Newsletter settimanale Aiom
Anno XXII - Numero 962 - 2 luglio 2024

Hanno curato la selezione degli articoli scientifici e i commenti di questo numero: Matteo Lambertini, Luca Arecco, Andrea Boutros, Diletta Favero (IRCCS Ospedale Policlinico San Martino di Genova)


Coordinatori: Silvia Novello, Marcello Tiseo
Editore: Intermedia - Direttore Responsabile: Mauro Boldrini

Oggi in Oncologia

Fertility Preservation and Assisted Reproduction in Patients With Breast Cancer Interrupting Adjuvant Endocrine Therapy to Attempt Pregnancy

Purpose: We investigated time to pregnancy, efficacy and safety of fertility preservation, and assisted reproductive technologies (ARTs) in women with early hormone receptor-positive breast cancer (BC) desiring future pregnancy. Patients and methods: POSITIVE is an international, single-arm, prospective trial, in which 518 women temporarily interrupted adjuvant endocrine therapy to attempt pregnancy … (leggi tutto)

Dati retrospettivi hanno dimostrato che la gravidanza dopo carcinoma mammario è sicura, anche per le pazienti con malattia positiva per i recettori ormonali. Tuttavia, la durata raccomandata della terapia endocrina adiuvante attualmente è di almeno 5 anni (fino potenzialmente a un massimo di 10 anni totali), durante i quali la gravidanza è sconsigliata. Ciò rappresenta certamente un fattore limitante per le gravidanze future delle giovani pazienti, a causa del declino della fertilità nel tempo. Recentemente, i primi risultati dello studio POSITIVE (Partridge AH et al, N Engl J Med 2023) hanno indicato che interrompere temporaneamente la terapia endocrina adiuvante dopo i primi due anni di trattamento per tentare una gravidanza non sembra aumentare il rischio a breve termine di recidiva della malattia. Tuttavia, esistono anche limiti legati alla possibilità di rimanere incinta, anche in ragione dell’impatto negativo della chemioterapia sulla riserva ovarica e, allo stesso tempo, sulla sicurezza e l’efficacia delle tecnologie di riproduzione assistita (ART) in questa popolazione, ad oggi basate per lo più su piccole casistiche retrospettive (Arecco et al, Hum Reprod 2022). Nonostante quanto sopra espresso, la possibilità di avere una gravidanza nel loro futuro rimane una preoccupazione cruciale per le giovani pazienti affette da carcinoma mammario, e le principali linee guida sottolineano l’importanza per loro della consulenza di oncofertilità prima di iniziare qualsiasi terapia. La criopreservazione di ovociti ed embrioni (in Italia solo la criopreservazione di ovociti può essere proposta) è considerata un metodo affidabile per preservare la fertilità in queste donne, ma permangono preoccupazioni sui potenziali effetti negativi della stimolazione ovarica, soprattutto per quelle con tumore che esprime i recettori ormonali. Inoltre, mancano dati prospettici sull’efficacia e la sicurezza della stimolazione ovarica e di altre strategie di ART nelle giovani donne sopravvissute dopo trattamento per carcinoma mammario.
L’obiettivo di questa analisi pubblicata su Journal of Clinical Oncology a maggio 2024 era quello di valutare, all’interno delle pazienti arruolate nello studio POSITIVE, la sicurezza e l’efficacia della stimolazione ovarica e delle ART effettuate.
POSITIVE è uno studio prospettico, internazionale, multicentrico, single-arm, che ha arruolato 518 pazienti da dicembre 2014 a dicembre 2019. Le donne eleggibili erano affette da carcinoma mammario positivo ai recettori ormonali, stadio I – III, avevano età ≤ 42 anni al momento dell’arruolamento e avevano ricevuto 18-30 mesi di terapia endocrina adiuvante prima dell’inclusione. Tutte le partecipanti sono state sottoposte a un periodo di wash-out di 3 mesi dopo l’interruzione della terapia endocrina prima di tentare una gravidanza, mentre il protocollo prevedeva un’interruzione della