Aiom Nursing
Anno I - Numero 2 - Settembre 2020

La Newsletter del Working Group Nursing AIOM


Coordinatori: Gianluca Catania, Rita Reggiani
Selezione articoli a cura di: Gianluca Catania

Editore: Intermedia - Direttore Responsabile: Mauro Boldrini


Care Colleghe, Cari Colleghi,

questo è il secondo appuntamento con la nostra newsletter e con grande entusiasmo, spinti dalla volontà di diffondere e rendere fruibili a tutti gli infermieri italiani di oncologia i risultati della ricerca infermieristica, informazioni sul Working Group Nursing (WGN), news, iniziative locali, europee e internazionali abbiamo redatto questo nuovo numero.

Buona lettura!






L’emergenza COVID-19 e gli Infermieri di Oncologia  


In questo momento di crisi sanitaria determinata dall’emergenza COVID-19, il WGN AIOM sostiene la posizione dell’Oncology Nursing Society (ONS) (https://bit.ly/33Ke4EX) espressa da Alec Stone, Responsabile Affari Pubblici di ONS, sulla necessità di affidarsi a voci fidate quando si cerca di comprendere che cosa è corretto tra le enormi quantità di informazioni che i media e social media diffondono sull’andamento e sui comportamenti per la gestione COVID-19.
È noto che durante le emergenze sanitarie, l’approccio migliore si basa su una comunicazione costante, chiara e coerente. Alleggerire le ansie delle persone e presentare informazioni utili può essere di aiuto per attenuare una situazione sanitaria, sociale, psicologica ed economica particolarmente stressante.

Gli Infermieri sono essenziali nell’aiutare i pazienti a fare chiarezza sulla confusione che spesso vivono, sia nel momento della diagnosi, sia successivamente quando devono sottoporsi ai trattamenti oppure, come i fatti hanno dimostrato, durante una pandemia globale. I pazienti e le loro famiglie, gli operatori sanitari e, più in generale, la popolazione si rivolgono agli Infermieri per ricevere informazioni accurate e senso di rassicurazione.

I cittadini sono esposti a fake news, informazioni distorte e false affermazioni, gli Infermieri devono essere una tra le voci razionali che traducono le informazioni di salute pubblica e dissipano affermazioni errate che nella migliore delle ipotesi sono confuse e nel peggiore dei casi risultano dannose.
La posizione dell’ONS, che il WGN AIOM vuole condividere con la comunità degli Infermieri di oncologia italiani, nasce da quanto dichiarato dall’Infermiera Lauren Underwood qui di seguito riportato: “La diffusione di affermazioni false e potenzialmente pericolose durante una pandemia letale rappresenta chiaramente una minaccia per la nostra sicurezza. Quando si trattano informazioni vitali sulla salute pubblica, la posta in gioco è la vita e la morte”.

In Italia, nei mesi di lockdown si è riposta fiducia, come mai prima di allora, in tutti i professionisti sanitari e, in particolare, è emerso il ruolo degli Infermieri. Ora gli Infermieri di oncologia hanno l’opportunità e l’obbligo di far sentire la loro voce, attraverso la condivisione delle informazioni importanti per i cittadini, come le raccomandazioni del Ministero della Salute https://bit.ly/2ZAe4py oppure la proposta congiunta sviluppata dalle Società Scientifiche di Oncologia Medica ed Ematologia, Cardiologia, sulla gestione dei pazienti oncoematologici, e cardiologici (https://bit.ly/2RwtpTu) per prevenire l’esposizione e la diffusione del COVID-19. 
Gli Infermieri del WGN AIOM hanno scelto di non parcellizzare le informazioni ma di sostenere quanto espresso a nome di tutti da AIOM nel rispetto delle indicazioni ministeriali.

A tutto ciò si affianca la necessità di tutelare le minoranze e sostenere la riduzione delle disuguaglianze legate al COVID-19, molte delle quali interessano la salute dei pazienti oncologici. Educare i pazienti oncologici sui fattori di rischio correlati al virus. Stimolare tutti gli stakeholder allo sviluppo di politiche che tengano conto della carenza di personale infermieristico nei contesti clinici. In particolare su questo ultimo punto vogliamo richiamare alla vostra attenzione lo studio di Lasater et al., pubblicato su BMJ Quality & Safety 2020 (https://bit.ly/2RuTdja). Questo studio  ha dimostrato come durante la prima fase dell’emergenza COVID-19, negli Stati Uniti, gli Infermieri riportavano elevati livelli di esaurimento emotivo e condizioni di lavoro sotto-organico esponendo ad ulteriori rischi di sicurezza i pazienti assistiti.

