Aiom Nursing
Anno II - Numero 6 - Maggio 2021

La Newsletter del Working Group Nursing AIOM


Coordinatori: Gianluca Catania, Rita Reggiani
Selezione articoli a cura di Gianluca Catania

Editore: Intermedia - Direttore Responsabile: Mauro Boldrini


Care Colleghe, Cari Colleghi,

in questo numero della newsletter portiamo alla vostra attenzione la giornata europea dell’Infermiere di Oncologia ECND21 che si celebra ogni anno il 18 maggio.

Quest’anno tra i premi che l’Oncology Nursing Society ha consegnato durante il 46° Congresso che si è svolto a fine aprile su piattaforma virtuale vi segnaliamo il premio a Christopher Friese dell’Università del Michigan. Friese ha dedicato la sua carriera a migliorare la qualità e la sicurezza dell’assistenza oncologica. In questa newsletter riportiamo i risultati di alcuni suoi studi sull’ambiente di lavoro infermieristico.
 

 



 
Notizie da AIOM 

 

Le attività del WGN AIOM

Promozione giornata europea dell’Infermiere di Oncologia: 18 maggio 2021 (ECND21). Celebrazione dell’evento, organizzato dalla European Oncology Nursing Society (EONS), che anche quest’anno, a causa del COVID19, si svolgerà online.

Il tema scelto per ECND21 è l’impatto che gli infermieri oncologici possono avere sulla prevenzione oncologica. Insieme alla presentazione di Stella Kyriakides, Commissario Europeo per la Salute, e una presentazione informativa sulla prevenzione oncologica da parte dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), saranno proiettati alcuni cortometraggi e infine un quiz sulla prevenzione a cui tutti possono partecipare e ci sarà la possibilità di partecipare ad un concorso il cui premio è la registrazione gratuita alla conferenza virtuale EONS14.

Stiamo lavorando al programma scientifico della sessione infermieristica del XXIII Congresso Nazionale AIOM che si svolgerà nelle giornate di sabato 23 e domenica 24 ottobre 2021. Al momento, considerando la situazione legata alla continua emergenza sanitaria, non siamo in grado di anticipare come si svolgerà l’evento. Quello che possiamo affermare e che ci impegneremo per offrirvi un programma ricco di argomenti interessanti e spunti di riflessione, condivisione e discussione.


Le attività di AIOM

Raccomandazioni sul test BRCA nei pazienti con adenocarcinoma della prostata 

AIOM in collaborazione con Fondazione AIOM, SIAPEC-IAP, SIBIOC, SIF, SIGU, AURO, SIU, SIURO, UROP, AIRO, aBRCAdabra Onlus ha pubblicato sul sito le raccomandazioni relative all’implementazione del test BRCA nei pazienti con adenocarcinoma della prostata.

La letteratura indica che la presenza di una variante patogenetica (VP) costituzionale nei geni BRCA1 e BRCA2 è associata ad un aumento del rischio di sviluppare un tumore della prostata.

Le raccomandazioni AIOM hanno l’obiettivo di:
1) identificare in pazienti affetti da carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione (mCRPC), in progressione dopo terapia comprendente un agente ormonale di seconda generazione, soggetti suscettibili di terapia sistemica antitumorale con inibitori dell’enzima Poli ADP-ribosio Polimerasi (PARP);
2) identificare soggetti portatori di VP costituzionali (germinali) nei geni BRCA1/2- associate ad alto rischio di tumori (mammella, ovaio, pancreas, prostata) ai fini di una prevenzione (primaria e/o secondaria) oncologica nell’ambito familiare. 


Oppioidi: sicurezza – drug-drug interaction – immunoterapia e microbiota
 
Webinar, 9 giugno 2021, dalle 17.00 alle 19.00

Tra i diversi webinar della serie “Appuntamenti AIOM – i mercoledì dell’oncologia” segnaliamo questo incontro formativo che ha l’obiettivo di approfondire alcuni aspetti, finora poco trattati, relativi all’utilizzo appropriato degli oppioidi per il trattamento del dolore, in particolare sotto il profilo della sicurezza e in base alle più recenti conoscenze, in continua evoluzione.

