Newsletter settimanale Aiom
Anno XIX - Numero 843 - 21 dicembre 2021

Hanno curato la selezione degli articoli scientifici e i commenti di questo numero: Nicla La Verde, Davide Dalu, Valeria Smiroldo, Maria Silvia Cona, Valentina Favorito, Matteo De Monte, Monica Cattaneo (UOC Oncologia, Ospedale Luigi Sacco - ASST Fatebenefratelli Sacco. Milano)

Coordinatori: Massimo Di Maio, Silvia Novello
Editore: Intermedia - Direttore Responsabile: Mauro Boldrini



Oggi in Oncologia
 


Liposomal irinotecan plus fluorouracil and leucovorin versus fluorouracil and leucovorin for metastatic biliary tract cancer after progression on gemcitabine plus cisplatin (NIFTY): a multicentre, open-label, randomised, phase 2b study

The prognosis of patients with advanced biliary tract cancer who have progressed on gemcitabine plus cisplatin is dismal. We aimed to investigate the efficacy and safety of second-line liposomal irinotecan plus fluorouracil and leucovorin in patients with metastatic biliary tract cancer that has progressed on gemcitabine plus cisplatin … (leggi tutto)

I tumori delle vie biliari sono un gruppo eterogeneo di neoplasie rare a cattiva prognosi; solo una piccola percentuale dei pazienti che progredisce al trattamento di prima linea è candidabile ad ulteriori terapie sistemiche. Il panorama terapeutico di queste neoplasie è ad oggi in continua evoluzione dato lo sviluppo di nuovi farmaci target, quali gli inibitori dell’FGFR e dell’IDH1.
Lo studio di fase IIb NIFTY, recentemente pubblicato su The Lancet Oncology, ha valutato l’efficacia e la tolleranza dell’irinotecano liposomiale in associazione al fluorouracile (5-FU) e al leucovorin (LV) versus la combinazione 5-FU e LV nei pazienti con tumore biliare metastatico in progressione alla prima linea di terapia con cisplatino e gemcitabina. Si tratta di uno studio multicentrico, open-label e randomizzato 1:1, che ha coinvolto 5 centri sudcoreani arruolando 174 pazienti con caratteristiche ben bilanciate tra i due bracci di trattamento. L’endpoint primario dello studio era la progression-free survival (PFS) valutata in cieco mediante una revisione centralizzata indipendente (blinded independent central review, BICR); tra gli endpoint secondari figuravano la PFS valutata dall’investigatore, la sopravvivenza globale (OS), la safety e la qualità di vita (QoL).
Con un follow-up mediano di 11.8 mesi, la PFS valutata in BICR è risultata significativamente superiore nel braccio sperimentale, con una mediana di 7.1 mesi vs 1.4 del gruppo di controllo (HR 0.56; 95% CI 0.39-0.81; p=0.0019). Inoltre, si è registrato un vantaggio statisticamente significativo in OS (8.6 vs 5.5 mesi; HR 0.68; 95% CI 4.7-7.2; p=0.035) e i vantaggi in PFS e OS sono stati mantenuti nell’analisi per sottogruppi. Nel braccio sperimentale si è sì avuta una maggiore incidenza di eventi avversi di grado 3-4, principalmente neutropenia (24% vs 1%) e astenia (13% vs 3%), nonché di eventi avversi gravi (42% vs 24%), ma la maggiore tossicità non ha determinato un peggioramento della QoL.
Il ruolo dell’irinotecano nei tumori delle vie biliari è stato indagato principalmente in piccoli studi a singolo braccio; inoltre, nessuno studio prospettico ne aveva finora studiato l’associazione con il 5-FU rispetto al 5-FU in monoterapia, sebbene uno studio retrospettivo multicentrico non avesse evidenziato differenze di efficacia tra i due trattamenti nella seconda linea di terapia. Nell’irinotecano liposomiale, il liposoma ha la funzione di aumentare la biodisponibilità del farmaco e di facilitarne il superamento delle barriere biologiche, favorendone così la distribuzione tissutale e incrementando i livelli intratumorali sia dell’irinotecano sia del suo metabolita attivo (SN-38).
Lo studio NIFTY è il primo studio randomizzato a fare un confronto tra due trattamenti attivi nel setting di seconda linea. Con un beneficio in PFS e OS, questo studio suggerisce una possibile opzione di trattamento nei pazienti in progressione alla prima linea di terapia e privi di alterazioni molecolari target, previa conferma dei dati in uno studio di fase III che arruoli anche soggetti di popolazione caucasica.