Rispetto ad iniziative analoghe promosse e/o divulgate da AIOM, i cui risultati saranno presentati dal prossimo Congresso Nazionale, segnaliamo il progetto dell’U.O. Psichiatria dell’Ospedale Sacco (referente: dott.ssa Camilla Gesi) e la U.O. Oncologia 1 dell’Istituto Oncologico Veneto (referente: dott. Fotios Loupakis) che ha l’obiettivo di indagare gli elementi stressogeni nel personale sanitario clinico, tecnico e amministrativo durante la pandemia. Inoltre, segnaliamo il progetto di ricerca PsycOnCovid-Quest coordinato dal prof. Magrini e la prof.ssa Buglione (U.O. Radioterapia, Brescia)  volto a descrivere l’impatto psicologico della epidemia da COVID-19 sul personale sanitario operante in ambito oncologico; di quest’ultimo i risultati saranno presentati all’interno del Congresso Nazionale del WGN AIOM.

Il COVID-19 è stato e continua ad essere causa di preoccupazioni per gli Infermieri di oncologia in molti aspetti della pratica, tra cui rientrano strategie di telemedicina, cambiamenti nei trattamenti, problemi legati alla carenza di personale e assistenza psicosociale per le persone con diagnosi oncologica.
Gli infermieri rappresentano la voce fidata nel momento in cui le situazioni lo rendono necessario. Il WGN AIOM sostiene quanto riportato nel breve articolo di Alec Stone (https://bit.ly/33Ke4EX). Gli Infermieri che lavorano in contesti organizzativi con livelli di staffing sicuri per garantire esiti positivi ai pazienti creano una popolazione di pazienti più forte. Lo stimolo che l’ONS vuole trasmettere agli Infermieri di oncologia è di non pensare a sé stessi orientati solo all’azione, ma essere anche fidati comunicatori sanitari. Stone afferma che gli Infermieri raramente comunicano attraverso i media gli esiti che ottengono sui pazienti sulla base di interventi di provata efficacia; questo limita la possibilità che gli Infermieri hanno di dimostrare il loro contributo al raggiungimento di esiti migliori attraverso un’assistenza infermieristica sicura, appropriata e di qualità. Infatti, rientra tra le competenze infermieristiche la responsabilità di informare e divulgare informazioni e conoscenze scientifiche, rivolgendosi direttamente ai cittadini agendo il ruolo di comunicatori. Stone conclude la sua riflessione sottolineando come quest’ultimo aspetto, negli ultimi mesi, sia mancato.

Il Direttivo del WGN AIOM nel sostenere il punto di vista di Alec Stone, vuole stimolare gli Infermieri oncologici italiani a comunicare con i cittadini, anche attraverso i media, al fine di orientare le scelte verso comportamenti appropriati a tutela della salute della popolazione.

 



 
Le attività del WGN AIOM 
 


Consulta delle Associazioni Infermieristiche

A partire dallo scorso 27 luglio 2020 il WGN AIOM è membro della Consulta delle Associazioni Infermieristiche.
Il WGN AIOM è ufficialmente membro della Consulta delle Associazioni Infermieristiche, costituita dalla Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche (FNOPI).

L’organo consultivo coordinato dal Presidente della FNOPI rappresenta il luogo in cui avviene il confronto e la crescita culturale su tematiche specifiche per l’Infermieristica. In particolare, le associazioni infermieristiche incluse nella Consulta saranno interpellate da FNOPI su temi professionali identificati dal Comitato Centrale FNOPI oppure per valutare proposte da parte delle associazioni. La Consulta delle Associazioni Infermieristiche è costituita dall’Assemblea Plenaria, da un Coordinatore e dalla Segreteria.

Visita il sito FNOPI, Rete FNOPI, Organi Consultivi al seguente indirizzo: https://bit.ly/2Rv1wLS.



Il Congresso Nazionale Infermieri WGN AIOM (31 Ottobre – 1 Novembre)

La pandemia COVID-19 ha determinato la rimodulazione del Congresso Nazionale AIOM 2020. Il Direttivo ha stabilito che il Congresso si svolgerà a distanza.