L’attenzione verrà focalizzata su tematiche emergenti, quali:
– Sicurezza degli oppioidi nei pazienti con insufficienza d’organo (renale ed epatica)
– Oppioidi e immunoterapia
– Drug-drug interactions
– Correlazione tra microbioma intestinale, neuroinfiammazione indotta da oppioidi e iperalgesia. 


XXIII Congresso Nazionale AIOM – Roma 22-23-24 Ottobre 2021 – Marriott Park Hotel 

È stato pubblicato il primo annuncio del XXIII Congresso Nazionale AIOM– Per un’oncologia di valore. Dalla prevenzione al trattamento.
 

 



 
Notizie da Fondazione AIOM 
 

Segnaliamo l’evento Alimentazione e Nutrizione nel paziente con tumore dello stomaco: capire bene per curarsi meglio.
5 maggio 2021 9:30-14:00 Diretta Facebook e YouTube. Cliccando su questo link potete scaricare il programma dell’evento.

Evento Te lo chiedono le ossa cliccando su questo link potete rivedere la presentazione dell’evento del 7 aprile 2021 realizzato in occasione della Giornata mondiale della salute 2021, Fondazione AIOM ha presentato la campagna di sensibilizzazione per fare luce sull’importanza di prevenire le complicanze scheletriche correlate alle metastasi ossee nei pazienti oncologici.

 



 
Notizie da Europa e Stati Uniti 
 


46° Congresso Oncology Nursing Society


Mentre scriviamo questa newsletter si stanno svolgendo i lavori del 46° Congresso dell’Oncology Nursing Society, anche quest’anno su piattaforma virtuale.
Lo scorso 22 aprile è stato premiato Christopher Friese dell’Università del Michigan. Friese ha dedicato la sua carriera a migliorare la qualità e la sicurezza dell’assistenza oncologica.
 
Friese ha condotto uno studio che ha esaminato l’ambiente di lavoro degli infermieri e gli esiti nei pazienti chirurgici. In un suo lavoro è stato tra i primi studi a dimostrare una relazione significativa tra ambienti di lavoro sfavorevoli e aumento della mortalità successiva a intervento di oncologia chirurgica. Nel suo studio, Friese ha indagato se gli ospedali con riconoscimento di ‘Magnete hospital” avessero riduzioni della mortalità a 30 giorni e ‘failure to rescue’ (morte dopo una complicanza). Egli concludeva che gli ospedali ‘Magnete’ determinavano esiti migliori nei pazienti rispetto agli ospedali senza riconoscimento.

In un altro studio, Friese ha esaminato gli effetti dell’esposizione a farmaci chemioterapici sul personale infermieristico, scoprendo che il 17% degli intervistati riferiva incidenti con farmaci chemioterapici con conseguente esposizione della pelle o degli occhi. L’incidenza di incidenti di chemioterapia era correlata a un carico di lavoro medio più elevato, ma quando un’organizzazione disponeva di personale e risorse adeguate e richiedeva due infermieri per alcune procedure legate alla verifica della chemioterapia, le probabilità di esposizione diminuivano rispettivamente del 65% e dell’83%. 



 

Microbioma e Melanoma


In un piccolo studio clinico a singolo braccio pubblicato su Science, l’alterazione del microbioma intestinale di un paziente attraverso il trapianto fecale ha migliorato la risposta alla terapia con inibitori del ‘checkpoint’ immunitario nel 40% dei pazienti con melanoma avanzato che inizialmente non avevano risposto all’immunoterapia.

Solo circa il 13% dei pazienti trattati con inibitori del ‘checkpoint’ immunitario risponde alla terapia, ma gli studiosi sono alla ricerca di modi per superare la resistenza al trattamento. Nel nuovo studio, i ricercatori hanno prelevato microbiota fecale da pazienti con melanoma avanzato che avevano risposto a pembrolizumab e l’hanno trapiantato nel colon di 15 pazienti che non avevano originariamente risposto a pembrolizumab o nivolumab. I ‘non responder’ sono stati successivamente trattati con pembrolizumab.

