21) per amivantamab + chemioterapia rispetto alla sola chemioterapia e 0,96 (IC 95% 0,67-1,35) per amivantamab + lazertinib + chemioterapia, rispetto alla sola chemioterapia;
– la PFS intracranica è stata di 12,5 mesi per il primo braccio, 12,8 mesi per il secondo e 8,3 mesi per la chemioterapia.
In merito alla sicurezza del trattamento, sono state segnalate tossicità severe (≥3), principalmente ematologiche, nel 72% dei pazienti trattati con amivantamab + chemioterapia; nel 92% dei pazienti trattati con amivantamab + lazertinib + chemioterapia e nel 48% dei pazienti sottoposti al trattamento chemioterapico.
Altre reazioni segnalate sono quelle correlate all’infusione: in particolare, si sono verificate nel 58% dei pazienti trattati con amivantamab più chemioterapia e nel 56% dei pazienti trattati con amivantamab + chemioterapia e lazertinib.
Il tromboembolismo venoso (TEV) si è verificato nel 10% dei pazienti trattati con amivantamab + chemioterapia, nel 22% dei pazienti trattati con amivantamab + lazertinib + chemioterapia e nel 5% dei pazienti che hanno ricevuto chemioterapia.
Quasi tutti i pazienti, che hanno manifestato un evento tromboembolico venoso, non erano in terapia anticoagulante orale e/o con eparine a basso peso molecolare. Pertanto, una terapia profilattica è stata consigliata, nei pazienti trattati con l’associazione della doppietta di farmaci biologici e il trattamento antiblastico, nei primi 4 cicli.
Il decesso, che si manifesta entro 30 giorni dall’ultima dose, è stato riportato nel 5% dei pazienti trattati con amivantamab più chemioterapia, nel 10% dei pazienti nel braccio amivantamab + lazertinib + chemioterapia e nel 3% dei pazienti trattati con la sola chemioterapia
Le combinazioni amivantamab + chemioterapia e amivantamab + lazertinib + chemioterapia hanno quindi significativamente migliorato la sopravvivenza libera da progressione rispetto alla chemioterapia, riportando il 52% e 56% di riduzione del rischio di progressione o morte, rispettivamente.
Risultati simili sono stati evidenziati nei casi di malattia intracranica, sorprendentemente anche con la sola attività dell’amivantamab in associazione alla chemioterapia, che non avendo caratteristiche strutturali assimilabili al lazertinib, si ipotizzava fosse meno attivo nel penetrare attraverso la barriera emato-encefalica.
Ulteriore vantaggio di questa associazione è di certo il profilo di tollerabilità, rispetto alla combinazione con lazertinib.
L’attività di entrambe le combinazioni terapeutiche è stata riportata indipendentemente dalla selezione con specifici marcatori analizzati.
In conclusione, le associazioni amivantamab + chemioterapia e amivantamab + lazertinib + chemioterapia hanno dimostrato un’importante efficacia rispetto alla sola doppietta di chemioterapia con carboplatino e pemetrexed, nei pazienti affetti da NSCLC con mutazione di EGFR dopo il fallimento della terapia con osimertinib, aprendo così nuovi interessanti scenari anche in questo setting in cui sono sempre più necessarie nuove strategie terapeutiche.






Phase II, Single-Arm Trial of Induction and Concurrent Vismodegib With Curative-Intent Radiation Therapy for Locally Advanced, Unresectable Basal Cell Carcinoma

Purpose: Locally advanced, unresectable basal cell carcinoma (LA BCC) can be treated with radiation therapy (RT), but locoregional control (LRC) rates are unsatisfactory. Vismodegib is a hedgehog pathway inhibitor (HPI) active in BCC that may radiosensitize BCC. We evaluated the combination of vismodegib and RT for patients with LA BCC. … (leggi tutto)