terapia endocrina fino a 2 anni. All’ingresso nello studio sono state raccolte informazioni sui metodi di conservazione della fertilità utilizzati al momento della diagnosi. Questi includevano l’uso di analoghi dell’ormone di rilascio delle gonadotropine (GnRHa) durante la chemioterapia, la stimolazione ovarica seguita da crioconservazione di embrioni e/o ovociti o la crioconservazione di tessuto ovarico. A tutte le pazienti è stato chiesto di compilare un diario mestruale per registrare prospetticamente le date del ciclo mestruale per i primi 2 anni dello studio. Come da protocollo, l’uso di qualsiasi modalità ART era consentito a discrezione dello sperimentatore e della paziente. Le modalità ART includevano il trasferimento di embrioni crioconservati per coloro che erano state sottoposte a crioconservazione di embrioni/oociti prima dell’arruolamento, la stimolazione ovarica per la fecondazione in vitro (FIV), l’inseminazione intrauterina, l’uso di clomifene, la donazione di embrioni/uova e il trapianto di tessuto ovarico. I dati sull’uso di ART sono stati raccolti per 2 anni dopo l’arruolamento, corrispondenti alla durata massima prevista dell’interruzione della TE.
L’obiettivo principale di questa analisi era valutare l’associazione tra l’uso della stimolazione ovarica per la preservazione della fertilità (o come parte della ART) e la prognosi. Altri obiettivi comprendevano la valutazione dei fattori associati al tempo di recupero delle mestruazioni per valutare gli outcome sulle gravidanze, ART e preservazione della fertilità.
Al momento dell’arruolamento, 273 pazienti (53%) riferivano amenorrea post-chemioterapia e il 94% ha ripreso le mestruazioni entro 12 mesi. 252 delle 497 pazienti (51%) incluse nello studio sono state sottoposte a una qualche forma di procedura di conservazione della fertilità subito dopo la diagnosi di carcinoma mammario, di cui 179 pazienti (36%) sono state sottoposte a crioconservazione di embrioni/oociti alla diagnosi e 68 di loro hanno effettuato trasferimenti di embrioni dopo l’arruolamento. Il trasferimento di embrioni crioconservati è stata l’unica tecnica di riproduzione assistista associata a una maggiore probabilità di gravidanza, con odds ratio di 2,41 (95% CI 1,75-4,95). L’incidenza cumulativa di eventi di breast cancer-free interval a 3 anni è stata simile per le donne che si sono sottoposte a stimolazione ovarica per la crioconservazione al momento della diagnosi (9,7% [95% CI 6,0-15,4]) rispetto a quelle che non l’hanno ricevuta (8,7% [95% CI 6,0-12,5]). Tra le 497 pazienti incluse nell’analisi delle gravidanze, 368 (74%) hanno riportato almeno una gravidanza. La giovane età è stata il principale fattore associato a un tempo più breve alla gravidanza, con incidenze cumulative di gravidanza a 1 anno pari al 63,5% (per età <35 anni), 54,3% (35-39 anni) e 37,7% (40-42 anni).
In conclusione, questi dati forniscono nuove importanti prove circa l’efficacia e la sicurezza a breve termine di diverse opzioni di conservazione della fertilità e di ART. Queste evidenze si aggiungono ai risultati primari dello studio POSITIVE, e, nel complesso, rappresentano un’importante risorsa per la consulenza di oncofertilità delle giovani pazienti affette da carcinoma mammario in stadio precoce.


Dose/Exposure Relationship of Exercise and Distant Recurrence in Primary Breast Cancer

Purpose: Postdiagnosis exercise is associated with lower breast cancer (BC) mortality but its link with risk of recurrence is less clear. We investigated the impact and dose-response relationship of exercise and recurrence in patients with primary BC. Methods: Multicenter prospective cohort analysis among 10,359 patients with primary BC from 26 centers in France between 2012 and 2018 enrolled in the CANcer TOxicities study, with follow-up through October 2021 … (leggi tutto)

