Aiom Nursing
Anno V - Numero 13 - Maggio 2024

La Newsletter del Working Group Nursing AIOM

Coordinatori: Cristina Mazzega Fabbro, Maria Rosaria Esposito, Giulia Antonacci 

Editore: Intermedia - Direttore Responsabile: Mauro Boldrini

 Gestione della Tossicità cutanea indotta da farmaci

Hanno curato la selezione degli articoli: Antonacci Giulia, Esposito Maria Rosaria, Landucci Elena, Livi Greta, Mazzega Fabbro Cristina, Vela Chiara
Hanno curato la selezione delle immagini: Antonacci Giulia, Esposito Maria Rosaria, Landucci Elena, Livi Greta, Mazzega Fabbro Cristina, Vela Chiara

Carissim* collegh*, vi proponiamo il primo numero 2024 della Newsletter con l’intento di promuovere un approccio alla pratica clinica e assistenziale quotidiana, legato a conoscenze scientifiche internazionali che accompagnano il nostro “agire”, accrescendone la qualità e gli outcomes verso i pazienti.
Questo primo focus prevede un approfondimento sulle tossicità cutanee che si configurano come eventi avversi che insorgono durante o post trattamento oncologico da terapia farmacologica. I vari trattamenti oncologici (chemioterapia, terapia immunologica o ormonale) impattano in modo diverso sulla cute e richiedono un trattamento specifico.
I pazienti, a seconda della terapia affrontata, vanno incontro a diverse problematiche che interessano la pelle, dalla gestione della cicatrice alla disidratazione e secchezza cutanea, da prurito e rush cutanei ad alopecia, a reazioni acneiche, solo per citarne alcune. Inoltre le alterazioni della cute hanno un impatto negativo sulla sfera psicologica e sulla qualità di vita e in particolare, determinano una notevole sofferenza psicosociale, per le limitazioni che comportano e per l’alterazione dell’immagine corporea che ne deriva. Entra in gioco qui la responsabilità e la professionalità dell’infermiere che grazie a competenze specifiche e all’avvalersi di una collaborazione multidisciplinare, contribuisce attivamente alla rilevazione, classificazione e al trattamento/cura delle tossicità cutanee nonché ad applicare interventi educativi evidence-based di prevenzione sul paziente.

Gli avanzamenti recenti nella ricerca sul cancro hanno notevolmente ampliato la nostra comprensione della biologia del cancro, portando allo sviluppo di terapie mirate volte a bersagli molecolari specifici coinvolti nella carcinogenesi e nella progressione tumorale. Tuttavia, insieme ai loro benefici terapeutici, questi nuovi trattamenti antitumorali possono anche causare effetti collaterali dermatologici che possono influire sulla qualità della vita dei pazienti e sui risultati del trattamento.

Seguono gli abstract di tre recenti contributi reperiti dalla letteratura scientifica

Articolo 1: US Cutaneous Oncodermatology Management (USCOM): un algoritmo pratico
Lacouture M.E., Choi J., Ho A., Leventhal J., McLellan B. N., Andriessen A., Sauder M. B., Mitchell E. (2021) Journal of Drugs in Dermatology 20:9 (suppl):s3-19
doi: 10.36849/jdd.6229 Link 

Introduzione: Un numero crescente di pazienti sopravvive o convive con il cancro.
I trattamenti antitumorali provocano spesso eventi avversi cutanei (cAE) che possono avere un impatto grave sulla qualità della vita dei pazienti e portare ad interrompere il trattamento antitumorale.
Il progetto statunitense Cutaneous Oncodermatology Management (USCOM) mira a migliorare la qualità della vita dei malati di cancro e dei sopravvissuti offrendo strumenti per prevenire e gestire i cAE.
Materiali e metodi: E’ stato infatti progettato un algoritmo per ridurre l’incidenza di cAE, per trattarli e per mantenere la pelle sana utilizzando misure generali e agenti da banco per supportare tutti gli operatori sanitari che trattano pazienti oncologici, inclusi medici, infermieri, farmacisti e operatori avanzati.
Il panel ha utilizzato un approccio Delphi modificato, ha sviluppato, discusso e raggiunto un consensus on statements ed un algoritmo basato sulle evidenze.
Risultati: L’algoritmo USCOM include la formazione sui cAE per pazienti e medici a supporto della prevenzione, del trattamento e del mantenimento utilizzando misure di cura della pelle prima, durante e dopo il trattamento del cancro.
Un regime di cura della pelle che comprenda prodotti igienici, idratanti e di protezione solare dovrebbe essere sicuro ed efficace nel contribuire a ridurre al minimo i cAE e migliorare alcune condizioni della pelle come eritema, xerosi, prurito e fotosensibilità.
Il numero e la qualità degli studi che valutano formulazioni e regimi per la cura della pelle contro i cAE sono in aumento, ma le prove sui benefici di formulazioni specifiche sono ancora scarse.
Conclusioni: L’algoritmo si concentra su misure generali e sulla cura della pelle per prevenire o ridurre la gravità dei cAE.
Una maggiore consapevolezza dei cAE da parte del team multidisciplinare che tratta e guida il paziente oncologico durante tutta la sua cura può migliorarne gli outcomes.