Il carcinoma basocellulare (BCC) è la neoplasia più frequente al mondo. Tra i vari approcci terapeutici la chirurgia rappresenta il trattamento più efficace negli stadi precoci, mentre la radioterapia rimane lo standard nei pazienti non suscettibili dell’approccio chirurgico.
Tuttavia, l’efficacia della radioterapia nel carcinoma a cellule basali localmente avanzato non è stata valutata da studi prospettici.
Studi preclinici hanno suggerito come l’inibizione del pathway di Hedgehog (HPI) possa avere un effetto radiosensibilizzante sulle cellule tumorali, potenziando gli effetti citotossici delle radiazioni ionizzanti. Inoltre, i carcinomi basocellulari sono spesso associati a mutazioni attivanti in SMO o nel gene PTCH1, che portano l’attivazione del suddetto pathway.
Vismodegib è stato approvato per il trattamento del BCC localmente avanzato e metastatico non suscettibile di trattamento chirurgico o radioterapico.
Questo studio prospettico di fase II, multicentrico, a braccio singolo, open-label, ha valutato l’efficacia di vismodegib in associazione al trattamento radioterapico.
L’obiettivo primario dello studio era quello di valutare il controllo locoregionale di malattia (LRC) a 12 mesi dal completamento della terapia, definito come assenza di progressione di malattia all’interno del volume irradiato. Obiettivi secondari erano il tasso di risposte dopo 12 settimane di vismodegib e dopo 3 mesi e un anno dal completamento della RT, la sopravvivenza libera da malattia (PFS), la sopravvivenza globale (OS) e la qualità di vita riportata dai pazienti (PRQOL).
Lo studio prevedeva la somministrazione iniziale di vismodegib per 12-14 settimane in monoterapia seguita da una successiva fase di trattamento concomitante alla radioterapia della durata di 7 settimane.
Sono stati arruolati 24 pazienti affetti da carcinoma a cellule basali localmente avanzato della testa e/o del collo (≥2cm) e considerati non candidabili alla chirurgia.
Sono stati esclusi i pazienti affetti da sindrome di Gorlin.
Durante la fase di induzione 5 pazienti (21%) hanno sospeso il vismodegib per l’insorgenza di eventi avversi, mentre due pazienti (8%) hanno ricevuto meno del 75% del previsto trattamento RT.
Il controllo locoregionale di malattia è stato ottenuto nel 91% dei pazienti a un anno (95% IC, 68-98).
Con un follow-up mediano di 5,7 anni PFS e OS a 1 anno sono stati rispettivamente 100% e 96%, mentre a 5 anni:78% e 83%.
I tassi di risposta obiettiva erano del 63% (95% IC, 38-84) dopo il trattamento di induzione con vismodegib e 83% (95% IC, 59-96) dopo la terapia concomitante.
Sono stati riportati eventi avversi di grado 3 nel 29% dei pazienti, mentre non sono stati segnalati eventi avversi di grado 4 e 5.
La PRQOL risulta migliorata dopo il trattamento concomitante e permane per almeno un anno dopo la conclusione del programma terapeutico.
Questo studio ha dimostrato un interessante incremento del tasso di risposte durante il trattamento concomitante, confermando l’attività del farmaco già evidenziata in precedenti studi, ma riportando qui anche gli effetti a lungo termine nell’incremento della PFS e dell’OS della combinazione vismodegib-RT, con un buon profilo di safety e un incremento duraturo in termini di PRQOL.
L’impatto a lungo termine è molto importante nel BCC in considerazione della lunga storia naturale di queste neoplasie.
Questo studio pur presentando vari limiti, come la dimensione del campione e il follow up relativamente breve essendo una neoplasia a lenta crescita, fornisce un importante riferimento per l’utilizzo del vismodegib in associazione alla radioterapia, per incrementare l’efficacia terapeutica, mantenendo un buon profilo di safety.