Sebbene sia noto come uno stile di vita sano sia associato ad un miglioramento della prognosi e della qualità di vita nelle pazienti con diagnosi di tumore al seno in fase iniziale, l’impatto specifico dell’esercizio fisico sul rischio di recidiva a distanza rimane meno definito.
Lo studio di Soldato et al. recentemente pubblicato sul Journal of Clinical Oncology mira a colmare questa lacuna, esaminando la relazione dose-risposta tra esercizio fisico e tasso di recidiva a distanza nelle pazienti con diagnosi precoce di tumore al seno.
Questo studio prospettico multicentrico ha coinvolto 10.359 pazienti con diagnosi di carcinoma mammario precoce, arruolati in 26 centri in Francia tra il 2012 e il 2018. L’esercizio fisico è stato valutato utilizzando il Global Physical Activity Questionnaire-16 (GPAQ-16) e quantificato in equivalenti metabolici orari per settimana (MET-h/wk), considerando le attività minime/nulle se prevedevano un dispendio inferiore ai 5 MET-h/wk. Il MET corrisponde a una misura del consumo metabolico necessario per una qualsivoglia attività fisica e corrisponde al rapporto tra la quantità di ossigeno utile per svolgere un minuto di tale attività e la quantità di ossigeno minima indispensabile durante il riposo (3.5 mL di O2 per Kg di peso corporeo).
Con un follow-up mediano di 5,4 anni (IQR, 3,8-6,4), sono state osservate un totale di 502 recidive a distanza e 395 decessi (284 dovuti alla neoplasia mammaria).
È stata evidenziata una relazione non lineare (p = 0.0097) tra l’esercizio fisico alla diagnosi e il rischio di recidiva a distanza: dosi di esercizio superiori a 5 MET-h/wk (equivalenti a circa 90 minuti di esercizio moderato a settimana) erano associate a maggiori riduzioni del rischio, ma questo era evidente solo fino ad una certa soglia (circa 25 MET-h/wk; equivalente a circa 5 ore di esercizio moderato a settimana); ulteriori incrementi dell’esercizio non hanno mostrato benefici aggiuntivi.
Si è osservato un impatto differenziale in base al sottotipo istopatologico, con i sottotipi HR–/HER2– (HR 0.60, 95% IC 0.38 – 0.92) e HR–/HER2+ (HR 0.37, 95% IC 0.14 – 0.96) risultati particolarmente responsivi all’attività fisica.
Nella coorte premenopausale, l’esercizio alla diagnosi è stato associato a una significativa riduzione del rischio di recidiva (HR 0.64 per ≥ 5 MET-h/wk, 95% IC 0.48 – 0.86), mentre nella coorte postmenopausale non è stata osservata alcuna associazione significativa.
Infine, in una sottocoorte di 5256 pazienti (202 eventi), l’esercizio, valutato con il GPAQ-16, è stato misurato alla diagnosi e 1, 2 e 4 anni dopo, senza evidenza di associazione tra l’incremento longitudinale di attività fisica nel tempo e il rischio di recidiva a distanza (HR 0.97, 95% IC 0.72 – 1.30).
Sebbene gli autori segnalino che i possibili bias di selezione, il limite dovuto all’auto-segnalazione dell’esercizio fisico da parte delle pazienti e il numero ancora limitato di eventi potrebbero aver influenzato i risultati, lo studio suggerisce che l’esercizio fisico eseguito a un range terapeutico è associato a un minor rischio di recidiva a distanza nei pazienti affetti da tumore alla mammella in stadio precoce, con benefici più significativi osservati nei sottotipi HR–/HER2– e HR–/HER2+ e nelle pazienti in premenopausa.
Alla luce dei risultati, è raccomandabile la promozione dell’esercizio fisico moderato come parte integrante del trattamento del tumore mammario in fase iniziale. Ulteriori studi futuri saranno però necessario per comprendere meglio l’attività biologica antitumorale dell’esercizio fisico e se tale attività differisca in funzione delle caratteristiche del tumore.