 


 

Nivolumab versus placebo in patients with relapsed malignant mesothelioma (CONFIRM): a multicentre, double-blind, randomised, phase 3 trial

No phase 3 trial has yet shown improved survival for patients with pleural or peritoneal malignant mesothelioma who have progressed following platinum-based chemotherapy. The aim of this study was to assess the efficacy and safety of nivolumab, an anti-PD-1 antibody, in these patients. This was a multicentre, placebo-controlled, double-blind, parallel group, randomised, phase 3 trial ... (leggi tutto)

Il mesotelioma maligno, pleurico o peritoneale, rappresenta una neoplasia a prognosi infausta, per la quale nessuno studio di fase III è riuscito a dimostrare un beneficio in sopravvivenza in caso di progressione dopo una prima linea di trattamento con la doppietta platino-pemetrexed, attuale standard di cura.
Nello studio di fase III randomizzato CONFIRM, condotto in 24 ospedali del Regno Unito, 332 pazienti con ECOG performance status 0-1 e con diagnosi istologica di mesotelioma pleurico o peritoneale, in progressione radiologica ad una precedente chemioterapia platinum-based, sono stati randomizzati (2:1) a ricevere nivolumab (240 mg per via endovenosa ogni 2 settimane) o placebo fino a progressione di malattia o per un massimo di 12 mesi. I 332 pazienti arruolati (da maggio 2017 a marzo 2020) erano 4 in meno rispetto ai 336 previsti, a causa dell’interruzione del reclutamento per la pandemia di COVID-19. Lo studio prevedeva la stratificazione dei pazienti in base al sottotipo istologico (epitelioide versus non epitelioide) e la determinazione dell’espressione di PD-L1 (programmed cell death ligand 1) su campioni bioptici pre-trattamento chemioterapico (risultato positivo se TPS [tumor proportion score] ≥1%, negativo se TPS <1%).
Endpoints co-primari dello studio erano sopravvivenza libera da progressione (PFS) e sopravvivenza globale (OS) determinate dagli investigatori. Tra gli endpoints secondari: overall response rate (ORR), tasso di OS e PFS a 12 mesi, safety, e valutazione di efficacia in accordo all’espressione di PD-L1.
Ad un follow-up mediano di 11.6 mesi, lo studio ha dimostrato un beneficio dal trattamento con nivolumab rispetto al placebo sia in PFS (3.0 versus 1.8 mesi; adjusted HR 0.67; 95% CI 0.53-0.85, p=0.0012) che in OS (10.2 mesi versus 6.9 mesi; adjusted HR 0.69; 95% CI 0.52-0.91, p=0.0090). Il tasso di PFS e di OS a 12 mesi sono risultati migliori con immunoterapia (14.2% versus 7.2% e 43.3 versus 30.1% rispettivamente), e analogamente è stata riportata una più elevata ORR con nivolumab nei confronti del placebo (11% versus 1% di risposte parziali).