Pembrolizumab Plus Chemotherapy for Metastatic Non-Small-Cell Lung Cancer With Programmed Cell Death Ligand 1 Tumor Proportion Score Less Than 1%: Pooled Analysis of Outcomes After 5 Years of Follow-Up

Background: We report long-term outcomes from a pooled analysis of patients with previously untreated metastatic non‒small-cell lung cancer (NSCLC) with programmed cell death ligand 1 (PD-L1) tumor proportion score (TPS) <1% enrolled in phase 3 studies of pembrolizumab plus chemotherapy versus placebo plus chemotherapy. … (leggi tutto)

Pembrolizumab in associazione alla chemioterapia ha rappresentato un’importante evoluzione nell’approccio terapeutico di prima linea nei tumori del polmone non a piccole cellule non oncogene addicted, indipendentemente dall’espressione di PD-L1. Negli studi real world l’espressione del PD-L1 TPS <1% è stata riportata fino al 48% dei pazienti in questo setting. Nonostante i risultati rilevanti degli studi KEYNOTE-189 e KEYNOTE-407, una survey condotta in cinque Paesi europei ha mostrato che una percentuale sostanziale di pazienti con tali caratteristiche potrebbe non ricevere un trattamento ottimale secondo le più attuali evidenze e linee guida. Infatti, i dati analizzati indicano che solo il 26,5% di pazienti con PD-L1 TPS < 1% ha ricevuto immunoterapia più chemioterapia, mentre il 62,4% è stato candidato alla sola chemioterapia. Percentuali simili sono inoltre state riportate anche in uno studio retrospettivo statunitense.
È stata pertanto condotta un’analisi esplorativa post-hoc per valutare l’efficacia a lungo termine del trattamento di combinazione pembrolizumab-chemioterapia rispetto a quelli ottenuti nel braccio placebo più chemioterapia, in pazienti affetti da NSCLC metastatico, precedentemente non trattato, con espressione di PD-L1 TPS < 1%.
In questa analisi pooled i dati individuali dei pazienti sono stati raggruppati dagli studi KEYNOTE-189 e dallo studio di estensione giapponese (per l’istotipo non squamoso), dal KEYNOTE-407 e dallo studio di estensione cinese (per l’istotipo squamoso).
Dei 1315 pazienti esaminati sono stati inclusi 442 pazienti (33,6%) con PD-L1 TPS < 1%, di cui 254 pazienti hanno ricevuto pembrolizumab più chemioterapia e 186 placebo più chemioterapia.
Le caratteristiche demografiche e della malattia erano abbastanza simili tra i due gruppi, con una predominanza del sesso maschile (74,4%) e del PS ECOG di 1 (65.2%).
Il 14,9% dei pazienti presentava alla diagnosi metastasi cerebrali.
Si è riscontrata una percentuale più elevata di pazienti con istotipo non squamoso nel gruppo pembrolizumab più chemioterapia (52,5%) rispetto al gruppo di controllo (34,2%), verosimilmente per effetto della randomizzazione 2:1 del KEYNOTE-189.
Al cut-off dei dati, tutti i pazienti di entrambi i bracci di trattamento avevano interrotto o completato il trattamento, ad eccezione di 1, nel gruppo pembrolizumab più chemioterapia, che stava continuando il trattamento con pemetrexed.
L’OS mediana è stata 18,3 mesi per il braccio sperimentale (95% CI, 15.2‒20.9) e 11,4 mesi (95% CI, 9.4‒13.2) per quello con placebo con un HR di 0.64 (95% CI, 0.51‒0.79).
I tassi stimati dell’OS a 5 anni sono risultati, rispettivamente, del 12,5% (IC 95%, 8,6%‒17,3%) per il braccio comprendente pembrolizumab e del 9,3% (IC 95%, 5,6%‒14,1%) per il braccio con placebo.
Al cut-off dei dati nel 93,3% dei pazienti del gruppo pembrolizumab più chemioterapia e nel 95,2% del gruppo placebo più chemioterapia era stata riportata PD o morte.
Anche la PFS mediana è risultata a favore del braccio con pembrolizumab, rispettivamente di 6,5 mesi (IC 95%, 6,2‒8,4) e 5,5 mesi (IC 95%, 4,7–6,2) con un HR di 0,66 (IC 95%, 0,54‒0,81).
L’ORR è stato del 50,6% (IC 95%, 44,3%‒56,9%) nel gruppo pembrolizumab più chemioterapia e del 33,2% (IC 95%, 26,5%‒40,4%) in quello con placebo.
Sono stati registrati eventi avversi correlati al trattamento in 245 dei pazienti (96,5%) trattati con pembrolizumab e chemioterapia e in 175 pazienti (94,1%) nel braccio con il placebo; inoltre, gli eventi avversi correlati al trattamento di grado severo (da 3 a 5) si sono verificate in 150 (59,1%) e 114 pazienti (61,3%), rispettivamente. Complessivamente i profili di sicurezza in entrambi i gruppi di trattamento erano coerenti con quelli osservati nei singoli studi inclusi in questa analisi e con quello riportato per il pembrolizumab.
Quest’analisi a un FU mediano di 5 anni conferma quindi l’efficacia e il buon profilo di safety dell’aggiunta del pembrolizumab alla chemioterapia standard anche nel subset di pazienti affetti da NSCLC non oncogene addicted con PD-L1 TPS < 1%, registrando una riduzione del 36% del rischio di morte rispetto al gruppo trattato con placebo e chemioterapia. L’interpretazione dei dati di efficacia della combinazione chemio-immunoterapica è tuttavia limitata essendo un’analisi esploratoria e non potendo tenere in considerazione l’effetto del crossover nel gruppo con placebo, con la somministrazione di pembrolizumab in seconda linea.




