Aiom Nursing
Anno II - Numero 5 - Marzo 2021

La Newsletter del Working Group Nursing AIOM


Coordinatori: Gianluca Catania, Rita Reggiani
Selezione articoli a cura di: Anita Zeneli

Editore: Intermedia - Direttore Responsabile: Mauro Boldrini


Care Colleghe, Cari Colleghi,

in questo numero della newsletter, con lo stesso entusiasmo di sempre, insieme alla diffusione di news, iniziative nazionali, europee, internazionali e i risultati della ricerca infermieristica, portiamo alla vostra attenzione il Convegno Nazionale sullo stato della cura del cancro in Italia svoltosi il 4 febbraio 2021 in occasione della celebrazione del World Cancer Day, per dare a tutti coloro che non hanno potuto partecipare in diretta, la possibilità di seguire l’evento che è disponibile su AIOM TV. Qui potrete trovare l’intervento del Presidente Nazionale, dott. Giordano Beretta, sullo stato dell’Oncologia in Italia, i numeri del cancro e i problemi legati alla pandemia, insieme a tutti i contributi dei relatori che si sono avvicendati.
Vi segnaliamo il video in cui i membri del Consiglio Direttivo AIOM in occasione del World Cancer Day condividono una loro riflessione su questa ricorrenza.
 

 



 
Notizie da AIOM 
 

Immunoterapia nell’anno 2020. Lo stato dell’arte 

Per tutti coloro che non hanno potuto partecipare al Corso Immunoterapia nell’anno 2020. Lo stato dell’arte tenutosi on line il 17 dicembre 2020, è possibile iscriversi all’evento in modalità FAD sino al 28 giugno 2021 qui (solo per iscritti AIOM).
Ricordiamo a tutti che l’iscrizione al corso è gratuita non solo per i soci infermieri AIOM ma anche per i non soci che, con l’occasione, potranno fare richiesta di associazione usufruendo della gratuità per il primo anno.
Iscriviti qui.

Le attività del WGN AIOM 

Il working group infermieristico sta collaborando con il Consiglio Direttivo dell’AIOM nella programmazione di un evento formativo finalizzato a sviluppare competenze e fornire strumenti in grado di valutare e gestire i bisogni di cure di supporto dei pazienti oncologici.

L’oncologia nell’era della pandemia da COVID-19

Si segnala che sul sito dell’AIOM è disponibile il libro “L’Oncologia e il Virus: Pareri ed Emozioni di Uomini e Donne Coinvolti nella Cura e Gestione del Cancro“, Primavera/Autunno 2020 Dal primo lockdown al ritorno della pandemia (disponibile sul sito dell’associazione in formato PDF), ideato dalla dott.ssa Alessandra Fabi e a cura della sezione regionale AIOM Lazio.
Il libro è dedicato alle persone che hanno perso la vita durante la pandemia.

