Newsletter settimanale Aiom
Anno XXII - Numero 961 - 25 giugno 2024

Hanno curato la selezione degli articoli scientifici e i commenti di questo numero: Giuseppe Curigliano, Carmine Valenza, Lorenzo Guidi, Pier Paolo Maria Berton Giachetti (Divisione Sviluppo di Nuovi Farmaci per Terapie Innovative, Istituto Europeo di Oncologia, Milano)


Coordinatori: Silvia Novello, Marcello Tiseo
Editore: Intermedia - Direttore Responsabile: Mauro Boldrini

Oggi in Oncologia

Final results of RIGHT Choice: Ribociclib plus endocrine therapy vs combination chemotherapy in premenopausal women with clinically aggressive HR+/HER2- advanced breast cancer

Purpose: A head-to-head comparison of efficacy between a cyclin-dependent kinase 4/6 inhibitor plus endocrine therapy (ET) versus combination chemotherapy (CT) has never been reported in patients with clinically aggressive hormone receptor-positive, human epidermal growth factor receptor 2-negative (HR+/HER2-) advanced breast cancer (ABC). Patients and methods: In this open-label, multi-center, randomized phase 2 trial … (leggi tutto)

Nello studio di fase II di Yen-Shen Lu et al. sono state randomizzate (1:1) 222 pazienti in stato pre- o peri-menopausale con neoplasia HR+/HER2- (cut-off ER o PgR 10%) definita “con comportamento clinico aggressivo” a ricevere nel setting di prima linea metastatica terapia endocrina (letrozolo o anastrozolo) + un CDK4/6i (ribociclib, 600 mg/die 1-21 q 28) e LH-RH analogo (goserelin) oppure chemioterapia in combinazione a scelta dell’investigatore (docetaxel + capecitabina, paclitaxel + gemcitabina, capecitabina + vinorelbina).
I criteri di inclusione prevedevano la presenza di metastasi viscerali sintomatiche, una rapida progressione viscerale o una malattia fortemente sintomatica senza coinvolgimento viscerale. In caso di metastasi epatiche, il protocollo prevedeva un limite massimo di bilirubina di 1.5 volte il valore limite massimo e AST/ALT non superiori a 5 volte il valore limite massimo. L’obiettivo primario era la progression-free survival (PFS).
L’età media era di 44 anni, il 64% dei pazienti aveva una neoplasia metastatica de novo, il 67% metastasi viscerali sintomatiche e il 14% non aveva un coinvolgimento viscerale. Globalmente, circa la metà dei pazienti (48%) era caratterizzato dall’avere una “crisi viscerale” secondo criteri clinici soggettivi e circa il 90% dei pazienti aveva un’espressione di ER ≥ 50%. Nel gruppo di chemioterapia, la maggior parte dei pazienti (42%) ha ricevuto la combinazione capecitabina-vinorelbina, seguita dal 34% con paclitaxel-gemcitabina e il 24% docetaxel-capecitabina. Ad un follow-up mediano di 37 mesi, la median PFS (mPFS) era di 21.8 mesi nel gruppo di pazienti che hanno ricevuto terapia endocrina e 12.8 mesi nel gruppo di chemioterapia (one-sided p=0.003). Il time-to-response (parametro importante in contesti di questo tipo) è stato simile nei due bracci di trattamento (4.9 mesi con ET + ribociclib e 3.2 mesi con la chemioterapia, HR 0.76, 95% CI 0.55-1.06), con un overall response rate sovrapponibile a 6 e 12 settimane. Nel sottogruppo di pazienti con crisi viscerale o in pazienti con tumore recidivato (vs de novo) il beneficio osservato era inferiore con crossing del valore unitario. Anche nei pazienti con ER < 50% il beneficio era ridotto, ma tenuto conto dell’esigua numerosità campionaria (12 pazienti) il dato è inconclusivo. Il time-to-treatment failure era superiore nel braccio dell’endocrinoterapia rispetto alla chemioterapia (18.6 mesi vs 9.1 mesi). I dati di overall survival (OS) erano immaturi nel momento della pubblicazione dell’analisi (mOS non raggiunta in entrambi i bracci di trattamento). Per quanto riguarda la tossicità, il braccio con endocrinoterapia + ribociclib è stato caratterizzato maggiormente da eventi ematologici (neutropenia), mentre nausea, vomito e diarrea erano più presenti nel braccio di chemioterapia. In generale, gli eventi avversi sono stati comparabili con quelli già noti in letteratura.
Il trial RIGHT Choice ha mostrato senza dubbio un considerevole beneficio in PFS nella maggior parte di sottogruppi di pazienti che hanno ricevuto endocrinoterapia e ribociclib rispetto alla chemioterapia e un TTR sovrapponibile, con un simile tasso di ORR. In questo modo si conferma la possibilità di usare CDK4/6i anche in caso di tumori con comportamento aggressivo. Alcuni limiti devono essere però menzionati: non sempre in questo contesto i pazienti con crisi viscerale rapida in atto mantengono le condizioni cliniche per ricevere una polichemioterapia e, per i casi in cui viene comunque preferita a una monochemioterapia, talvolta non coincide con le combinazioni usate nel trial (capecitabina-vinorelbina, docetaxel-capecitabina). Il secondo punto di discussione è la definizione molto restrittiva di crisi viscerale (ad esempio, il limite di 1.5x ULN di bilirubina). Per ultimo, rimane comunque un trial di fase 2 con un one-sided p-value. In conclusione, tale studio ha mostrato da un lato la possibilità di usare con sicurezza la sola terapia endocrina + ribociclib in un contesto di malattia aggressiva, ma ogni paziente deve essere valutata caso per caso tenendo ben in considerazione i limiti di tale studio e la reale applicabilità indistinta per tutte la pazienti.