 


In Europa

EMA Recommends Granting a Marketing Authorisation for Fruquintinib

May 13, 2024 – On 25 April 2024, the European Medicines Agency’s (EMA’s) Committee for Medicinal Products for Human Use adopted a positive opinion, recommending the granting of a marketing authorisation for the medicinal product fruquintinib (Fruzaqla), intended for the treatment of patients with previously treated metastatic colorectal cancer (mCRC). The applicant for this medicinal product is … (leggi tutto)

  


 

Feasibility and Safety of Preoperative Treatment with Nivolumab and Relatlimab in Patients with Resectable NSCLC Stages IB, II and IIIA

May 10, 2024 – With all randomised patients reaching the primary study endpoint, that is proceeding to surgery within 43 days of initiation of immune checkpoint inhibitor (ICI) therapy, NEOpredict-Lung confirms the feasibility in both study arms to receive two preoperative doses of nivolumab (anti-PD1) with or without relatlimab (anti-LAG3) antibody therapy … (leggi tutto)

  




FDA Approves Tisotumab Vedotin-tftv for Recurrent or Metastatic Cervical Cancer

May 08, 2024 – On 29 April 2024, the US Food and Drug Administration (FDA) granted traditional approval to tisotumab vedotin-tftv (Tivdak, Seagen Inc. [now a part of Pfizer Inc.]) for recurrent or metastatic cervical cancer with disease progression on or after chemotherapy. Tisotumab vedotin-tftv previously received accelerated approval for this indication (leggi tutto)


 


 

NECTIN4 Amplification Predicts Response to Enfortumab Vedotin and Long-Term Survival in Patients with mUC

May 08, 2024 – Data from a multicentre cohort of patients with metastatic urothelial cancer (mUC) highlight NECTIN4 amplifications as genomic biomarkers to predict enfortumab vedotin responses and favourable outcomes. NECTIN4 amplification was strongly associated with enfortumab vedotin sensitivity (best overall response 96%). However, the response rate of 32% in the non-amplified subgroup is comparable with the expected outcomes ... (leggi tutto)




Dall’FDA

Petosemtamab Receives FDA Breakthrough Therapy Designation in Pretreated HNSCC

May 13, 2024 -The FDA has granted breakthrough therapy designation to the bispecific antibody petosemtamab (MCLA-158) for the treatment of patients with recurrent or metastatic head and neck squamous cell carcinoma (HNSCC) who have experienced disease progression following treatment with platinum-based chemotherapy and a PD-L1/PD-1 inhibitor.1 This regulatory decision follows the FDA’s August 2023 decision to grant (leggi tutto)


 


 

FDA Roundup: May 10, 2024

May 10, 2024 -Today, the U.S. Food and Drug Administration is providing an at-a-glance summary of news from around the agency: On Thursday, the FDA provided information on how to safely charge hearing aids, glucose monitors, insulin pumps, and other medical devices to avoid overheating. Medical devices with rechargeable batteries meet important medical needs, but if they are not charged properly, they can overheat, which may result in fires (leggi tutto)