Di seguito la Prefazione a cura del dott. Domenico Corsi, Coordinatore Regionale AIOM Lazio:
“La nostra vita è molto cambiata dal 21 febbraio, giorno in cui è stato confermato il primo caso di paziente positivo al SARS-CoV-2 in Italia. Come oncologi, siamo abituati a confrontarci con la morte e con la sofferenza, ma la maggior parte di noi non aveva mai sperimentato uno stravolgimento così radicale della routine e del contatto col paziente. Nel corso del lockdown di marzo e aprile 2020, la paura, l’ansia e l’incertezza hanno cominciato a contraddistinguere le nostre giornate, scandite dal bollettino delle ore 18.00 della Protezione Civile. Paura per noi, per i nostri amici in prima linea nelle regioni del Nord, per i nostri colleghi malati, e soprattutto per i nostri cari che potevamo vedere solo tramite videochiamate. Ansia per i nostri Ospedali scombussolati, per i Reparti smantellati e riconvertiti ad altre attività. Incertezza per la curva dei contagi che non accennava a scendere, i troppi morti soprattutto rispetto al resto dell’Europa, il lockdown che sembrava non finire mai e le sue conseguenze sull’economia e sul futuro del nostro paese. Nonostante la situazione difficile, non ci siamo mai fermati, abbiamo continuato a offrire il massimo ai nostri pazienti, garantendo la quasi totalità delle prestazioni, rimandando solo quelle differibili. Eravamo quasi tornati alla normalità, ma un’estate dissennata, l’irresponsabilità di molti e alcune scelte discutibili ci hanno fatto trovare impreparati di fronte alla prevista seconda ondata. Oggi, il Pronto Soccorso è tornato simile a un girone dantesco, molti Reparti di Oncologia della nostra Regione si sono trasformati nuovamente in Reparti COVID e in molti siamo tornati in prima linea a combattere un nemico che conosciamo poco. In un contesto in cui siamo sempre meno “eroi” e sempre più mentalmente e fisicamente scarichi, siamo ancora a fianco dei nostri pazienti per offrire loro le cure migliori nel modo più sicuro possibile. Cosa ricorderemo di questi mesi di pandemia oltre alle nostre città deserte, ai posti di blocco, agli happening sui balconi, alle file composte per entrare nel supermercato, agli autocarri incolonnati con le bare di Bergamo, alle mani con l’odore di disinfettante e ai sorrisi nascosti dalle mascherine? Il Direttivo di AIOM Lazio ha pensato di dar voce a molte delle figure coinvolte nel percorso del paziente oncologico e al paziente oncologico, per lasciare una testimonianza specifica dei mesi della pandemia per quando tutto sarà finito. Speriamo presto”.

 



 
Notizie da EONS – European Oncology Nursing Society 
 


13° Masterclass ESO-EONS in Oncology Nursing

A causa della pandemia COVID-19 il Masterclass ESO-EONS in Oncology Nursing previsto per il 2020 era stato cancellato. Siamo lieti di comunicare che l’evento è stato riprogrammato e si terrà a Tallinn, in Estonia, dal 7 all’11 luglio 2021
Il Masterclass di quest’anno si terrà parallelamente a quello degli oncologi, organizzato da ESMO, per consentire lo scambio di apprendimento tra infermieri e medici. Questo evento mira a preparare gli infermieri oncologici per futuri ruoli senior e per migliorare la loro conoscenza clinica nella gestione del malato di cancro durante tutte le fasi del percorso di cura. 
Ulteriori informazioni sono disponibili a questo link.


European Cancer Nursing Day 2021 (ECND)

La giornata europea dell’infermiere di oncologia (European Cancer Nursing Day, ECND) si svolgerà il 18 maggio 2021. Anche quest’anno a causa del COVID-19, l’evento, si svolgerà online. Il tema di quest’anno è sull’impatto che gli infermieri oncologici possono avere sulla prevenzione del cancro. Vi terremo aggiornati su ulteriori dettagli riguardo l’evento e su come partecipare, non appena le informazioni saranno disponibili. Maggiori informazioni si possono trovare sul sito di EONS.


Congresso EONS 2021

Per il 4° anno consecutivo, il congresso EONS si terrà in concomitanza al congresso ESMO 2021. Il tema della conferenza sarà “Infermieristica contro il cancro: verso una nuova era nella cura del cancro”. In questo momento, la conferenza è programmata in presenza a Parigi, il 17-21 settembre 2021. In alternativa, in base all’evoluzione della pandemia COVID-19, sarà di nuovo un evento virtuale. Non appena disponibili ulteriori informazioni sull’evento sarà nostra cura comunicarvele.