Long-Term Follow-Up of the Anthracyclines in Early Breast Cancer Trials (USOR 06-090, NSABP B-46-I/USOR 07132, and NSABP B-49 [NRG Oncology])

The primary joint efficacy analysis of the Anthracyclines in Early Breast Cancer (ABC) trials reported in 2017 failed to demonstrate nonanthracycline adjuvant therapy was noninferior to anthracycline-based regimens in high-risk, early breast cancer. Full analyses of the studies had proceeded when the prespecified futility boundary was crossed at a planned futility analysis for the ability to demonstrate noninferiority of a nonanthracycline regimen with continued follow-up … (leggi tutto)

L’analisi di efficacia degli studi Anthracyclines in Early Breast Cancer (ABC), riportata nel 2017, non è riuscita a dimostrare la non inferiorità della terapia adiuvante senza antracicline (TC x 6 cicli, TC6) rispetto ai regimi a base di antracicline (TaxAC) nel carcinoma mammario non-metastatico ad alto rischio.
Sono stati recentemente pubblicati i risultati delle analisi finali degli end point di efficacia dello studio condotte con 6,9 anni di follow-up mediano. L’analisi a lungo termine della sopravvivenza libera da malattia invasiva (IDFS), l’endpoint primario degli studi ABC, è rimasta consistente con l’analisi iniziale.
In particolare, i tassi a 5 anni di IDFS erano 85.1% per TC6 e 86.7% per TaxAC, con HR di 1.14 e 80% CI di 1.04-1.125 (il margine superiore dell’80%CI intersecava il limite di non-inferiorità posto a 1.18). Le leucemie erano 7 nel braccio TaxAC e 1 nel braccio TC6 (p=0.03), invece non vi erano differenze per quanto riguarda secondi tumori non-mammari (45 vs. 50 eventi; p=0.66).
Per quanto concerne l’intervallo libero da recidiva (RFI), che escludeva dagli eventi i decessi non dovuti al tumore al seno, il tasso a 5 anni nel TC6 era dell’88.2% e nel TaxAC del 91.0% (HR 1.38; 95% CI: 1.16-1.65; p=0.0003), con test di eterogeneità significativi per lo stato del recettore ormonale (p=.002), a favore del TaxAC per le coorti ormono-negative.
Non è emersa una differenza significativa in termini di sopravvivenza globale (OS) (HR: 1.05; 95%CI: 0.87-1.26; p=0.64).
Nell’analisi esploratoria dello stato linfonodale in accordo ai recettori ormonali, è emerso che il delta di 5y-IDF nel sottogruppo ormono-negativo e pN0 era 3.4% a favore del TaxAC. In generale, si è osservato un beneficio clinico in termini di IDFS, RFI e OS nei pazienti con malattia ormono-negativa a prescindere dallo stato linfonodale.
Invece, sebbene i test di interazione siano negativi, la differenza assoluta in termini di 5y-IDFS, RFI e OS nel sottogruppo ormono-positivo e pN0 era di 2.9%, 1.4% e 2.1% (a favore di TC6).