Interessante considerare come il beneficio derivante dall’immunoterapia sia stato evidenziato solo con il sottotipo epitelioide, comunque prevalente in entrambi i bracci di trattamento rispetto al non epitelioide (88% versus 12%), e come non sia stata osservata nessuna correlazione tra sopravvivenza ed espressione di PD-L1, che in questo studio non si rivela quindi essere un valido biomarcatore predittivo. Da sottolineare anche che il 56% dei pazienti ha ricevuto nivolumab come terza linea, il 29% come seconda, mentre il 15% oltre la terza.
Eventi avversi (AEs, adverse events) che hanno determinato l’interruzione del trattamento si sono verificati nel 14% dei pazienti trattati con immunoterapia (soprattutto reazioni infusionali [13%] e diarrea [10%]) e nel 3% dei pazienti che hanno ricevuto placebo, mentre AEs seri hanno interessato il 41% e il 44% dei pazienti rispettivamente. Gli AEs trattamento-relati sono risultati pari al 74% con nivolumab e al 56% con placebo; tra essi, quelli di grado ≥3 più frequentemente riportati sono stati diarrea (3% con nivolumab e 2% con placebo) e reazioni infusionali (3% con nivolumab, nessuna con placebo).
Gli autori sottolineano come potenziale limite dello studio l’assenza di una revisione radiologica centralizzata; inoltre giustificano la scelta del placebo nel gruppo di controllo con il fatto che attualmente manca un trattamento realmente efficace nel setting di malattia considerato.
In base ai risultati dello studio CONFIRM, nivolumab si configura come una potenziale opzione terapeutica nei pazienti con mesotelioma in progressione di malattia dopo chemioterapia. Rimane tuttavia ancora da definire quale potrà essere la sua esatta collocazione all’interno dell’algoritmo di trattamento di tale patologia, considerando gli scenari che si aprono grazie ad altri studi. Infatti la combinazione nivolumab-ipilimumab potrebbe diventare nuovo standard in prima linea, secondo quanto evidenziato nello studio CheckMate 743.
Inoltre, in questo panorama terapeutico in evoluzione, per i pazienti con mesotelioma pleurico in progressione dopo trattamento platinum-based, l’immunoterapia con pembrolizumab (studio PROMISE-meso) non ha dimostrato, rispetto alla mono-chemioterapia, alcun vantaggio in sopravvivenza, mentre l’associazione gemcitabina + ramucirumab è risultata superiore sia in PFS che OS rispetto alla sola gemcitabina (studio RAMES). Il tremelimumab, studiato nel trial DETERMINE, non ha dato benefici in OS, mentre appare promettente l’associazione ipilimumab-nivolumab (studio IFCT-1501 MAPS2).
Si comprende pertanto come l’identificazione di nuovi biomarcatori o l’emergere di nuove evidenze circa i differenti sottotipi istologici, potranno contribuire, in un prossimo futuro, a definire la migliore opzione e/o sequenza di trattamento per ciascun paziente affetto da mesotelioma avanzato.