LOTTA AL TABAGISMO
Campagna OMS per aiutare 100 milioni di persone a smettere di fumare


Il tabacco uccide più di 8 milioni di persone ogni anno.
Per la Giornata mondiale senza tabacco 2021 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha lanciato una campagna globale: “Impegnati a smettere,” che durerà tutto l’anno.
La nuova sfida consiste nel lancio di importanti strumenti e risorse per tentare con successo di smettere di fumare tra cui la pubblicazione su WhatsApp di “Più di 100 motivi per smettere di fumare”.
La pandemia da COVID-19 ha sottolineato l’importanza della prevenzione delle malattie correlate al fumo, al bere e alle diete malsane. In tutto il mondo circa 780 milioni di persone affermano di voler smettere di fumare, ma solo il 30% ha accesso agli strumenti che possono aiutarli a farlo. L’OMS invita tutti i governi a garantire ai loro cittadini l’accesso a informazioni concise, consigli e risorse gratuite per smettere di fumare sotto forma di servizi mobili e digitali, terapie sostitutive alla nicotina e altri strumenti che hanno dimostrato la loro utilità nell’aiutare le persone a smettere di fumare. Si stima che questa campagna sosterrà almeno 100 milioni di persone che cercano di smettere di fumare attraverso la comunità di ex fumatori.



Come i sistemi sanitari hanno e stanno affrontando la gestione delle malattie croniche durante e dopo la pandemia da COVID-19?

“Il primo obiettivo dell’OMS per fronteggiare la pandemia da COVID-19 afferma che si devono ridurre i decessi proteggendo i pazienti fragili, affetti da malattie croniche. L’EONS in qualità di organizzazione rappresentante i professionisti sanitari impegnati nella difesa dei pazienti malati di cancro e delle loro famiglie, si pone l’obiettivo di lavorare insieme ai professionisti per garantire che tale principio sia rispettato”, EONS sostiene l’appello dell’ESMO che richiama all’azione per proteggere i malati di cancro.
Un cittadino europeo adulto su tre soffre di una malattia cronica e oltre l’80% muore a causa di essa. I primi report indicano che i malati cronici, in particolare i pazienti affetti da diabete, malattie cardiovascolari, respiratorie e cancro, sono ad alto rischio durante la pandemia da COVID-19. I dati hanno dimostrano che questi malati sono più vulnerabili alle infezioni, più frequentemente ricoverati in ospedale e si ammalano più gravemente. I malati hanno maggiore necessità di accesso alle unità di terapia intensiva (ICU) e presentano tassi di mortalità più elevati rispetto alla popolazione generale. Inoltre, i sistemi sanitari si sono ritrovati impreparati a rispondere all’ emergenza da COVID-19. La pandemia, che ha richiesto un ulteriore onere agli operatori sanitari, ha provocato gravi interruzioni nell’erogazione delle cure, incluso il rinvio di interventi “non urgenti”, a causa del timore di contagio da parte dei pazienti. Il 2020 ha evidenziato che la salute dovrebbe essere la nostra priorità verso la costruzione di un ambiente sociale ed economico sostenibile, ma, purtroppo, meno del 10% degli investimenti europei viene speso in prevenzione sanitaria. L’EONS sta partecipando a una campagna ESMO per garantire che ai malati di cancro venga assegnata la priorità con un vaccino per COVID-19 al fine di proteggerli dall’infezione virale.
Di seguito sono riportati i link tramite i quali accedere alle registrazioni delle presentazioni in specifici webinar su questi temi:
Diapositive e registrazioni del webinar;
Versione online della Call to Action;
Ulteriori informazioni sulle sfide affrontate dalle persone affette da malattie croniche durante la pandemia.

EONS sostiene l’appello ESMO all’azione lanciata il 3 febbraio 2021: Verso un’Europa unita per proteggere la salute, piano Europeo nella lotta contro il cancro.
La pandemia ha reso palesemente chiaro che la salute non è solo una questione nazionale, ma anche europea. 
La Commissione Europea (CE) ha lanciato il 3 febbraio un Piano europeo ambizioso e pragmatico contro il cancro (Europe’s Beating Cancer Plan, EBCP). L’intera comunità oncologica attende con impazienza proposte concrete da parte della CE per lavorare con gli Stati membri dell’UE al fine di rendere i nostri sistemi sanitari più efficaci, accessibili, resilienti e più reattivi alle future emergenze.
EONS chiede maggiori finanziamenti dell’UE e nazionali per l’assistenza sanitaria al fine di supportare i nostri sistemi sanitari e migliorare la qualità della vita dei pazienti in tutta Europa.