Articolo 2: Gestione clinica degli eventi avversi cutanei in pazienti sottoposti a terapie antitumorali mirate e immunoterapie: una dichiarazione di consenso nazionale dell’Accademia spagnola di dermatologia e venereologia e della Società spagnola di oncologia medica
Grávalos, C., Sanmartín, O., Gúrpide, A., España, A., Majem, M., Suh Oh, H. J., Aragón, I., Segura, S., Beato, C., & Botella, R. (2019). Clinical & translational oncology : official publication of the Federation of Spanish Oncology Societies and of the National Cancer Institute of Mexico, 21(5), 556–571. https://doi.org/10.1007/s12094-018-1953-x Link

ABSTRACT:
Introduzione: I progressi nella comprensione di molti tumori hanno permesso lo sviluppo di nuove terapie, come quelle mirate a specifiche molecole coinvolte nella crescita cellulare (terapie mirate) o destinate a modulare il sistema immunitario (immunoterapie). Tuttavia, insieme al beneficio clinico fornito da questi nuovi trattamenti, sono apparse anche nuove reazioni avverse. Le tossicità dermatologiche come le eruzioni papulopustolari, la xerosi e il prurito sono comuni con gli inibitori dell’EGFR. Altre reazioni avverse sono state descritte anche con gli inibitori della tirosin-chinasi del PDGFR, del BCR-ABL e del MAPK, con i farmaci antiangiogenici e con gli inibitori dei checkpoint immunitari come CTLA-4 e PD-1/PD-L1.
Metodi: Questo articolo esamina la tossicità dermatologica associata ai TKI, agli anticorpi monoclonali e alle immunoterapie più comunemente utilizzati, insieme alle caratteristiche cliniche, alla diagnosi e alla gestione terapeutica coinvolte in ciascuno di essi.
Risultati: È comune che si verifichino tossicità dermatologiche mentre i pazienti affetti da cancro vengono trattati con terapie mirate. La loro insorgenza può causare riduzioni della dose e/o ritardi nel trattamento, compromettendo così la sopravvivenza del paziente. Inoltre, questa tossicità ha un impatto significativo sulla qualità della vita dei pazienti e può influenzare le loro relazioni personali, sociali e lavorative.


Articolo 3: La Gestione della tossicità cutanea indotta da inibitori dell’EGFR e dei fattori che influenzano l’aderenza dei pazienti al trattamento per la tossicità cutanea: assistenza sanitaria e indagini sui pazienti nei centri oncologici europei
George Kafatos, Sabada Dube, Peter Burdon, Gaston Demonty, Alain Flinois, Marjorie Leclerc, Kimberly Lowe, Maurille Feudjo-Tepie, Siegfried Segaert. Clin Colorectal Cancer. 2020 Jun;19(2):100-108.e9. DOI: 10.1016/j.clcc.2020.01.001 Link

Introduzione: Studio multicentrico che mira a fornire una descrizione delle misure esistenti per la prevenzione e la gestione delle tossicità cutanee indotte dagli inibitori di EGFR, il recettore del fattore di crescita epidermico (Epidermal Growth Factor Receptor), e dei fattori che influenzano l’aderenza dei pazienti a tali misure in Francia, Germania e Spagna.
Materiali e metodi: Lo studio consiste in due sondaggi separati. Sono stati intervistati operatori sanitari (oncologi e infermieri) in Francia, Germania e Spagna, mentre i pazienti con carcinoma colon-retto metastatico e carcinoma testa-collo in Francia e Germania hanno compilato autonomamente questionari. Lo studio è stato condotto tra febbraio e luglio 2018.
Risultati: Un totale di 53 oncologi, 44 infermieri e 143 pazienti hanno partecipato allo studio. Gli operatori sanitari hanno dichiarato che le tossicità cutanee hanno avuto un impatto moderato (52%) o grave (28%) sulla cura del paziente. Il 90% degli operatori sanitari ha riferito di aver adottato misure profilattiche di routine. La grande maggioranza dei pazienti ha dichiarato di aver aderito alle raccomandazioni per la tossicità cutanea profilattica (dall’80% all’88% a seconda del tipo di misure) e reattiva (93% alla prescrizione di farmaci). Gli operatori sanitari hanno stimato che l’aderenza del paziente è del 45% per l’aderenza completa e del 40% per l’aderenza parziale. La maggior parte degli operatori sanitari ha riportato un impatto positivo o molto positivo delle misure preventive e delle raccomandazioni sull’incidenza e sulla gravità della tossicità cutanea, sulla qualità della vita dei pazienti e su vari aspetti della qualità del trattamento antitumorale.
Conclusioni: Le tossicità cutanee rappresentano un’avversità importante che ha un impatto negativo sulla cura del paziente. Tuttavia, nonostante la percezione positiva dell’efficacia della profilassi della tossicità cutanea, quasi un terzo dei centri oncologici non ha fornito linee guida formali e il 10% degli operatori sanitari non ha fornito misure profilattiche di routine. L’aderenza del paziente sembra essere elevata per le misure di prevenzione della tossicità cutanea indotta da anticorpi monoclonali inibitori di EGFR.