La XXII edizione del Congresso Nazionale Infermieri WGN AIOM si terrà dal 31 ottobre al 1° novembre 2020 su piattaforma virtuale dedicata. Vi invitiamo a partecipare numerosi per far si che anche questa occasione possa diventare un momento di confronto e crescita per gli Infermieri di Oncologia italiana.
Sulla pagina web del Congresso (https://bit.ly/35G5MjP) troverete la scheda iscrizione, tutte le informazioni sull’evento e il programma. Il tema del Congresso è: Ricerca, Accessibilità, Organizzazione. 3 Pilastri per prendersi cura dei nostri pazienti e del SSN.

Il programma definitivo del Congresso WGN AIOM sarà disponibile a breve nella sezione WGN del sito AIOM.
Vi ricordiamo che l’iscrizione al congresso sarà gratuita per gli infermieri soci AIOM in regola con il pagamento della quota associativa.


I progetti di ricerca del WGN AIOM

  • Progetto educativo promosso da EONS: Nutrizione in ambito oncologico – “NutriCaNurse”
    Il progetto prevede un webinar educativo (programmato tra fine 2020 / inizio 2021), la produzione di una guida pratica per gli Infermieri di oncologia (basata sui contenuti del webinar) e la redazione di un articolo sullo stato delle conoscenze, i punti da approfondire e le raccomandazioni sulla nutrizione in ambito oncologico.
    L’obiettivo principale dell’iniziativa è fornire agli Infermieri di oncologia una guida pratica orientata allo sviluppo di competenze specifiche che riguardano la nutrizione nelle persone assistite.
    Nelle prossime newsletter vi informeremo sui dettagli per la partecipazione all’evento.
  • Progetto Immunoterapia
    Progetto formativo dedicato agli Infermieri di oncologia. Il progetto ha previsto la costituzione di un gruppo di lavoro (composto da componenti del WGN) che ha realizzato una survey (inviata a soci infermieri e coordinatori delle oncologie italiane) per indagare i bisogni formativi degli infermieri in relazione alla “gestione” dell’immunoterapia.
    L’analisi dei dati ha portato alla definizione degli argomenti che saranno trattati in un evento formativo di prossima realizzazione. Nelle prossime newsletter vi informeremo sui dettagli per la partecipazione all’evento. 





Le notizie da Europa e Stati Uniti
 
 


Dall’European Oncology Nursing Society (EONS)

A settembre si sono tenute le elezioni per la nomina del posto vacante del Consiglio Direttivo EONS. Tra i 3 candidati che hanno presentato domanda il più votato è risultato Matt Fowler.
Matt Fowler è Infermiere Oncologico da oltre 20 anni, e membro attivo del gruppo di lavoro EONS Advocacy da oltre 2 anni. È stato attivamente coinvolto nell’indagine sulla sicurezza sul lavoro e nelle attività orientate a influenzare le politiche sanitarie del Parlamento Europeo. 
Attualmente è iscritto al programma di Scuola Dottorale in Scienze Infermieristiche in Gran Bretagna e desidera promuovere il ruolo di Infermiere clinico universitario in tutta Europa. Matt Fowler ritiene strategico sviluppare la forza lavoro infermieristica in tutta Europa sia nel mondo accademico che nell’ambito della pratica clinica.
Auguriamo buon lavoro al nostro collega Matt Fowler e a tutti i membri del Consiglio Direttivo EONS.


Congresso EONS13@ESMO
Il Congresso EONS13@ESMO si è tenuto in modalità virtuale dal 19 al 21 settembre.
Qui trovate gli aggiornamenti https://bit.ly/2ZEKsHy.

Webinar EONS – Touch Oncology
EONS in collaborazione con Touch Oncology ha sviluppato un webinar dal titolo “Protecting your patients and yourself during COVID-19: a practical guide for cancer nurses”.
Qui (https://bit.ly/3kgsWBm) trovate il webinar e le slide da scaricare. 