 


 

SNB-101 Receives FDA Fast Track Designation for SCLC

May 10, 2024 -The FDA has granted fast track designation to SNB-101, a novel polymer nanoparticle agent, as a potential treatment for patients with small cell lung cancer (SCLC).1 SNB-101 is the first nanoparticle anticancer drug to be developed, according to the agent’s developer, SN Bioscience. It is composed of extremely insoluble SN-38—an active metabolite of irinotecan—incorporated into polymer nanoparticles.  (leggi tutto)


 


 

FDA Grants Breakthrough Device Designation to At-Home Cervical Cancer Screening Test

May 9, 2024 -The FDA has granted a breakthrough device designation to Teal Wand, a novel at-home screening test for cervical cancer, according to an announcement from Teal Health.1 Teal Wand allows for at-home collection of a vaginal sample, which users then mail to a laboratory. The sample is then assessed using an FDA-approved diagnostic test for high-risk human papillomavirus (HPV). (leggi tutto)


 


 

FDA Grants Orphan Drug Designation to 9MW2821 for Esophageal Cancer

May 8, 2024 – The FDA has granted orphan drug designation to the novel NECTIN-4–targeted antibody-drug conjugate (ADC) 9MW2821 as a potential therapeutic option for patients with esophageal cancer.1 NECTIN-4 is an adhesion molecule expressed on various solid tumors, and 9MW2821 is designed to deliver monomethyl auristatin E (MMAE) to cells that express NECTIN-4.2  … (leggi tutto)

  


  

FDA Roundup: May 7, 2024

May 7, 2024 -Today, the U.S. Food and Drug Administration is providing an at-a-glance summary of news from around the agency: Today, the FDA announced a meeting of the Psychopharmacologic Drugs Advisory Committee on June 4 to discuss a new drug application for midomafetamine (MDMA) capsules, submitted by Lykos Therapeutics, for the treatment of post-traumatic stress disorder. The committee will discuss the overall benefit-risk profile of the product (leggi tutto)


 


 

FDA Grants Priority Review to Zenocutuzumab BLA for NRG1+ NSCLC and Pancreatic Cancer

May 7, 2024 – The FDA has granted priority review to a biologics license application (BLA) seeking the approval of zenocutuzumab (MCLA-128) for use in the treatment of patients with NRG1-positive non–small cell lung cancer (NSCLC) and pancreatic cancer.1 The application is partly supported by findings from the phase 1/2 eNRGy trial (NCT02912949), in which the bispecific antibody elicited … (leggi tutto)

  

  


Dall’ASCO

Navigating the Expanding Array of Diagnostics in Breast Cancer Is Key to Enhanced Detection and Appropriate Therapeutic Choices

May 9, 2024 – Appropriate selection of breast cancer tests can minimize undertreatment and overtreatment of breast cancer and personalize the choice of therapy.
Artificial intelligence (AI)–assisted techniques are enhancing cancer detection and clinical decision support tools. An Education Session will examine the multitude of imaging and biomarker tests for breast cancer and explore current and potential future uses of AI in this space … (leggi tutto)






 
Treating Bladder Cancer: Recent Advances and Ongoing Questions

May 9, 2024 – Circulating tumor DNA (ctDNA) is emerging as a promising biomarker to identify patients who need perioperative systemic therapy after radical surgery for urothelial carcinoma (UC). Bladder-sparing treatment approaches are being evaluated to improve outcomes and quality of life for patients with muscle-invasive bladder cancer. An Education Session will assess key updates and clinical implications for oncologists who treat patients with bladder cancer…. (leggi tutto)


 



 

The Rising Tide of Multidisciplinary Teams Managing Resectable Non–Small Cell Lung Cancer

May 9, 2024 – Non–small cell lung cancer (NSCLC) clinical trials have reshaped multidisciplinary treatment paradigms. Molecular-based strategies have shown promising results to date. Evidence-based practice requires determination of a patient’s resectability prior to neoadjuvant therapy. The early 2020s have seen an onslaught of readouts for clinical trials focusing on resectable NSCLC, breaking down clinical silos to unite the many disciplines … (leggi tutto)