Overall Survival with Adjuvant Pembrolizumab in Renal-Cell Carcinoma

Background: Adjuvant pembrolizumab therapy after surgery for renal-cell carcinoma was approved on the basis of a significant improvement in disease-free survival in the KEYNOTE-564 trial. Whether the results regarding overall survival from the third prespecified interim analysis of the trial would also favor pembrolizumab was uncertain … (leggi tutto)

Lo studio KEYNOTE-564 è uno studio di fase 3, eseguito in doppio cieco e controllato con placebo.
I partecipanti erano pazienti affetti da carcinoma renale a cellule chiare con aumentato rischio di recidiva dopo chirurgia; i pazienti sono stati randomizzati 1:1 tra pembrolizumab 200 mg o placebo ogni 3 settimane, per un massimo di 17 cicli (circa 1 anno) o fino a recidiva, comparsa di effetti tossici inaccettabili o ritiro del consenso.
Le prime analisi di questo studio hanno evidenziato, nei pazienti che ricevevano pembrolizumab adiuvante, un miglioramento significativo della disease-free survival (DFS) secondo la valutazione dello sperimentatore (l’end point primario). L’overall survival (OS) era key secondary endpoint. La sicurezza era un end point secondario.
Nell’ambito dello studio, 496 partecipanti sono stati assegnati ricevere pembrolizumab e 498 a ricevere placebo. Al 15 settembre 2023, il follow-up mediano era di 57,2 mesi. ll beneficio in termini di DFS è risultato coerente con quello delle precedenti analisi (hazard ratio per recidiva o morte, 0,72; intervallo di confidenza [CI] al 95%, da 0,59 a 0.87). È stato osservato un miglioramento significativo della OS con pembrolizumab rispetto al placebo (hazard ratio per la morte, 0,62; 95% CI, da 0,44 a 0,87; p=0,005 %). La OS stimata a 48 mesi è risultata del 91,2% nel gruppo pembrolizumab, rispetto all’86,0% del gruppo placebo; il beneficio si è mantenuto in tutti i sottogruppi chiave.
L’assunzione di pembrolizumab ha determinato una maggiore incidenza di eventi avversi gravi di qualsiasi causa (20,7%, rispetto all’11,5% con placebo) e di eventi avversi di grado 3 o 4 correlati a pembrolizumab o al placebo (18,6% vs. 1,2%). Nessun decesso è stato attribuito alla terapia con pembrolizumab. Il pembrolizumab adiuvante ha dunque dimostrato nei partecipanti allo studio affetti da carcinoma a cellule chiare con aumentato ad alto rischio di recidiva dopo chirurgia un miglioramento significativo della sopravvivenza globale rispetto al placebo.