   




Dall’Oncology Nursing Society (ONS)

Il 45° Congresso ONS programmato per lo scorso 29 aprile – 3 maggio è stato cancellato e spostato su piattaforma virtuale.
Qui trovate le sessioni che erano disponibili in diretta nelle seguenti date: 8-10-15-17 settembre. Tutti i contenuti sono disponibili on demand dall’8 settembre al 17 ottobre.
Qui trovate informazioni e costi dell’evento: https://bit.ly/35DXp8g

Sul sito ONS i membri possono accedere a linee guida per la gestione degli effetti collaterali sviluppate per migliorare l’assistenza ai pazienti oncologici.
Sono disponibili le linee guida aggiornate per la tossicità cutanea, linfedema e hot flashes.
Il prossimo novembre saranno pubblicate ulteriori due linee guida per la gestione della stipsi e le dermatiti da radioterapia.
Qui tutte le informazioni per l’accesso ai contenuti: https://bit.ly/3iJWV48.

 




La ricerca infermieristica in oncologia

Selezione di abstract dalle riviste scientifiche
 

Okan O, Bollweg TM, Berens EM, et al.
Coronavirus-Related Health Literacy: A Cross-Sectional Study in Adults during the COVID-19 Infodemic in Germany  
Int J Environ Res Public Health. 2020;17(15):5503. Published 2020 Jul 30. doi:10.3390/ijerph17155503

C’è una “infodemia” associata alla pandemia COVID-19, una sovrabbondanza di informazioni valide e non valide. L’alfabetizzazione sanitaria è la capacità di accedere, comprendere, valutare e applicare le informazioni sanitarie, rendendola cruciale per la navigazione negli ambienti informativi di coronavirus e COVID-19.
Uno studio rappresentativo trasversale di partecipanti di età ≥ 16 anni in Germania è stato condotto utilizzando un sondaggio online. È stata sviluppata una misura di alfabetizzazione sanitaria correlata al coronavirus (HLS-COVID-Q22). La coerenza interna era molto alta (α = 0,940; ρ = 0,891) e la validità del costrutto suggerisce un adattamento del modello sufficiente, rendendo HLS-COVID-Q22 uno strumento fattibile per valutare l’alfabetizzazione sanitaria correlata al coronavirus nelle indagini sulla popolazione. Mentre il 49,9% del nostro campione aveva livelli sufficienti di alfabetizzazione sanitaria correlata al coronavirus, il 50,1% aveva livelli “problematici” (15,2%) o “inadeguati” (34,9%). Sebbene il livello generale di alfabetizzazione sanitaria sia elevato, un vasto numero di partecipanti riferisce di difficoltà nell’affrontare le informazioni sul coronavirus e sul COVID-19. I partecipanti si sono sentiti ben informati sul coronavirus, ma il 47,8% ha riferito di avere difficoltà a giudicare se potessero fidarsi delle informazioni dei media su COVID-19.
La confusione sulle informazioni sul coronavirus era significativamente più alta tra coloro che avevano una minore alfabetizzazione sanitaria. Ciò richiede campagne di informazione pubblica mirate e promozione dell’alfabetizzazione sanitaria basata sulla popolazione per una migliore navigazione degli ambienti di informazione durante la ”infodemia”, l’identificazione della disinformazione e il processo decisionale basato su informazioni affidabili. 


 

Maurer LR, Luckhurst CM, Hamidi A, et al.
A low dose heparinized saline protocol is associated with improved duration of arterial line patency in critically ill COVID-19 patients   
J Crit Care. 2020;60:253-259. doi:10.1016/j.jcrc.2020.08.025 [published online ahead of print, 2020 Sep 2]