 

Lutetium-177-PSMA-617 for Metastatic Castration-Resistant Prostate Cancer

Metastatic castration-resistant prostate cancer remains fatal despite recent advances. Prostate-specific membrane antigen (PSMA) is highly expressed in metastatic castration-resistant prostate cancer. Lutetium-177 (177Lu)–PSMA-617 is a radioligand therapy that delivers beta-particle radiation to PSMA-expressing cells and the surrounding microenvironment … (leggi tutto)

Il carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione (mCRPC) rimane una patologia a prognosi infausta nonostante le recenti acquisizioni terapeutiche. Diversi lavori evidenziano come il PSMA (prostate-specific membrane antigen) sia un antigene altamente espresso nel mCRPC e possa esser facilmente determinato mediante l’esecuzione di PET con 68-Gallio-PSMA-11. Il radiofarmaco Lutetium-177 (177Lu)–PSMA-617 è un ligando radioattivo capace di legare le cellule che esprimono questo antigene sulla propria superficie e di emettere particelle beta in prossimità del microambiente tumorale, con conseguente effetto citotossico. Sulla base di questi presupposti è stato disegnato lo studio VISION, un trial internazionale open-label prospettico, randomizzato di fase III. I criteri di inclusione prevedevano che i pazienti avessero ricevuto uno o più terapie ARTA (androgen receptor targeting agent) e una o due linee di chemioterapia, positività delle lesioni alla PET con gallio-68 (68Ga) PSMA-11 e nessuna lesione negativa alla captazione con il tracciante. Sono stati arruolati 831 pazienti, randomizzati 2:1 tra braccio sperimentale, che prevedeva un’infusione intravenosa di 177Lu-PSMA-617 alla dose di 7.4 GBq ogni 6 settimane per un numero di cicli compresi tra 4 e 6, in aggiunta alla terapia standard versus terapia standard (terapie ormonali di nuova generazione, corticosteroidi, radioterapia, bisfosfonati; non permessi chemioterapia, immunoterapia, il radium-223 (223Ra) e i trattamenti sperimentali). Gli endpoint primari erano la sopravvivenza globale (OS) e la sopravvivenza libera da progressione (PFS), gli endpoint secondari principali la risposta obiettiva, il controllo di malattia e il tempo alla comparsa dei primi eventi scheletrici sintomatici o la morte del paziente. Endpoint addizionali secondari: il profilo di sicurezza del 177Lu-PSMA-617, la qualità di vita dei pazienti, il dolore e le variazioni dei livelli di bio-markers in relazione alla terapia (tra i quali il PSA).
La terapia con 177Lu-PSMA-617 è risultata associata ad un significativo prolungamento della OS mediana 15.3 vs 11.3 mesi (HR 0.62; 95% CI 0.52 – 0.74; p<0.001) e della PFS mediana 8.7 vs. 3.4 mesi, (HR 0.40, 99.2% CI 0.29 – 0.57, p<0.001). Il tempo alla comparsa dei primi eventi scheletrici sintomatici è risultato pari a 11.5 mesi del braccio sperimentale contro i 6.8 mesi di quello di controllo (HR 0.50; 95% CI, 0.40-0.62; P<0.001). Tra i pazienti con lesioni misurabili secondo i criteri RECIST, è stata osservata una risposta completa nel 9.2% di quelli appartenenti al gruppo trattato con 177Lu-PSMA-617 e in nessuno tra quelli del gruppo di controllo, mentre si è riscontrata una risposta parziale nel 41.8% dei pazienti del braccio sperimentale contro il solo 3% del braccio di controllo. Il trattamento sperimentale ha registrato una maggiore incidenza di eventi avversi di grado >=3 (52.7% vs. 38.0%). L’analisi di qualità di vita (i cui dettagli non sono presentati nella pubblicazione) ha documentato un beneficio a favore del trattamento sperimentale in termini di tempo al deterioramento della qualità di vita. In conclusione, lo studio dimostra che la terapia con 177Lu-PSMA-617 in aggiunta allo standard of care determini un incremento statisticamente significativo sia della PFS sia della OS. Il principale limite dello studio è legato all’eterogeneità dei trattamenti della terapia standard e l’impossibilità di somministrare il trattamento sperimentale con altre terapie sistemiche, tra queste la chemioterapia, in quanto non esistono dati di sicurezza per la somministrazione concomitante di questi farmaci. Alla luce dei dati di efficacia è attualmente in corso l’approvazione da parte degli enti regolatori internazionali ed il suo inserimento all’interno degli algoritmi terapeutici delle principali linee guida internazionali.




 

In Europa


EMA recommends Nuvaxovid for authorisation in the EU

Dec 20, 2021 – EMA has recommended granting a conditional marketing authorisation for Novavax’s COVID-19 vaccine Nuvaxovid (also known as NVX-CoV2373) to prevent COVID-19 in people from 18 years of age. Nuvaxovid is the fifth vaccine recommended in the EU for preventing COVID-19. It is a protein-based vaccine and, together with the already authorised vaccines, … (leggi tutto)




EMA issues advice on use of Paxlovid (PF-07321332 and ritonavir) for the treatment of COVID-19

Dec 16, 2021 – EMA’s human medicines committee (CHMP) has issued advice on the use of Paxlovid (PF-07321332 and ritonavir) for the treatment of COVID-19. The medicine, which is not yet authorised in the EU, can be used to treat adults with COVID-19 who do not require supplemental oxygen and who are at increased risk of progressing to severe disease. Paxlovid should be … (leggi tutto)