Dopo il trapianto e il trattamento, sei dei ‘non responder’ mostravano una riduzione del tumore o una stabilizzazione della malattia a lungo termine. Nel follow-up, uno ha avuto una risposta parziale per più di due anni e altri quattro non hanno avuto progressione della malattia per più di un anno. Un’analisi del loro microbiota intestinale mostrava la presenza di batteri associati all’attivazione delle cellule T e alla risposta dell’inibitore del ‘checkpoint’ immunitario. Anche i biomarcatori di proteine e metaboliti mostravano una risposta del sistema immunitario sistemico.

Sono necessari studi più ampi per confermare i risultati e i ricercatori hanno affermato che tali studi potrebbero portare a metodi di somministrazione più semplici per lo specifico microbiota che ciascun paziente resistente necessita.


Prima terapia ormonale orale nei pazienti con cancro alla prostata


Lo scorso dicembre l’FDA ha approvato relugolix. È la prima terapia ormonale da somministrare per via orale nei pazienti adulti con cancro della prostata in stadio avanzato. Appartiene alla classe degli antagonisti dell’ormone di rilascio delle gonadotropine (GnRH). Il farmaco si lega ai recettori del GnRH, determinando la riduzione del rilascio di ormone luteinizzante, ormone follicolo-stimolante e testosterone.

La somministrazione avviene per via orale, indipendentemente dall’assunzione di pasti, e le compresse non devono essere masticate. Se il paziente dimentica o ritarda l’assunzione oltre le 12 ore, non dovrà assumere la dose ma attendere il momento della dose successiva programmata.

La dose prescritta dall’oncologo prevede una dose di carico il primo giorno pari a 360 mg e, a partire dal secondo giorno, l’assunzione giornaliera di 120 mg. Per interruzioni superiori a 7 giorni, la ripresa dovrà riprendere con la dose di carico (360 mg) e proseguire con il dosaggio standard di 120 mg. Dal punto di vista infermieristico evidenziamo che più del 10% –15% dei pazienti negli studi clinici ha manifestato vampate di calore, affaticamento, aumento del glucosio, aumento dei trigliceridi, dolore muscolo-scheletrico, diminuzione dell’emoglobina, aumento degli enzimi epatici, costipazione e diarrea. Meno del 10% dei pazienti ha riportato aumento di peso, insonnia, ginecomastia, iperidrosi, depressione e diminuzione della libido.

Inoltre, è stato indicato un aumento del rischio di prolungamento dell’intervallo QT e tossicità embrio-fetale. Per questo motivo è necessario il monitoraggio cardiaco attraverso elettrocardiogramma ed elettroliti.

Dal punto di vista dell’interazione è necessario evitare l’assunzione di inibitori P-gp e induttori CYP3A. Gli inibitori P-gp possono aumentare la concentrazione del farmaco, mentre gli induttori CYP3A possono ridurla. L’educazione al paziente con partner di sesso femminile in età fertile deve includere l’informazione all’utilizzo di un metodo contraccettivo durante il trattamento e nelle due settimane successive all’assunzione dell’ultima dose. I pazienti devono essere informati sul rischio di riduzione potenziale della fertilità.


La telemedicina


Nel 2016 e nel 2019 l’Agency for Healthcare Research and Quality americana ha pubblicato due revisioni sistematiche sulla telemedicina e l’ utilizzo in condizioni acute e croniche; nel 2020, ha pubblicato un white paper che include i risultati relativi all’attuale espansione dell’utilizzo della telemedicina in epoca COVID-19.

I dati indicano che l’utilizzo della telemedicina su specifiche popolazioni di pazienti per effettuare il monitoraggio da remoto e domiciliare, la comunicazione nei pazienti con condizioni croniche e l’erogazione di interventi di psicoterapia produce esiti uguali o migliori rispetto all’approccio tradizionale, inoltre migliora la soddisfazione dei pazienti.

L’utilizzo nelle unità di terapia intensiva determina tassi inferiori di mortalità statisticamente significativi e piccole riduzioni, non significative, nella durata del ricovero.