 



 
Notizie da ONS – Oncology Nursing Society   


Nel 2019, un team di progetto ONS ha lavorato con Bridgeable, un gruppo di consulenti per la progettazione di servizi, per preparare un documento decennale volto a guidare le priorità strategiche dell’infermieristica in ambito oncologico.
Il progetto ha identificato diversi possibili ambiti di sviluppi futuri dell’assistenza infermieristica oncologica da realizzare entro il 2029 e come l’ONS potrebbe garantire l’eccellenza infermieristica oncologica e un’assistenza oncologica di qualità in tutti questi ambiti.
Il documento prodotto dal gruppo di lavoro descrive le competenze fondamentali di cui gli infermieri avranno bisogno in relazione alle variabili identificate come rilevanti nell’influenzare il contesto di cure per il cancro nel prossimo decennio:
– Tecnologia e intelligenza artificiale 
– Contesto assistenziale
– Professionisti assistenziali
– Connettività dei sistemi (ad es. Cartelle cliniche elettroniche). 

Ciascuna variabile identificata è legata al livello di competenze necessarie. Questa visione è fondamentale perché l’ONS possa continuare a svolgere la propria missione, raggiungere gli obiettivi programmati e rispondere rapidamente al mutare delle circostanze esterne.
In questo contesto, la pandemia ha accelerato il cambiamento: le quattro variabili evidenziate stanno influenzando il futuro delle cure oncologiche.
Al fine di garantire la salute pubblica e la sicurezza delle cure, l’assistenza in futuro potrebbe diventare virtuale. Durante la pandemia, gli infermieri coinvolti nell’assistenza ai pazienti oncologici si sono impegnati nel valutare, consigliare, educare e coordinare l’assistenza attraverso visite virtuali. Inoltre, sempre più spesso, i trattamenti per via infusionale sono stati sostituiti quando possibile da trattamenti orali e spesso le terapie endovenose sono state erogate nel contesto domiciliare evidenziando la necessità di ampliare il supporto con risorse specifiche dedicate al territorio.
È probabile che tale approccio continui anche dopo la pandemia. In quest’ottica, l’ONS ha sviluppato risorse educative e strumenti guida per supportare gli infermieri di oncologia. Il gruppo di lavoro ha ritenuto che la leadership infermieristica sia la competenza fondamentale che definisce la professione.
Ogni infermiere è un leader e nel 2020, dichiarato dall’OMS l’Anno degli Infermieri e delle Ostetriche, abbiamo visto molti esempi. Gli infermieri di tutto il mondo hanno trovato soluzioni alle numerose sfide poste dalla pandemia, diventando insieme ai medici i portavoce chiave dei media. Gli infermieri americani hanno anche mostrato al Paese l’importanza di partecipare agli studi clinici. Il presidente dell’American Nurses Association Ernest Grant, RN, PhD, FAAN, è stato arruolato in uno studio clinico sui vaccini perché fosse un esempio per le persone di colore a sottoporsi al programma vaccinale, nel momento in cui lo stesso fosse stato disponibile. Questo potrebbe essere un segnale per aumentare l’inclusione delle diversità negli studi clinici.
La nuova visione decennale dell’ONS prevede di prendere spunti dai nuovi segnali arrivati dal contesto che include un panorama di cure in evoluzione. La pandemia di oggi non sarà l’ultimo evento ad accelerare il cambiamento. L’ONS continuerà a costruire risorse ‘evidence-based’ da mettere a disposizione dei membri dell’ONS e degli altri infermieri di oncologia per essere utilizzate nella pratica, sulla base dei loro bisogni.
Le linee guida per la pratica clinica infermieristica elaborate dall’ONS forniscono raccomandazioni basate sulle evidenze per la gestione dei sintomi del paziente oncologico. Nelle linee guida sono riportati: la ricerca pubblicata sullo specifico quesito, il consenso di esperti sul livello di certezza delle prove, il rapporto rischio-beneficio degli interventi considerati e le preferenze e i valori dei pazienti. Tali linee guida sono create con una metodologia rigorosa e possono essere utilizzate da infermieri e da altri professionisti sanitari, pazienti e ‘stakeholder’ di politiche sanitarie in ambito oncologico con l’obiettivo di migliorare l’assistenza ai pazienti con cancro.