EMA launches the Regulatory Science Research Needs initiative


Dec 15, 2021 – For the first time, EMA has issued a PDF icon list of regulatory science topics that need further research to close gaps and improve medicine development and evaluation to enable access to innovative medicines for patients. EMA has identified around one hundred specific topics in the Regulatory Science Research Needs list. These topics, and the initiative itself … (leggi tutto)





COVID-19 Vaccine Janssen: EMA recommendation on booster dose

Dec 15, 2021 – EMA’s human medicines committee (CHMP) has concluded that a booster dose of COVID-19 Vaccine Janssen may be considered at least two months after the first dose in people aged 18 years and above. The recommendation follows data showing that a booster dose of COVID-19 Vaccine Janssen given at least two months after the first dose … (leggi tutto)





EMA reviewing new data on effectiveness of Lagevrio (molnupiravir) for the treatment of COVID-19

Dec 14, 2021 – Following EMA’s interim recommendations to support national authorities who may decide on early use of Lagevrio (molnupiravir) prior to marketing authorisation, the Agency will review more data from the main study of Lagevrio (MK-4482-002). The above recommendations issued by EMA in November 2021 in the context of an Article 5(3) review were… (leggi tutto)




Dall’FDA


FDA Approves First Injectable Treatment for HIV Pre-Exposure Prevention

Dec 20, 2021 – Today, the U.S. Food and Drug Administration approved Apretude (cabotegravir extended-release injectable suspension) for use in at-risk adults and adolescents weighing at least 35 kilograms (77 pounds) for pre-exposure prophylaxis (PrEP) to reduce the risk of sexually acquired HIV. Apretude is given first as two initiation … (leggi tutto)



 

Enrollment in Histologically-Specific Trials Improves Outcomes in Soft Tissue Sarcoma

Dec 16, 2021 – In the realm of soft tissue sarcoma, early enrollment to clinical trials that are more specific to the molecular profile or histology of a patient’s disease can improve outcomes, according to Elise Nassif, MD.1 “Any type of screening based on either histology or biomarkers was more beneficial for patients. … (leggi tutto)

 




Adavosertib Elicits Efficacy in RAS/TP53+ mCRC With Potential Additive Benefit in Left-Sided Tumors

Dec 16, 2021 – The WEE1 inhibitor adavosertib improved progression-free survival (PFS) with a tolerable safety profile compared with active monitoring in patients with RAS/TP53-mutated metastatic colorectal cancer (mCRC), according to findings from the phase 2 FOCUS4-C trial that were published in the Journal of Clinical Oncology. … (leggi tutto)


 

Neoadjuvant Trastuzumab Deruxtecan Dosed in First Patient With Early-Stage HER2+ Breast Cancer

Dec 16, 2021 – The first patient with high-risk, early-stage HER2-positive breast cancer has received a dose of neoadjuvant fam-trastuzumab deruxtecan-nxki (Enhertu) as part of the global, phase 3 DESTINY-Breast11 trial (NCT05113251), according to a news release from Daiichi Sankyo.1. The DESTINY-Breast11 trial is evaluating the safety and efficacy of … (leggi tutto)

 




VTC Plus Standard Chemotherapy Fails to Improve EFS and OS in Ewing Sarcoma

Dec 16, 2021 – The addition of vincristine, topotecan, and cyclophosphamide (VTC) to interval compressed chemotherapy did not demonstrate an improvement in survival outcomes in untreated patients with nonmetastatic Ewing sarcoma, but did show the best estimates of event-free survival (EFS) and overall survival (OS) to date in this population, explained … (leggi tutto)



Dall’ASCO



Positive Practice Changes After the COVID-19 Pandemic: From the Advanced Practice Provider Perspective

Dec 17, 2021 – The COVID-19 pandemic may have changed some aspects of health care forever. At the 2021 JADPRO Live Virtual event, a panel discussion focused on how several cancer centers faced challenges, and what changes the participants view as positive.1 JADPRO Live is an annual educational conference for advanced practitioners in oncology … (leggi tutto)