Proponiamo di seguito la definizione, la classificazione e le immagini delle più ricorrenti e comuni reazioni avverse cutanee.



CTCAE Gradi e immagini:

ESANTEMA MACULO-PAPULARE (noto anche come eruzione cutanea morbilliforme)

Definizione: caratterizzato dalla presenza di macule (piatte) e papule (rilevate); colpisce frequentemente il tronco superiore, diffondendosi verso il centro e associato al prurito
Caratteristiche: l’eruzione papulopustolosa (rash acneiforme) è caratterizzata da un’eruzione costituita da papule e pustole che compaiono tipicamente sul viso, sul cuoio capelluto, sulla parte superiore del torace e sulla schiena.
Incidenza: rappresenta gli eventi avversi più frequenti agli EGFRi, inclusi gli inibitori a piccole molecole del recettore tirosina chinasi (TKI) erlotinib, afatinib, dacomitinib, osimertinib, lapatinib e gefitinib o gli anticorpi monoclonali come cetuximab, necitumumab, pertuzumab o panitumumab. L’eruzione acneiforme si sviluppa nel 75%-90% (tutti i gradi) e nel 10%-20% (grado 3/4) dei pazienti entro i primi giorni o settimane dopo l’inizio della terapia. La comparsa e la gravità dell’eruzione cutanea sono state correlate positivamente alla risposta alla terapia. È stato riportato che la colonizzazione (batterica) o la superinfezione dell’eruzione cutanea si sviluppano nel 38% dei casi. [ESMO Guidelines, 2021].

Tabella 1. Gradi C.T.C.A.E. rash maculo papulare



Immagini di eruzioni cutanee che si verificano durante il trattamento con anticorpi monoclonali anti-recettore del fattore di crescita epidermico (anti-EGFR) in base alla posizione corporea e al grado. https://doi.org/10.1016/j.clcc.2017.12.004 Fonte: Lacouture ME, Anadkat M, Jatoi A, Garawin T, Bohac C, Mitchell E. Dermatologic Toxicity Occurring During Anti-EGFR Monoclonal Inhibitor Therapy in Patients With Metastatic Colorectal Cancer: A Systematic Review. Clin Colorectal Cancer. 2018 Jun;17(2):85-96.



LoE, livello di evidenza; GoR, grado di raccomandazione


XEROSI E PRURITO:


Definizione: è una dis-regolazione della differenziazione epidermica durante la terapia anti-EGFR dà origine a uno strato corneo anormale e a una scarsa funzione delle ghiandole sebacee, che si traduce in pelle secca. I pazienti anziani con una storia di eczema atopico e individui precedentemente trattati con agenti citotossici sono i più inclini a sviluppare xerosi.
Caratteristiche: si presenta come pelle secca e desquamativa, con sensazione di prurito, particolarmente localizzata in aree simultaneamente o precedentemente interessate dall’eruzione papulopustolare. La xerosi può progredire verso un eczema asteatosico cronico, con placche eritematose e desquamanti sul tronco e sugli arti. A volte può essere sovrainfettata da Staphylococcus aureus e, più raramente, da herpes simplex virus 1.
Incidenza: la xerosi cutanea si verifica in fino al 35% dei pazienti trattati con farmaci anti-EGFR.

Tabella 2. Gradi C.T.C.A.E. Xerosi e Prurito
Immagini: di cute di pazienti affetti da xerosi ed eczema durante il trattamento con EGFRI. Immagini rese disponibili per gentile concessione del Prof. Dr. Siegfried Segaert (Ospedale Universitario di Lovanio, Belgio).
Xerosi e Prurito: prevenzione e trattamento




LoE, livello di evidenza;  GoR, grado di raccomandazione


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Cagliari, 3 – 4 maggio 2024

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XXVI Congresso Nazionale AIOM
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Siti utili


AIOM Associazione Italiana di Oncologia medica
www.aiom.it

WGN Working Group Nursing AIOM
www.aiom.it/working-group-infermieri

EONS European Oncology Nursing Society 
www.cancernurse.eu

ONS Oncology Nursing Society
www.ons.org

HPNA Hospice & Palliative Nurses Association

advancingexpertcare.org




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