Culturally Tailored Education and HPV Self-Sampling Increases Cervical Screening Uptake in Pilot Study

May 9, 2024 – A culturally competent education intervention and the distribution of HPV self-sampling kits raised the cervical cancer screening rate to above 90% in a pilot study involving Black and Hispanic participants in Texas. Most participants (92%) preferred to do the self-sampling at home, and most preferred to mail the completed test kit to a health care provider (58%) versus handing it to a provider directly (42%) … (leggi tutto)






 
Education Session to Address How Serious Illness Communication Is Critical in Cancer Care

May 8, 2024 -Serious illness communication encompasses discussions between patients and their clinicians and care circle regarding their goals, preferences, and values in the context of their disease; these communications are continuous and longitudinal, and they evolve over time. Unfortunately, these conversations do not routinely occur in oncology practice, with approximately 70% of people with advanced cancer having not had such communication … (leggi tutto)


 



 

Common Sense Oncology Aims to Elevate Equity and Accessibility in Cancer Care

May 8, 2024 – The Common Sense Oncology initiative is dedicated to ensuring that cancer care focuses on outcomes that matter to patients and that treatments with meaningful benefits are accessible across all health systems. Leaders from Common Sense Oncology will discuss this initiative at an Education Session at the 2024 ASCO Annual MeetingThe words “common sense” and “oncology” would seem … (leggi tutto)




Pillole dall’AIFA

13 maggio 2024 – “Horizon Scanning: scenario dei medicinali in arrivo”. AIFA pubblica il Rapporto 2024
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13 maggio 2024 – Le gliptine (farmaci antidiabetici), primi medicinali riclassificati dalla fascia A-PHT alla fascia A
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13 maggio 2024 – Fondi di Farmacovigilanza Attiva: sancito in Conferenza Stato-Regioni l’Accordo per l’utilizzo dei fondi per gli anni 2018, 2019, 2020, 2021 e 2022
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13 maggio 2024 – Modifica Registro JEMPERLI secondo Legge 648/96
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13 maggio 2024 – Ordine del giorno riunione Commissione Scientifica e Economica del Farmaco (CSE)
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10 maggio 2024 – Aggiornate le Q&A sui procedimenti di autorizzazione e registrazione per la produzione/importazione delle sostanze attive
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10 maggio 2024 – Aggiornamento “Diario di bordo sulla Trasparenza”
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9 maggio 2024 – Esiti runione straordinaria Commissione Scientifica e Economica del Farmaco (CSE)
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9 maggio 2024 – Incontro AIFA-Farmindustria. Il Presidente dell’Agenzia Nisticò: “Subito un tavolo tecnico per semplificare le procedure e dimezzare i tempi per l’accesso ai farmaci”
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8 maggio 2024 – Avviso per il conferimento del posto di funzione dirigenziale di livello non generale dell’Ufficio Ricerca Indipendente
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8 maggio 2024 – Avviso per il conferimento del posto di funzione dirigenziale di livello non generale dell’Ufficio Registri di Monitoraggio
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8 maggio 2024 – Farmaci biosimilari in Italia: report AIFA aggiornati a dicembre 2023
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8 maggio 2024 – Esiti runione Commissione Scientifica e Economica del Farmaco (CSE)
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8 maggio 2024 – Il CCNCE pubblica le versioni aggiornate della “Dichiarazione di Interessi”
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6 maggio 2024 – Ordine del giorno riunione straordinaria Commissione Scientifica e Economica del Farmaco (CSE)
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6 maggio 2024 – Sviluppo scientifico dei dati dei registri di monitoraggio AIFA
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3 maggio 2024 – Medicinali contenenti risperidone in soluzione orale e casi di sovradosaggio accidentale a seguito di errori di somministrazione
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3 maggio 2024 – Aggiornamento “Diario di bordo sulla Trasparenza”
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Dedicato ai Soci 

Opportunità di lavoro in Oncologia

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