Le consulenze in telemedicina di eventi acuti in emergenza migliorano il triage riducendo i tempi per le decisioni sul trasporto e il trattamento e, infine, per la ricezione delle cure.

In ambito oncologico, come primo punto di contatto quando i pazienti devono segnalare un problema, gli infermieri possono utilizzare la tecnologia per il triage in telemedicina per integrare o sostituire aspetti dell’interazione con il paziente. I pazienti possono utilizzare strumenti basati sul Web o applicazioni su telefono per rilevare i segni vitali o registrare i sintomi attraverso la modalità manuale o automatica, questo attiva un avviso inviato agli operatori sanitari e diventa quindi un dato registrato sulla cartella clinica. Queste tecnologie sono particolarmente utili nell’assistenza domiciliare o nelle strutture di assistenza residenziale a lungo termine.

Il triage condotto con la telemedicina può essere utilizzato quando i pazienti arrivano in ospedale in ambulatori dedicati o attraverso interazioni video utili per stabilire le priorità e gestire i casi e ridurre i tempi di attesa.

Altre applicazioni della telemedicina in oncologia includono l’erogazione di interventi educativi sulla chemioterapia, consulenza genetica, l’uso per scopi legati alla diagnosi o la ricerca e per la gestione dei ‘cancer survivor’. I componenti dell’equipe clinico-assistenziale possono utilizzare la telemedicina per connettersi tra loro al di fuori delle interazioni dirette con i pazienti, conducendo riunioni e incontri di gruppi collaborativi virtualmente da qualsiasi luogo.

Anche se la telemedicina può rimuovere le barriere fisiche all’assistenza, l’accesso può ancora essere un problema se i pazienti non dispongono degli strumenti tecnologici e del ‘know-how’ per partecipare agli appuntamenti virtuali. I pazienti potrebbero non possedere computer o dispositivi mobili, avere rete o servizi Internet insufficienti o semplicemente avere paura della tecnologia. Alcune istituzioni stanno impiegando strategie innovative per mitigare queste barriere: fornitura di ‘tablet’ e ‘hotspot’ mobili ai pazienti che non li possiedono e visite virtuali uno o due giorni prima dell’appuntamento effettivo.

I professionisti dovranno sviluppare maggiori competenze per leggere il linguaggio non-verbale o cogliere segnali che richiedono un approfondimento, oltre a richiedere una visita tradizionale nel momento in cui percepiscono un rischio per la sicurezza del paziente.



European Oncology Nursing Society (EONS)


EONS ha un nuovo presidente, Johan De Munter, a cui facciamo i nostri auguri di buon lavoro in questo ruolo rilevante per tutti gli infermieri di oncologia in Europa. De Munter ha annunciato che sotto la sua presidenza continueranno ad essere rilevanti temi come la comunicazione, l’advocacy, la ricerca di qualità e lo sviluppo e l’erogazione di programmi educativi per migliorare le competenze degli infermieri di oncologia.



European Cancer Nursing Day 2021 (ECND)


La giornata europea dell’infermiere di oncologia (European Cancer Nursing Day ECND) si svolgerà il 18 maggio 2021. Il tema di quest’anno è sull’impatto che gli infermieri oncologici possono avere sulla prevenzione del cancro “Strengthening Sustainable Cancer Prevention in Healthcare” (Rafforzare la Prevenzione Oncologica Sostenibile in Sanità).

EONS invita tutti gli infermieri di oncologia a partecipare alla campagna sui social media utilizzando l’hashtag #ECND21Go4Prevention: partecipando puoi contribuire a condividere messaggi importanti sulla prevenzione del cancro e garantire a questa iniziativa un grande impatto.

Per aiutarti, un ‘toolkit’ di risorse è disponibile per essere scaricato dal sito web. Il ‘kit’ include una serie di messaggi chiave sulla prevenzione e ti invitiamo a utilizzarli per evidenziare questioni fondamentali per gli infermieri oncologici sulla prevenzione del cancro.