Scopo: i pazienti in condizioni critiche affetti da COVID-19 hanno tassi elevati di trombosi della linea arteriosa. Il nostro obiettivo era esaminare la sicurezza e l’efficacia di un protocollo di pervietà della linea arteriosa (a-line) di soluzione salina eparinizzata a basso dosaggio (LDHS) in questa popolazione. 
Materiali e metodi: in questo studio di coorte osservazionale, i pazienti di età pari o superiore a 18 anni con COVID-19 ricoverati in una terapia intensiva presso un istituto dal 20 marzo al 25 maggio 2020 sono stati divisi in due coorti. I pazienti pre-LDHS hanno avuto un episodio di trombosi a-line tra il 20 marzo e il 19 aprile. I pazienti post-LDHS hanno avuto un episodio di trombosi a-line tra il 20 aprile e il 25 maggio e hanno ricevuto una soluzione di LDHS (10 unità / h) attraverso la sacca infusionale. 
Risultati: sono stati identificati quarantuno pazienti pre-LDHS e 30 pazienti post-LDHS. Le caratteristiche al basale erano simili tra i gruppi, inclusi età (61 contro 54 anni; p = 0,24), punteggio mediano della valutazione di insufficienza d’organo (6 contro 7; p = 0,67) e tipo di anticoagulante (47% contro 32%; p = 0,32). La durata mediana della pervietà a-line era significativamente più lunga nei pazienti post-LDHS rispetto a quelli pre-LDHS (8,5 contro 2,9 giorni; p <0,001). L’incidenza di complicanze emorragiche è stata simile tra le coorti (13% vs 10%; p = 0,71). 
Conclusioni: un protocollo LDHS è stato associato a un miglioramento clinicamente significativo della durata della pervietà a-line nei pazienti COVID-19, senza aumento del rischio di sanguinamento. 


 

Tashkandi E, BaAbdullah M, Zeeneldin A, et al.
Optimizing the Communication with Cancer Patients During the COVID-19 Pandemic: Patient Perspectives  
Patient Prefer Adherence. 2020;14:1205-1212. Published 2020 Jul 20. doi:10.2147/PPA.S263022

Background: durante il lockdown, i pazienti sono auto-isolati a casa e preoccupati. Le interazioni medico-paziente possono essere interrotte e pertanto devono essere sostituite da metodi di comunicazione efficaci alternativi. 
Scopo: descrivere le preferenze dei malati di cancro rispetto ai metodi di comunicazione e all’uso di cartelle cliniche elettroniche accessibili ai pazienti (PAEHR). Registrare l’impatto sui malati di cancro durante la pandemia COVID-19 e la conoscenza e l’atteggiamento dei pazienti rispetto al COVID-19. 
Pazienti e metodi: è stato sviluppato un sondaggio elettronico auto-somministrato che è stato testato e valutato per la sua rilevanza clinica. Utilizzando un campionamento di convenienza, abbiamo intervistato i malati di cancro nel nostro centro di oncologia. 
Risultati: abbiamo ricevuto 385 risposte tra il 15 e il 30 aprile 2020. Il metodo di comunicazione preferito era la telefonata con un tasso di risposta del 92% seguita dal fascicolo elettronico del paziente, applicazione mobile, telemedicina e messaggi di testo nel 75%, 76% , 73% e 72%, dei casi rispettivamente. La maggioranza (97%) preferiva l’uso di PAEHR per gli appuntamenti, il 95% per la somministrazione di farmaci e per visualizzare i test di laboratorio e il 92% per la richiesta di referti medici. Nel nostro sondaggio, il 22% dei pazienti con cancro ha riferito che la loro cura medica contro il cancro non era stata influenzata da COVID-19. Hanno riferito che fonti di informazioni affidabili durante il COVID-19 includevano il Ministero della Salute con il 98% e i medici con il 94%. Il 61% sa di essere più suscettibile all’infezione da COVID-19 e il 91% degli intervistati ha riconosciuto la trasformazione digitale nella cura dei malati oncologici.
Conclusione: il nostro studio ha rivelato un’accettazione generale dei pazienti nei confronti delle telecomunicazioni come sostituto dell’interazione di persona con i proprio medici. L’interazione tra pazienti oncologici e gli operatori sanitari non dovrebbe essere interrotta, ma dovrebbe essere aumentata con piattaforme più efficaci per migliorare i risultati dell’assistenza sanitaria. 


 

Miaskowski C, Paul SM, Snowberg K, et al.
Stress And Symptom Burden In Oncology Patients During The Covid-19 Pandemic  
J Pain Symptom Manage. 2020;S0885-3924(20)30724-7. doi:10.1016/j.jpainsymman.2020.08.037 [published online ahead of print, 2020 Sep 1]