In Europa


FDA Approves Imetelstat for Low- To Intermediate-1 Risk Myelodysplastic Syndromes with Transfusion-Dependent Anaemia

Jun 25, 2024 – On 6 June 2024, the US Food and Drug Administration (FDA) approved imetelstat (Rytelo, Geron Corporation), an oligonucleotide telomerase inhibitor, for adults with low- to intermediate-1 risk myelodysplastic syndromes (MDS) with transfusion-dependent anaemia requiring four or more red blood cell units over 8 weeks who have not responded to or have lost response to or are ineligible for erythropoiesis-stimulating agents (ESAs) … (leggi tutto)





Adding Sintilimab to Chemoradiotherapy Improves Event-Free Survival in Patients with High-Risk Locoregionally Advanced Nasopharyngeal Carcinoma

Jun 24, 2024 – In a multicentre phase III, CONTINUUM study conducted in patients with high-risk locoregionally advanced nasopharyngeal carcinoma, the addition of sintilimab to gemcitabine and cisplatin induction chemotherapy plus concurrent chemoradiotherapy significantly improved event-free survival (EFS). The benefit in EFS with sintilimab was reached with … (leggi tutto)





EMA Recommends Granting a Marketing Authorisation for Sugemalimab

Jun 21, 2024 – On 30 May 2024, the European Medicines Agency’s (EMA’s) Committee for Medicinal Products for Human Use adopted a positive opinion, recommending the granting of a marketing authorisation for the medicinal product sugemalimab (Cejemly), intended for the first-line treatment of metastatic non-small cell lung cancer (NSCLC) in combination with chemotherapy … (leggi tutto)



 

Significant Activity, Clinically Meaningful Functional and Symptomatic Improvements Observed in Patients with Tenosynovial Giant Cell Tumour Treated with Vimseltinib

Jun 20, 2024 – In a randomised, placebo-controlled, phase III MOTION study, the efficacy and safety of vimseltinib was evaluated in a population of patients with symptomatic tenosynovial giant cell tumour whose disease is not amenable to surgery. Treatment with vimseltinib provided significant and clinically meaningful improvements versus placebo for the primary and all key secondary endpoints … (leggi tutto)



 

Ivonescimab Plus Chemotherapy Significantly Improves PFS in Patients with NSCLC Previously Treated with EGFR TKI

Jun 19, 2024 – HARMONi-A is the first phase III study to show a notable clinical benefit of ivonescimab plus chemotherapy in patients whose disease progressed while receiving treatment with EGFR tyrosine kinase inhibitors (TKIs). Ivonescimab plus chemotherapy led to a significant longer progression-free survival (PFS) duration than chemotherapy alone with tolerable safety profile … (leggi tutto)


Dall’FDA


FDA Approves Adagrasib Plus Cetuximab for KRAS G12C–Mutant CRC

Jun 21, 2024 – The FDA has granted accelerated approval to the combination of adagrasib (Krazati) and cetuximab (Erbitux) for the treatment of adult patients with KRAS G12C–mutant locally advanced or metastatic colorectal cancer (CRC), as determined by an FDA-approved test, who have received prior treatment with fluoropyrimidine-, oxaliplatin-, and irinotecan-based chemotherapy.1,2 (leggi tutto)


 


 

 FDA Roundup: June 21, 2024

Jun 21, 2024 – Today, the U.S. Food and Drug Administration is providing an at-a-glance summary of news from around the agency: Today, the FDA published final guidance titled Circumstances that Constitute Delaying, Denying, Limiting, or Refusing a Drug or Device Inspection. This guidance defines the types of behaviors (actions, inactions, and circumstances)  .... (leggi tutto)


 


 


FDA Places Partial Clinical Holds on 3 Trials Evaluating Azenosertib in Advanced Solid Tumors

Jun 19, 2024 – The FDA has placed partial clinical holds on trials evaluating azenosertib (ZN-c3), including the phase 1 ZN-c3-001 trial (NCT04158336) for patients with advanced solid tumors, the phase 2 DENALI trial (NCT05128825) for patients with platinum-resistant ovarian cancer, and the phase 2 TETON trial (NCT04814108) for patients with uterine serous  (leggi tutto)