Neoadjuvant Nivolumab and Ipilimumab in Resectable Stage III Melanoma

Background: Phase 1-2 trials involving patients with resectable, macroscopic stage III melanoma have shown that neoadjuvant immunotherapy is more efficacious than adjuvant immunotherapy. Methods: In this phase 3 trial, we randomly assigned patients with resectable, macroscopic stage III melanoma, in a 1:1 ratio, to receive two cycles of neoadjuvant ipilimumab plus nivolumab and then undergo surgery or to undergo surgery and then receive 12 cycles of adjuvant … (leggi tutto)

Presentato alla sessione plenaria dell’ASCO, e pubblicato in simultanea sul New England Journal of Medicine, lo studio NADINA ha dimostrato di essere potenzialmente practice changing nell’ambito del trattamento del melanoma resecabile ad alto rischio. Questo studio rappresenta il culmine di anni di ricerca accademica, finalizzata a individuare la combinazione più efficace e sicura per il trattamento neoadiuvante del melanoma in stadio III clinico resecabile.
Lo studio ha confrontato l’efficacia di un trattamento neoadiuvante con nivolumab e ipilimumab (alla dose flat di 80 mg/kg) per due cicli, con la terapia adiuvante post-operatoria tradizionale con nivolumab della durata di un anno. L’aspetto innovativo di questo studio, tuttavia, non si limitava solo alla fase neoadiuvante, ma riguardava anche la gestione post-operatoria. I pazienti con risposta patologica maggiore o completa non ricevevano alcuna terapia adiuvante, mentre i pazienti non-responder con mutazione di BRAF ricevevano terapia adiuvante post-operatoria con dabrafenib e trametinib, anziché nivolumab. Questo aspetto ha conferito allo studio NADINA la sua principale caratteristica di innovazione.
I risultati sono stati notevoli. Dopo circa 10 mesi di follow-up, il gruppo che ha ricevuto il trattamento neoadiuvante ha mostrato una sopravvivenza libera da eventi a 12 mesi dell’84%, rispetto al 57% del gruppo che ha ricevuto solo la terapia adiuvante. Questo significa che il trattamento preoperatorio ha portato a un significativo miglioramento della sopravvivenza senza recidive (hazard ratio per progressione, recidiva o morte, 0.32; 99.9% CI, 0.15-0.66). Nel gruppo neoadiuvante, il 59% dei pazienti ha avuto una risposta patologica maggiore. Inoltre, la sopravvivenza libera da recidiva stimata a 12 mesi era del 95% nei pazienti del gruppo neoadiuvante che avevano una risposta patologica maggiore, del 76% tra quelli con una risposta parziale e del 57% tra i pazienti non-responder.
Il profilo di sicurezza di questo regime neoadiuvante si è dimostrato in linea con quanto già osservato a dosi di ipilimumab di 1 mg/kg, se non migliorato, con eventi avversi di grado 3 o superiore intorno al 30% (rispetto a circa il 15% osservato nel gruppo adiuvante).
Questi risultati potrebbero cambiare il modo in cui viene trattato il melanoma in stadio III resecabile, offrendo ai pazienti una nuova speranza di migliorare in maniera considerevole la loro prognosi.





In Europa


FDA Grants Traditional Approval to Selpercatinib for RET Fusion-positive Thyroid Cancer

Jul 02, 2024 – On 12 June 2024, the US Food and Drug Administration (FDA) granted traditional approval to selpercatinib (Retevmo, Eli Lilly and Company) for adult and paediatric patients 2 years of age and older with advanced or metastatic RET fusion-positive thyroid cancer who require systemic therapy and who are radioactive iodine-refractory (if radioactive iodine is appropriate). Selpercatinib received accelerated approval for this indication … (leggi tutto)





Predictive Performance of DNA Methylation-based Test in Combination with HPV16/18 Genotyping Compared with Cytology to Triage HPV-positive Women

Jul 01, 2024 – In a real-world Swedish cohort of 28017 women, screening for cervical cancer using a DNA methylation-based tool, the WID-qCIN test, either alone or in combination with HPV16/18 genotyping, showed better performance than cytology in triaging HPV-positive women. The fact that this triage test does not rely on assessment of cellular morphology and can be performed purely on DNA, renders it suitable for screening strategies based on self-sampling … (leggi tutto)



 

EMA Recommends Granting a Marketing Authorisation for Germanium (68Ge) chloride / Gallium (68Ga) chloride