Contesto: non sono disponibili informazioni sul livello di stress e sul carico dei sintomi dei pazienti oncologici durante la pandemia COVID-19. Abbiamo valutato le differenze nelle caratteristiche demografiche e cliniche, i livelli di isolamento sociale e solitudine e l’insorgenza e la gravità dei sintomi comuni tra pazienti oncologici con livelli bassi rispetto a pazienti con livelli alti di COVID-19 e stress cancro-correlato. Inoltre, abbiamo determinato quali di queste caratteristiche erano associate all’appartenenza al gruppo ad alto stress. 
Risultati: dei 187 pazienti in questo studio, il 31,6% è stato classificato nel gruppo stressato (Impact of Event Scale-Revised [punteggio IES-R> 24]). Il punteggio IES-R del gruppo stressato supera i precedenti benchmark nei pazienti oncologici ed è equiparato al probabile PTSD. In questo gruppo stressato, i pazienti hanno riportato tassi di insorgenza di depressione (71,2%), ansia (78,0%), disturbi del sonno (78,0%), affaticamento serale (55,9%), deterioramento cognitivo (91,5%) e dolore (75,9%). I punteggi di gravità dei sintomi corrispondono a livelli clinicamente significativi per ciascun sintomo.
Conclusioni: Abbiamo identificato tassi di stress spaventosamente elevati e un carico di sintomi straordinariamente alto tra i malati di cancro, superiori a quelli precedentemente valutati in questa popolazione e alla pari con i pazienti non oncologici con PTSD. Dato che la pandemia COVID-19 avrà probabilmente un impatto sulla cura del cancro per un periodo di tempo indefinito, i clinici devono attuare una maggiore attenzione alle valutazioni del livello di stress e del carico dei sintomi nei pazienti. Inoltre, per i pazienti ad alto rischio è necessario dare la priorità alle consulenze specifiche finalizzate a cure di supporto appropriate. 


 

deLima Thomas J, Leiter RE, et al.
Development of a Palliative Care Toolkit for the COVID-19 Pandemic  
J Pain Symptom Manage. 2020;60(2):e22-e25. doi:10.1016/j.jpainsymman.2020.05.021

La pandemia COVID-19 ha determinato un numero elevato di pazienti in condizioni critiche e terminali che necessitano di una gestione esperta di dispnea, delirio e comunicazione di patologie gravi. La rapida diffusione della sindrome respiratoria acuta grave-Coronavirus-2 crea ondate di pazienti infetti che richiedono ricovero e mette a rischio i programmi di cure palliative ad essere sopraffatti da pazienti, famiglie e medici che cercano risposte ai bisogni. In risposta a questa esigenza senza precedenti di cure palliative, il nostro programma ha cercato di creare una raccolta di risorse di cure palliative per clinici non esperti di cure palliative. Un gruppo di lavoro interdisciplinari di cure palliative ha sviluppato il Palliative Care Toolkit, costituito da un capitolo dettagliato online COVID-19, un’applicazione Web mobile e desktop, guide sviluppate in una sola pagina, schede tascabili e video di formazione sulle capacità di comunicazione. La suite di risorse fornisce una guida esperta e basata sulle evidenze sulla gestione dei sintomi tra cui dispnea, dolore e delirio, nonché sulla comunicazione di patologie gravi, comprese le conversazioni sugli obiettivi di cura, e il fine vita. Abbiamo anche creato una linea diretta di risorse infermieristiche composta da infermieri specializzati in cure palliative e ore di ufficio virtuali gestite da un medico curante in cure palliative. Sin dal suo sviluppo, il Toolkit ci ha aiutato a diffondere le migliori pratiche ai clinici che si sono ritrovati a dover erogare cure palliative primarie, consentendo al nostro team di concentrarsi su consulenze a pazienti con bisogni più severi e aumentando l’accettazione delle cure palliative in tutti le unità operative ospedaliere. 





Prossimi appuntamenti
 

CONGRESSO Working Group Nursing AIOM
XXII CONGRESSO NAZIONALE AIOM 2020
Ricerca, Accessibilità e Organizzazione: 3 pilastri per prendersi cura dei nostri pazienti e del SSN
 
Virtual Meeting, 30 – 31 ottobre e 1 novembre 2020 
Evento Nazionale AIOM
Registrati qui: congresso.aiom/it  

VII CONGRESSO NAZIONALE AIIAO
Prospettive e Nuove Opportunità. Come cambia l’assistenza in oncologia
 
Milano, 6 – 7 novembre 2020 
Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori 
Informazioni al link: www.aiiao.it   


SITO AIOM 
www.aiom.it  

SITO WGN AIOM 
www.aiom.it/working-group-infermieri 

SITO EONS 
www.cancernurse.eu




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