 

European OnCovid Registry Analysis of Time-Dependent COVID-19 Mortality in Patients With Cancer

Dec 12, 2021 – As reported in JAMA Oncology by researchers from the OnCovid Study Group, an updated analysis of the European OnCovid registry indicated that mortality due to COVID-19 infection has decreased over time for patients with cancer during the pandemic.
The study included real-world data on patients with solid or hematologic cancers from 35 institutions … (leggi tutto)

 





Antibody Response to COVID-19 Vaccination in Patients With Myeloid and Lymphoid Neoplasms

Dec 12, 2021 – According to a German study by Rotterdam et al presented at the 2021 American Society of Hematology (ASH) Annual Meeting & Exposition (Abstract 218), about 15% of people with blood cancers and other blood disorders had no vaccination-related antibodies after receiving a COVID-19 vaccine. Although researchers say it is encouraging that … (leggi tutto)





ASH RC COVID-19 Registry for Hematology: Risk Factors for Hospitalization and Death Among Patients With Hematologic Malignancies Infected With COVID-19

Dec 12, 2021 – Patients with blood cancers, particularly those with more advanced disease, are at increased risk for serious COVID-19 outcomes, including an elevated chance of severe illness or death from infection, according to an analysis of more than 1,000 patients in the ASH RC COVID-19 Registry for Hematology. The report revealed that 17% of patients with blood cancers … (leggi tutto)



News dal mondo

Pembrolizumab/Lenvatinib Plus Belzutifan or Quavonlimab Under Investigation in Advanced Clear Cell RCC

Dec 20, 2021 – A phase 3 clinical trial (NCT04736706) will compare the safety and efficacy of a co-formulation of pembrolizumab (Keytruda) and quavonlimab (MK-1308; MK-1308A) plus lenvatinib (Lenvima) and that of pembrolizumab, belzutifan (Welireg), and lenvatinib, vs pembrolizumab/lenvatinib alone in the frontline treatment of patients with advanced renal cell carcinoma (RCC).1 … (leggi tutto)

 




FDA Approves TLX591-CDx for Prostate Cancer Imaging

Dec 20, 2021 – The FDA has approved the imaging product TLX591-CDx (Illuccix) as a radioactive diagnostic agent for PET of prostate-specific membrane antigen (PSMA) positive lesions in patients with prostate cancer who have suspected metastasis who are candidates for initial definitive therapy, and in those with suspected recurrence based on elevated serum prostate-specific … (leggi tutto)

 




Pillole dall’AIFA


20 dicembre 2021 – Al via il progetto europeo MEDI-THEFT coordinato da AIFA per il contrasto al furto e al riciclaggio di medicinali
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16 dicembre 2021 – Paolo Foggi nominato Chair dello Scientific Advice Working Party dell’EMA
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15 dicembre 2021 – AIFA aggiorna le Liste di Trasparenza
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13 dicembre 2021 – Aggiornamento degli elenchi di prodotti allergeni per immunoterapia specifica e diagnosi pubblicati a seguito della conclusione della fase transitoria avviata con Determina AIFA DG 2130/2017
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13 dicembre 2021 – Aggiornamento: Procedura Operativa AIFA per i Responsabili Locali di Farmacovigilanza (RLFV)
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Dedicato ai Soci AIOM


Opportunità di lavoro in Oncologia

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Appuntamenti AIOM


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UROTHELIAL CANCER: DISEASE AWARENESS
Webinar, 23 novembre – 31 dicembre 2021
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CORSO PER QUALITY ASSURANCE E AUDITOR
FAD, 20 gennaio – 28 marzo 2022
Evento patrocinato da AIOM
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12TH MILAN CONGRESS ON INNOVATIVE ANTICANCER THERAPY
Webinar, 27 – 28 gennaio 2022
Evento patrocinato da AIOM
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38° CONGRESSO NAZIONALE SIMG
Progetto nazionale di rinascita e ripartenza della medicina generale
Virtual Congress, 20 novembre 2021 – 31 marzo 2022
Evento patrocinato da AIOM 
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CDK4/6 INHIBITORS – EVOLUTION OF THE PARADIGM 