Jun 28, 2024 – On 30 May 2024, the European Medicines Agency’s (EMA’s) Committee for Medicinal Products for Human Use (CHMP) adopted a positive opinion, recommending the granting of a marketing authorisation for the medicinal product germanium (68Ge) chloride / gallium (68Ga) chloride (GalliaPharm), a radionuclide generator. GalliaPharm is not intended for … (leggi tutto)





Meeting highlights from the Committee for Medicinal Products for Human Use (CHMP) 24-27 June 2024

Jun 28, 2024 – EMA’s human medicines committee (CHMP) recommended ten medicines for approval at its June 2024 meeting. The committee recommended granting a marketing authorisation for Balversa (erdafitinib), for the treatment of adult patients with unresectable or metastatic urothelial carcinoma, a cancer of the bladder and urinary system … (leggi tutto)





With Longer Follow-Up, Trastuzumab Deruxtecan Continues to Demonstrate Superior Efficacy Over Trastuzumab Emtansine in Patients with HER2-Positive MBC

Jun 27, 2024 – In this updated analysis of the phase III DESTINY-Breast03 study conducted in patients with previously treated HER2-positive metastatic breast cancer (MBC), trastuzumab deruxtecan continued to demonstrate clinically meaningful improvement in efficacy compared with trastuzumab emtansine and a manageable safety profile that was consistent with previous results. The median progression-free survival (PFS) … (leggi tutto)





Higher Pregnancy Rates and No Impact on Prognosis with Embryo/Oocyte Cryopreservation at Breast Cancer Diagnosis Followed by Embryo Transfer After Endocrine Therapy Interruption

Jun 26, 2024 – In POSITIVE, fertility preservation using ovarian stimulation was not associated with short-term detrimental impact on cancer prognosis. Pregnancy rates were highest among those who underwent embryo/oocyte cryopreservation followed by embryo transfer. The prespecified secondary analysis from the POSITIVE study demonstrates that younger age is the main … (leggi tutto)




Dall’FDA


FDA Green Lights Companion Diagnostic for Niraparib Plus Abiraterone Acetate in BRCA+ mCRPC

Jul 01, 2024 – The FDA has approved FoundationOne® Liquid CDx for use as a companion diagnostic for the dual-action tablet (Akeega) of niraparib (Zejula) and abiraterone acetate (Zytiga) in the treatment of adult patients with metastatic castration-resistant prostate cancer (mCRPC) harboring deleterious or suspected deleterious BRCA mutations.1 “We know how challenging it can be to obtain a tissue sample for testing in advanced cancers such as mCRPC.(leggi tutto)


 


 

FDA Approves Tepylute for Breast and Ovarian Cancer Treatment

Jun 28, 2024 – The FDA has approved a new drug application (NDA) for Tepylute (formerly SH-105), a ready-to-dilute formulation to treat adenocarcinoma of the breast and ovary.1,2 Tepylute is a liquid form of the standard-of-care agent, thiotepa. The new formulation of the agent eliminates the need for complex and time-consuming reconstitution and allows for consistent accuracy for dosing.(leggi tutto)


 


 

 FDA Roundup: June 28, 2024

Jun 28, 2024 – Today, the U.S. Food and Drug Administration is providing an at-a-glance summary of news from around the agency: Today, the FDA updated the advisory for illnesses associated with eating Diamond Shruumz-brand Chocolate Bars, Cones, and Gummies to announce that all flavors of Diamond Shruumz-brand products have been recalled. Consumers should not eat, sell, or serve any flavor of Diamond Shruumz-brand ... (leggi tutto)


 


 

FDA Modifies REMS for Autologous CAR T-Cell Therapies in Hematologic Malignancies

Jun 27, 2024 – The FDA has modified the risk evaluation and mitigation strategies (REMS) for autologous CAR T-cell therapies approved for the treatment of patients with hematologic malignancies to minimize the burden on the health care delivery system.1 The modified REMS have removed the requirements for educational and training materials regarding the risks of cytokine release syndrome (CRS) (leggi tutto)


 


 

 FDA Grants Accelerated Approval to Epcoritamab for Relapsed/Refractory Follicular Lymphoma