 


 

 FDA Roundup: June 18, 2024

Jun 18, 2024 – Today, the U.S. Food and Drug Administration is providing an at-a-glance summary of news from around the agency: Today, the FDA announced a request for input about patient safety associated with certain medical software functions excluded from the medical device definition. This input will help the FDA develop the 2024 report on the risks and benefits ... (leggi tutto)




Dall’ASCO

Integrating New Research Into Practice and Addressing Challenges in the Management of EGFR Ex20ins–Mutated NSCLC

Jun 21, 2024 – First-line platinum-based chemotherapy is typically recommended for patients with EGFR exon 20 insertion (Ex20ins) non–small cell lung cancer (NSCLC), with amivantamab combined with chemotherapy approved by the U.S. Food and Drug Administration (FDA) and preferred in the first-line setting. Monotherapy with amivantamab or sunvozertinib (China only) … (leggi tutto)






Do Patients With Cancer Require Additional COVID-19 Vaccine Doses?

Jun 20, 2024 – Findings from a Spanish study on the effectiveness of vaccines against COVID-19 infection among patients with cancer recommend administering additional doses of the vaccine to this at-risk population. These data were published by Neto et al in Nature Communications. Patients with cancer are at an increased risk of death from COVID-19 infection … (leggi tutto)







How the Approval of Lifileucel Impacts the Treatment Landscape for IO-Refractory Advanced Nonuveal Melanoma

Jun 20, 2024 – Although the advent of immunotherapy (IO) has revolutionized the treatment paradigm for metastatic melanoma, the majority of patients ultimately succumb to their disease because of primary or secondary resistance. The approval of lifileucel—a cryopreserved autologous tumor-infiltrating lymphocyte (TIL) product—provides a durable, one-time treatment option for 1 in 3 patients with IO-refractory advanced nonuveal melanoma … (leggi tutto)






Radiation Pneumonitis vs CPI Pneumonitis: Understanding the Differences, Similarities of Each and Impact on Patient Care

Jun 20, 2024 – Pneumonitis is a potential sequela of both checkpoint inhibitor (CPI) immunotherapy and thoracic radiotherapy (RT), especially among patients with lung cancer. Although it is difficult to pinpoint the cause of pneumonitis symptoms when multiple therapies are in use, research indicates that patients who have been treated with both CPI and RT have an earlier onset of pneumonitis compared with patients treated with either modality alone … (leggi tutto)






Multidisciplinary Approaches to Evaluation and Management of Bone Metastases

Jun 20, 2024 – Bones are a common site for cancer metastasis, and multidisciplinary management is crucial for best outcomes in terms of longevity and quality of life.
Recent studies provide guidance to optimal multidisciplinary evaluation. Additional clinical studies are greatly needed to advance the field. Immune checkpoint inhibitors have exhibited modest activity in treating bone metastases, but data in support of these and other systemic therapies are limited … (leggi tutto)







Third BCMA-Targeting Bispecific Antibody Shows Promise in RRMM

Jun 18, 2024 – In the LINKER-MM1 trial, patients with relapsed or refractory multiple myeloma (RRMM) had high rates of response after treatment with the fully human B-cell maturation antigen (BMCA) x CD3 bispecific antibody linvoseltemab. The trial data showed that the 200-mg linvoseltemab dose appeared to have higher efficacy for patients and will be used in subsequent phase 3 trials … (leggi tutto)




Pillole dall’AIFA

25 giugno 2024 – Notifica dei provvedimenti – Ufficio Ispezioni e Autorizzazioni GMP Medicinali
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21 giugno 2024 – Esiti riunione Commissione Scientifica e Economica del Farmaco (CSE)
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21 giugno 2024 – Aggiornamento “Diario di bordo sulla Trasparenza”
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20 giugno 2024 – Avviso per il conferimento di incarichi a dirigenti sanitari
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