FAD, 28 giugno – 28 dicembre 2021 
Evento patrocinato da AIOM
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NSCLC AVANZATO ONCOGENE-ADDICTED: STATO DELL’ARTE E PROSPETTIVE 
FAD, 17 maggio 2021 – 16 maggio 2022 
Evento patrocinato da AIOM
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IL CARCINOMA GASTRICO: NUOVE OPPORTUNITÀ E NUOVE PROBLEMATICHE 
FAD, 21 maggio 2021 – 20 maggio 2022 
Evento patrocinato da AIOM
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L’ADROTERAPIA E L’IMPORTANZA DELLA MULTIDISCIPLINARIETÀ PER UNA TERAPIA PERSONALIZZATA
FAD, 15 giugno 2021 – 15 giugno 2022 
Evento patrocinato da AIOM
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LANDSCAPES IN ONCOLOGIA 2021
Precision Medicine – Targeted therapy e immunoterapia
FAD, 1 luglio 2021 – 30 giugno 2022 
Evento patrocinato da AIOM
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GESTIONE MULTIDISCIPLINARE DELLE NEOPLASIE GINECOLOGICHE:
Nuovi trattamenti farmacologici e radioterapici
FAD, settembre 2021 – settembre 2022 
Evento patrocinato da AIOM
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TUMORE TIROIDEO IN STADIO AVANZATO NELL’ERA DELLA MEDICINA DI PRECISIONE
FAD E-learning, 15 ottobre 2021 – 15 settembre 2022 
Evento patrocinato da AIOM 
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ENDOCRINOLOGIA ONCOLOGICA O ONCOLOGIA ENDOCRINA?
QUESTO È IL PROBLEMA – II parte
I mercoledì dell’oncologia
Webinar, 15 dicembre 2021 
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PROGETTO FORMATIVO PICTURES
1° Modulo EpatoBilioPancreatico
Forlì, 16 – 17 dicembre 2021 
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GRANDANGOLO 2021
Un anno di oncologia
23^ Edizione
Genova/FAD, 16 – 17 dicembre 2021 
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GU NEXT
Modern Information Technology for Cancer Research and Clinical Practice in Uro-Oncology
Iseo (BS), 17 dicembre 2021 
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V FOCUS URO-ONCOLOGICO
Focus Tumori GU: Carcinoma uroteliale
FAD, 17 – 18 dicembre 2021 
Evento patrocinato da AIOM
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MEET THE PROFESSORS:
Incontri Monografici sul Carcinoma Prostatico
Webinar, 20 dicembre 2021 
Evento patrocinato da AIOM
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BACK FROM SAN ANTONIO
15a Edizione
Genova, 14 – 15 gennaio 2022 
Evento patrocinato da AIOM
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MANAGEMENT DELLE TOSSICITÀ EMERGENTI DA FARMACI INNOVATIVI (SMART)
FAD, 27 gennaio, 24 febbraio, 24 marzo, 28 aprile, 26 maggio, 23 giugno, 7 luglio, 22 settembre, 20 ottobre 2022
Evento patrocinato da AIOM
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SCUOLA DI METODOLOGIA CLINICA
1° Modulo: Principi di Sperimentazione Clinica
Negrar di Valpolicella (VR), 28 – 29 gennaio 2022 
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IL TUMORE COLON RETTO: LE NOVITA’ DELL’ULTIMO ANNO
Roma, 3 febbraio 2022 
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SCUOLA DI METODOLOGIA CLINICA
2° Modulo: Revisioni Sistematiche e Metanalisi
Negrar di Valpolicella (VR), 11 – 12 febbraio 2022 
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URO-ONCOLOGIA 2022: stato dell’arte dei trattamenti sistemici ed integrati
Padova 1-2 aprile 2022
Evento patrocinato da AIOM
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