Jun 26, 2024 – The FDA has granted accelerated approval to epcoritamab-bysp (Epkinly) for the treatment of adult patients with relapsed or refractory follicular lymphoma following 2 or more lines of systemic therapy.1,2 The regulatory decision was supported by data from the EPCORE NHL-1 trial (Study GCT3013-01; NCT03625037) in which epcoritamab elicited an overall response rate (ORR) of 82% (95% CI, 74.1%-88.2%).... (leggi tutto)


 


 


FDA Guidance Provides New Details on Diversity Action Plans Required for Certain Clinical Studies

Jun 26, 2024 – Today, the U.S. Food and Drug Administration issued a draft guidance, “Diversity Action Plans to Improve Enrollment of Participants from Underrepresented Populations in Clinical Studies,” to assist medical product sponsors in submitting Diversity Action Plans to support certain clinical studies. Diversity Action Plans are intended to increase clinical study enrollment  (leggi tutto)


 


 

 FDA Roundup: June 25, 2024

Jun 25, 2024 – Today, the U.S. Food and Drug Administration is providing an at-a-glance summary of news from around the agency: On Monday, the FDA issued a Small Entity Compliance Guide to assist small entities in complying with the FDA’s regulations as they apply to in vitro diagnostic (IVD) products, including laboratory developed tests (LDTs). The LDT Final Rule published ... (leggi tutto)




Dall’ASCO

Understanding How ICIs Fit Into the Treatment Landscape for Advanced EGFR-Mutant NSCLC

Jun 26, 2024 – The discovery of EGFR gene mutations and immune checkpoint inhibitors (ICIs) are 2 of the biggest breakthroughs in the treatment of non–small cell lung cancer (NSCLC). The current data regarding ICI use in patients with EGFR mutations are conflicting; some studies suggest that there may be a subset (albeit small) of patients who could benefit from and have durable response with ICIs … (leggi tutto)






Integrating Locoregional and Systemic Therapy Into Treatment Plans for Patients With Gastric Cancer Peritoneal Metastases: Current Strategies and Future Directions

Jun 26, 2024 – Gastric cancer peritoneal metastases (GCPM) pose significant clinical challenges owing to their distinct biological characteristics. Advances in locoregional and systemic treatments have the potential to improve outcomes for patients with GCPM. Peritoneal-directed clinical trials and correlative translational studies are important in understanding GCPM biology and optimizing therapeutic strategies. … (leggi tutto)







Don’t ‘Forget the Krebs Cycle’: New Findings in Cancer Metabolism

Jun 26, 2024 – The Krebs cycle (also known as the citric acid cycle or tricarboxylic acid cycle) is an important series of reactions that release the energy stored in nutrients into the form of ATP. Although the Krebs cycle has earned a reputation as being abstract and irrelevant to cancer research and clinical practice, recent advances in metabolic science are challenging these ideas and highlighting the significance of cancer metabolism … (leggi tutto)




Pillole dall’AIFA

02 luglio 2024 – Modalità di pagamento del diritto annuale 2024 per AIC in corso di validità al 31 dicembre 2023
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02 luglio 2024 – ACTEU: lancio di due nuovi progetti pilota di consulenza scientifica per migliorare le sperimentazioni cliniche in Europa
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01 luglio 2024 – Nuovo servizio di consultazione della banca dati dei farmaci AIFA
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01 luglio 2024 – O.P.I. Organismo paritetico per l’Innovazione – Riapertura termini interpello
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01 luglio 2024 – Elenco delle officine autorizzate alla produzione di medicinali e delle officine autorizzate alla produzione di gas medicali al 30 giugno 2024
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28 giugno 2024 – Aggiornamento elenco dei medicinali che non possono essere sottratti alla distribuzione e alla vendita
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28 giugno 2024 – Convegno GMPMED del 21 ottobre 2024: aperte le iscrizioni
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28 giugno 2024 – Aggiornamento “Diario di bordo sulla Trasparenza”
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28 giugno 2024 – Comunicazione EMA sui medicinali a base di idrossiprogesterone caproato
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27 giugno 2024 – Modifica Registro RETSEVMO (NSCLC)
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26 giugno 2024 – Aggiornamento del documento di “Questions & Answers” sui processi autorizzativi relativi a procedure Nazionali, di Mutuo Riconoscimento e Decentrate
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