Tra le più recenti pubblicate sul sito dell’ONS troverete le seguenti:

1) Vampate di calore: Hot Flashes, clinical summary of the ONS guidelines. Accedi al documento (accesso riservato agli iscritti)
2) Linfedema: Lymphedema, clinical summary of the ONS Guidelines™ for cancer treatment–related lymphedema. Scarica il pdf 
3) Tossicità cutanee: Skin Toxicities, clinical summary of the ONS Guidelines™ for cancer treatment–related skin toxicity. Scarica il pdf
4) Costipazione: Constipation, clinical summary of the ONS Guidelines™ for opioid-induced and non–opioid-related cancer constipation. Scarica il pdf
5) Radiodermatiti: Radiodermatitis, clinical summary of the ONS Guidelines™ for cancer treatment–related radiodermatitis. Scarica il pdf

Sul sito dell’ONS sono inoltre pubblicati documenti sotto forma di sintesi delle evidenze, molto utili per la pratica: Putting Evidence into Practice (PEP). A questo link si accede all’evidence-summary sulla gestione dei sintomi.
Il documento fornisce prove di evidenza sulla gestione dei sintomi associati alla chemioterapia e alla radioterapia, precisando che gli interventi raccomandati in questo documento potrebbero non essere applicabili agli stessi sintomi causati dalle immunoterapie.
I meccanismi di sviluppo dei sintomi secondari alle immunoterapie, eventi avversi immuno-correlati (irAE), sono diversi da quelli dei trattamenti più tradizionali, quindi gli interventi identificati attualmente nell’evidenza della PEP potrebbero non essere applicabili e le conseguenze di tali sintomi possono essere molto più severe. Le prove riguardanti gli interventi per i sintomi associati all’immunoterapia sono attualmente limitate; tuttavia, l’aspetto chiave che determina una gestione efficace dei sintomi è legato alla loro identificazione e gestione precoce (Davies, 2014). I clinici dovrebbero consultare le informazioni specifiche sul farmaco relative alla valutazione e alla gestione degli irAE.
La necessità di segnalare prontamente tutti i sintomi deve essere specificatamente sottolineata nell’educazione al paziente. Alcuni eventi avversi possono verificarsi mesi dopo la fine del trattamento: i pazienti devono essere consapevoli della necessità di segnalare i sintomi tardivi e continuare il follow-up durante e dopo il trattamento (Ledezma & Heng, 2014).


Strategie di ‘coping’ emotivo per il COVID-19 

La nuova pandemia di SARS-CoV-2 sta capovolgendo il mondo, dentro e fuori l’ospedale. Gli infermieri di oncologia si trovano a far fronte a importanti sfide lavorative determinate dai cambiamenti del contesto di cura.
Come infermieri, abbiamo dimostrato di essere resilienti e in grado di affrontare gli eventi. Questo non può che renderci orgogliosi, ma al contempo quello che sta succedendo è qualcosa che nessuno di noi ha mai sperimentato prima e questa incertezza rappresenta una fonte di stress. Poiché non sappiamo per quanto tempo la pandemia interesserà le nostre comunità e i nostri pazienti, dobbiamo rimanere proattivi nell’identificare se i nostri livelli di stress stanno aumentando esponenzialmente e trovare modi per gestirli prima che diventino eccessivi.
Durante eventi estremi, come catastrofi o epidemie infettive, gli operatori sanitari possono sperimentare un accumulo di stress che può portare a ‘burnout’ o disturbo post-traumatico da stress (DPTS). Secondo i risultati di una ricerca pubblicata nel Journal of Trauma Nursing, il DPTS è “innescato dall’esposizione a persone che hanno subito un trauma e dal prestare assistenza a tali persone”. Riconoscere i segni di stress e usare tecniche di ‘coping’ può rappresentare un valido aiuto.

