Anno I – Numero 3 – Novembre 2020
Comitato scientifico editoriale: Antonio Magi, Pierluigi Bartoletti, Fernando De Benedetto, Giovanbattista Desideri, Francesco Cognetti, Roberto Messina
Editore: Intermedia – Direttore Responsabile: Mauro Boldrini – ciat@ciatnews.it


ARTICOLI DALLA LETTERATURA SCIENTIFICA


Recommendations for Cardiovascular Prevention During the Sars‑Cov‑2 Pandemic: An Executive Document by the Board of the Italian Society of Cardiovascular Prevention

Massimo Volpe, Allegra Battistoni on behalf of the board of the Italian Society of Cardiovascular
Prevention, Paolo Bellotti, Simonetta Bellone, Marco Bertolotti, Alessandro Biffi, Agostino Consoli,
Alberto Corsini, Giovambattista Desideri, Claudio Ferri, Maria Grazia Modena, Giulio Nati.· Matteo Pirro, Speranza Rubattu, Giuliano Tocci, Bruno Trimarco, Roberto Volpe, Saula Vigili de Kreutzenberg

In 2020, the Sars-Cov-2 pandemic is causing a huge and dramatic impact on healthcare systems worldwide. During this emergency, fragile patients suffering from other comorbidities, especially patients susceptible to or affected by cardiovascular disease, are the ones most exposed to the poorer outcomes. Therefore, it is still mandatory to continue to strictly adhere to the rules of cardiovascular prevention. This document aims to provide all doctors with simple and clear recommendations in order to spread useful messages to the widest number of subjects in order to continue the battle against cardiovascular diseases even in times of pandemic. For the first time since the Second World War, the entire planet is facing an event, the Sars-Cov-2 pandemic, which is undermining our lifestyle and perception of health, as we are used to perceive them…
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Commento del prof. Massimo Volpepresidente Società Italiana di prevenzione cardiovascolare, Direttore Cattedra di Cardiologia, Direttore U .O.C. di Cardiologia, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”

L’aderenza alle prescrizioni del medico, sia che riguardino gli stili di vita o l’assunzione di farmaci o l’utilizzo di altri presidi, è il presupposto basilare della terapia e di tutte le malattie croniche che richiedono una capacità del paziente di essere “aderente” rispetto al consiglio del medico e spesso anche alle terapie molto pesanti, in alcuni casi anche affollate di farmaci.  Uno degli effetti collaterali più significativi del Covid 19 e della diffusione della pandemia nel nostro Paese è rappresentato da una netta riduzione del contatto fra il paziente e il medico o fra il paziente e il luogo di cura, sia esso ambulatoriale che ospedaliero. Tutto questo è venuto meno per le difficoltà di tipo logistico e sono subentrati i timori da parte dei pazienti e in qualche caso anche dei medici che non potevano accogliere i pazienti negli ambulatori in cui operano abitualmente e praticare le visite di persona. E’ venuta a mancare quindi una struttura importante che regge l’aderenza: il contatto con il medico, la verifica della terapia, la verifica dell’efficacia della terapia. Questo è stato il primo problema a livello strutturale che si è sovrapposto a quello psicologico, cioè al timore del rapporto ravvicinato. Inoltre i medici erano generalmente impreparati ad un rapporto attraverso mezzi indiretti come la telefonata, l’email, il messaggio whats app, l’sms, addirittura al contatto telematico per la televisita o il teleconsulto.

Attualmente, anche sotto la spinta di alcune raccomandazioni della Società italiana di prevenzione cardiovascolare e di molti altri Enti autorevoli (Ministero, Regioni, Ordini dei medici, organizzazioni di medicina generale)  la situazione è leggermente migliorata ma anche questo semi lock down, per ora limitato ad alcune Regioni, è caratterizzato dalle stesse problematiche viste in precedenza. Raccomanderei di tener presente che, durante i periodi di restrizione dovuti al confinamento in casa, non solo viene a mancare l’aderenza alla terapia ma anche agli stili di vita perché il paziente ha meno opportunità di fare attività fisica, la vita diventa sedentaria, l’alimentazione tenta a diventare uno degli sfoghi e non è sempre corretta, addirittura si registra un incremento del consumo di alcol, del fumo di sigaretta, della ripresa del fumo in chi aveva smesso di fumare. Tutti quei surrogati che una persona trova rispetto alla limitazione della propria libertà si traducono in risultati spesso negativi.

Come Società scientifica ci siamo sentiti particolarmente chiamati in causa a sviluppare 10 raccomandazioni perché ai pazienti con patologie cardiovascolari l’infezione può fare molto male; è ormai risaputo che i casi con una evoluzione peggiore sono quelli in presenza di una patologia cardiovascolare e nei quali non si è riusciti a fare una prevenzione adeguata. Partendo dalle raccomandazioni generiche di prudenza nei confronti di COVId-19 – utilizzo della mascherina, igiene personale soprattutto delle mani, distanziamento – siamo entrati nel merito di alcune specifiche attività e rimedi. Per esempio automisurarsi la pressione, la glicemia, la saturazione, e altri parametri biologici fino a cercare, con il supporto anche telematico del medico, di arrivare ad una semplificazione terapeutica.

In periodi complessi come quello che stiamo vivendo il cittadino spesso finisce dall’essere influenzato dalla tv e dalla rete. Le Società scientifiche hanno fatto la loro parte cercando di fornire informazioni basate sulla scienza, su ciò che è certo, ma hanno come cassa di risonanza i medici e non i pazienti. Molto poco le società scientifiche sono scese nella competizione tra interventisti e negazionisti cercando di rimanere su elementi di concretezza, ciascuno per il proprio ambito di competenza, e forse avrebbero dovuto trovare maggiore ascolto anche sui mass media.