Come si può riconoscere?
I segni del disturbo post traumatico da stress possono manifestarsi come: 
Sintomi Psicologici ed Emotivi (ad es. irritabilità, tristezza, depressione, sbalzi d’umore, senso di colpa, paura, ansia)
Sintomi Fisici (ad es. cambiamento dell’appetito, affaticamento)
Sintomi Cognitivi (ad es. problemi di memoria, difficoltà a prendere decisioni, concentrazione limitata)
Sintomi Comportamentali (ad es. cambiamento di attività, incapacità a riposare, isolamento sociale, aumento dell’uso di alcol o tabacco).

Per fare fronte allo stress l’ONS consiglia le seguenti strategie:
– Prendersi cura della propria salute fisica e mentale con un’alimentazione sana, riposo, esercizio fisico, rilassamento e meditazione
– Parlare con qualcuno delle proprie emozioni e utilizzare la rete di amici e di supporto tra i colleghi infermieri
– Mantenere quanto più possibile le normale abitudini
– Avere la consapevolezza che essere influenzati emotivamente dalle catastrofi o dalle pandemie può essere una conseguenza normale
– Non sentirsi frustrati se non si è in grado di fornire assistenza direttamente in prima linea nelle aree con un numero elevato di pazienti infetti
– Allontanarsi dai social media o altri canali di informazione se le notizie diventano opprimenti.

Le istituzioni o le unità infermieristiche possono: 
– Discutere i segni e i sintomi del disturbo post-traumatico da stress: il riconoscimento e l’intervento precoci sono importanti
– Condurre ‘debriefing’ e riflessioni regolari nella vostra unità operativa
– Rafforzare il fatto che avere reazioni mentali e fisiche durante e dopo una catastrofe è normale, ma se non scompaiono o se contemporaneamente si verifica una serie di sintomi intensi è probabile che sia necessario un intervento di supporto..

 

Notizie da UKONS 

Il quadro clinico da COVID-19 presenta sintomi in comune con quelli presenti nel paziente con tumore del polmone. Il gruppo di lavoro di esperti clinici sul cancro del polmone di The UK Lung Cancer Clinical Expert Group e Roy Castle Lung Cancer Foundation hanno sviluppato una guida per supportare i professionisti nel fare diagnosi differenziale tra sintomi da COVID-19 e sintomi da tumore del polmone. La guida potrebbe aiutare per un migliore inquadramento del paziente in fase di accertamento dei sintomi. Fornisce un aiuto su come differenziare alcuni sintomi che sono simili e presenti in entrambe le condizioni cliniche come ad esempio: dispnea, fatigue e tosse. Nella malattia da SARS-CoV-2 tali sintomi hanno una rapida insorgenza e spesso sono accompagnati anche da altri, come ad esempio alterazione dell’olfatto e/o del gusto, mialgia, febbre, mentre nel caso del tumore del polmone l’insorgenza dei sintomi è dilazionata nel tempo e i sintomi concomitanti possono riguardare la perdita di peso, emoftoe e dolore toracico. Il documento originale è pubblicato sul sito dell’Associazione degli Infermieri di Oncologia del Regno Unito (UKONS).
In un recente articolo pubblicato su Cancer Nursing Practice, rivista del Royal College of Nursing, Mark Foulkes – Presidente di UKONS – commenta così l’utilità di questa guida: “Questa è una risorsa utile per gli infermieri. A coloro che lavorano in oncologia viene spesso chiesto della differenza tra sintomi di COVID-19 e sintomi del cancro al polmone. Le domande possono provenire dai nostri pazienti, compresi quelli che sono in chemioterapia che possono essere più inclini alle infezioni toraciche e sono preoccupati per il SARS-CoV-2. Questo può aiutare a rassicurarli. È anche utile per coloro che si sono ripresi dal COVID-19 ma hanno ancora sintomi ad essa attribuiti, inclusa una tosse persistente, che li guida a cercare ulteriore aiuto per controllare i loro sintomi. È anche un ottimo strumento per quei colleghi che lavorano in medicina generale, cure primarie e reparti di emergenza. È qualcosa verso cui possiamo indirizzarli per una guida e un consiglio chiari”.