La telemedicina, che abbiamo imparato a conoscere in questo periodo di necessità, ha ricadute importanti sulla gestione dell’assistenza medica ma non bisogna abusarne. Non è semplice visitare da lontano, si possono rilevare i parametri biologici, si possono controllare esami di laboratorio e il medico può fornire consigli. Ci sono due limiti da tenere in considerazione: la privacy e il pericolo della prescrizione a distanza in termini medico legali.  Ma se viene utilizzata come complemento alla medicina sarà un grande risultato.


Does the Polypill Improve Patient Adherence Compared to Its Individual Formulations? A Systematic Review
Ana Baumgartner, Katarina Drame, Stijn Geutjens, Marja Airaksinen

Many patients, especially those with a high pill burden and multiple chronic illnesses, are less adherent to medication. In medication treatments utilizing polypills, this problem might be diminished since multiple drugs are fused into one formulation and, therefore, the therapy regimen is simplified. This systematic review summarized evidence to assess the effect of polypills on medication adherence. The following databases were searched for articles published between 1 January 2000, and 14 May 2019: PubMed, Web of Science, Cochrane Library, and Scopus. Medication adherence was the only outcome assessed, regardless of the method of measuring it. Sixty-seven original peer-reviewed articles were selected. Adherence to polypill regimens was significantly higher in 56 articles (84%) compared to multiple pill regimens. This finding was also supported by the results of 13 out of 17 selected previously published systematic reviews and meta-analyses dealing with this topic. Adherence can be improved through the formulation of polypills, which is probably why the interest in researching them is growing. There are many polypills on the market, but the adherence studies so far focused mainly on a small range of medical conditions…
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Facing the Challenge of Lowering Blood Pressure and Cholesterol in the Same Patient: Report of a Symposium at the European Society of Hypertension
Bryan Williams, Stefano Masi, Jacek Wolf, Roland E Schmieder

A symposium held at the 29th European Meeting on Hypertension and Cardiovascular Protection in Milan, Italy, discussed the potential impact and long-term benefits of early active management of cardiovascular disease (CVD) risk in patients with hypertension, and potential barriers to this strategy. Hypertension often aggregates with other cardiovascular risk factors, exponentially increasing morbidity and mortality. While effective therapies to treat hypertension exist, a substantial number of patients still experience major cardiovascular events. Two major issues account for these disappointing results: interventions initiated too late in the disease trajectory and lack of effective translation of the research findings into daily clinical practice. Results from genetic studies suggest that lifetime exposure to lower blood pressure (BP) and cholesterol levels due to protective gene mutations, can provide greater cardiovascular benefits than middle-/late-age interventions. Clinical guidelines suggest adding statins to BP-lowering therapies for further cardiovascular benefits in most hypertensive patients; however, real-world data show that physicians’ compliance with these recommendations and patients’ adherence to BP- and lipid-lowering treatments remain poor, resulting in poor risk factor control and an increased risk of adverse outcomes…
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How to improve adherence with quarantine: rapid review of the evidence
R K Webster, S K Brooks, L E Smith, L Woodland, S Wessely, G J Rubin

Objectives: The December 2019 outbreak of coronavirus has once again thrown the vexed issue of quarantine into the spotlight, with many countries asking their citizens to ‘self-isolate’ if they have potentially come into contact with the infection. However, adhering to quarantine is difficult. Decisions on how to apply quarantine should be based on the best available evidence to increase the likelihood of people adhering to protocols. We conducted a rapid review to identify factors associated with adherence to quarantine during infectious disease outbreaks.

Study design: The study design is a rapid evidence review.

Methods: We searched Medline, PsycINFO and Web of Science for published literature on the reasons for and factors associated with adherence to quarantine during an infectious disease outbreak…
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The Medication Adherence Report Scale: A measurement tool for eliciting patients’ reports of nonadherence
Amy Hai Yan Chan, Rob Horne, Matthew Hankins, Claudia Chisari

Aims: This study aimed to establish the psychometric properties of a questionnaire measure of patients’ adherence to medications to elicit patients’ report of medication use in a variety of clinical samples. The reliability and validity were assessed in patients with hypertension. Additional analyses were performed on other patient groups.

Methods: Using a cross-sectional study design, a 10-item version of the Medication Adherence Report Scale (©Professor Rob Horne) was piloted in two samples of patients receiving treatment for hypertension (n = 50 + 178), asthma (n = 100) or diabetes (n = 100) at hospital outpatient or community clinics in London and the south-east of England. Following principal components analysis, five items were retained to form MARS-5 (©Professor Rob Horne). Evaluation comprised internal reliability, test-retest reliability, criterion-related validity (relationship with blood pressure control) and construct validity (relationship with patients’ beliefs about medicines)…
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Identifying routine clinical predictors of non-adherence to second-line therapies in type 2 diabetes: a retrospective cohort analysis in a large primary care database
Beverley M Shields, Andrew T Hattersley, Andrew J Farmer

Aims: To investigate whether combinations of routinely available clinical features can predict which patients are likely to be non-adherent to diabetes medication.

Materials and methods: A total of 67 882 patients with prescription records for their first and second oral glucose-lowering therapies were identified from electronic healthcare records (Clinical Practice Research Datalink). Non-adherence was defined as a medical possession ratio (MPR) ≤80%. Potential predictors were examined, including age at diagnosis, sex, body mass index, duration of diabetes, glycated haemoglobin, Charlson index and other recent prescriptions…
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