 




La ricerca infermieristica in oncologia

Selezione di abstract dalle riviste scientifiche
 

Questo mese proponiamo un articolo pubblicato su European Journal of Oncology Nursing dedicato alla comunicazione tra ‘caregiver’ e pazienti oncologici terminali. 


Open communication between caregivers’ and terminally ill cancer patients about illness and death: The role of gender – A correlational study 
Sara Carmel, Yoram Singer, Nili Yosef-Sela, Yaacov G. Bachner
European Journal of Oncology Nursing,Volume 49, 2020, 101828, ISSN 1462-3889, https://doi.org/10.1016/j.ejon.2020.101828

Comunicazione aperta tra ‘caregiver’ e pazienti oncologici terminali su malattia e morte: ruolo di genere. Studio correlazionale 
I ‘caregiver’ affrontano serie difficoltà nel comunicare apertamente con i loro familiari riguardo la malattia e la morte. Alcuni studi suggeriscono che le donne affrontano con più facilità queste conversazioni. Questo studio ha confrontato il livello di comunicazione aperta tra coppie di coniugi – donne e uomini – nel loro ruolo di ‘caregiver’, il ruolo delle caratteristiche situazionali e personali che potrebbe spiegare il livello di comunicazione aperta per le donne e gli uomini.
Studio correlazionale in cui sono stati intervistati 77 ‘caregiver’ coniugi di pazienti affetti da cancro in fase terminale. Il reclutamento dei partecipanti è durato 10 mesi ed è stato effettuato dall’equipe dell’unità di cure palliative e ‘hospice’ nella regione centrale della più grande organizzazione sanitaria in Israele. Il questionario misurava il livello di comunicazione aperta, le caratteristiche personali e situazionali del ‘caregiver’.
Le donne hanno riportato livelli più elevati di comunicazione aperta su malattia e morte con i loro cari, rispetto agli uomini. Tra gli uomini, la durata dell’assistenza e l’autoefficacia sono emerse come fattori predittivi del livello di comunicazione aperta. Tra le donne, l’autoefficacia e l’origine etnica sono fattori predittivi.
Lo studio dimostra il ruolo importante che il genere gioca sul livello di comunicazione aperta tra i coniugi ‘caregiver’ di pazienti oncologici nel fine vita, riguardo la malattia e la morte. L’autoefficacia, l’origine etnica e la durata dell’assistenza sono fattori predittivi significativi che spiegano la comunicazione aperta tra ‘caregiver’ uomini e donne. Questi fattori dovrebbero essere considerati dagli infermieri e da altri professionisti sanitari quando sviluppano programmi di intervento per aumentare il livello di comunicazione aperta tra i ‘caregiver’ familiari e i loro parenti oncologici nel fine vita. 

 

 




Prossimi appuntamenti

 
 


CONGRESSO ONS 2021
Congresso Virtuale 20, 22, 27, 29 aprile 2021
Link: https://congress.ons.org  


CONGRESSO ESMO 2021
Parigi, 17 – 21 settembre 2021
Link: https://www.esmo.org/meetings/esmo-congress-2021   

 

 




Siti utili
 
 


AIOM 
www.aiom.it  

WGN AIOM
www.aiom.it/working-group-infermieri 

EONS
www.cancernurse.eu

ONS
www.ons.org




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