All’ECND21 il 18 maggio sarà un giorno meraviglioso in cui celebreremo insieme l’infermieristica oncologica in tutta Europa e nel mondo!



13th ESO-EONS Masterclass in Oncology Nursing


A causa della pandemia COVID-19 il 13° Masterclass ESO-EONS previsto per il 2020 e posticipato a luglio 2021 a Tallinn in Estonia è stato cancellato. A fine anno sarà riprogrammato per il 2022. Controlla il sito EONS per maggiori informazioni e aggiornamenti.

Il Master ha l’obiettivo di preparare gli infermieri oncologici per futuri ruoli senior e per migliorare la loro conoscenza clinica nella gestione del malato oncologico durante tutte le fasi del percorso di cura e malattia.

Per il 4° anno consecutivo, il congresso EONS si terrà in concomitanza al congresso ESMO 2021. Il tema della conferenza sarà “Infermieristica contro il cancro: verso una nuova era nella cura del cancro”. La conferenza sarà in forma virtuale nei giorni 18-21 settembre 2021. La ‘call for abstract’ è aperta e scade il 5 maggio, per i late-breaking abstract la scadenza è il 17 agosto.
Seguite il sito EONS per gli aggiornamenti e per le iscrizioni.

Le categorie per gli abstract sono le seguenti:
– Digital innovations in health.
– Palliative and end of life care.
– Patient and occupational safety.
– Cancer Nursing: SARS-CoV-2 and cancer.
– Professional issues in cancer nursing.
– Health promotion, prevention and screening.
– Supportive care and symptom management.
– Ethics in cancer care.

 




La ricerca infermieristica in oncologia

Selezione di abstract dalle riviste scientifiche
 

The role of socioeconomic status in the relationship between social support and burden among cancer caregivers 
Nikbakht Nasrabadi A, Pahlevan Sharif S, Allen KA, Naghavi N, Sharif Nia H, Salisu WJ, Yaghoobzadeh A
Eur J Cancer Prev. 2021 Apr 23. doi: 10.1097/CEJ.0000000000000683. Epub ahead of print. PMID: 33899748,

Sebbene molte ricerche si siano concentrate sull’impatto diretto dello stato socioeconomico sui malati di cancro, ciò che non è chiaro è l’impatto dello stato socioeconomico sul supporto sociale e sul carico assistenziale per i ‘caregiver’. In questo studio, è stato usato un disegno di studio trasversale, e un campionamento di convenienza, per raccogliere i dati di 191 caregiver di pazienti oncologici afferenti a centri di oncologia in ospedali affiliati all’Università di Scienze Mediche di Teheran, in Iran. I partecipanti hanno completato un questionario sui dati demografici di base, la versione breve della Burden Scale for Family Caregivers e Zimet Multidimensional Perceived Social Support. È stata condotta un’analisi fattoriale esplorativa con rotazione obliqua per valutare la struttura fattoriale dei costrutti e il modello di misurazione. Il modello a due fattori composto da 22 elementi ha spiegato il 65,116% della varianza. C’era una significativa relazione negativa tra supporto sociale e carico assistenziale (b = -0,771; p < 0,001) e anche tra stato economico e carico assistenziale (b = -0,308; p < 0,01). Inoltre, c’era una significativa associazione positiva tra l’interazione del supporto sociale e lo stato economico e il carico assistenziale (b = 0,138; p < 0,05). Più specificamente, la relazione negativa tra supporto sociale e carico assistenziale era statisticamente più forte per i partecipanti con una condizione economica debole (b = -0,663; p < 0,001) rispetto a quelli con una buona condizione economica (b = -0,356; p < 0,01). Il sostegno sociale e lo stato economico di un individuo sono determinanti essenziali del carico assistenziale del ‘caregiver’. Si raccomandano ulteriori studi per comprendere meglio il supporto di cui hanno bisogno i caregiver per migliorare la loro qualità di vita e, in definitiva, quella dei pazienti che ricevono assistenza dai caregiver.

 

Randomized Controlled Trial of Paper-Based at a Hospital versus Continual Electronic Patient-Reported Outcomes at Home for Metastatic Cancer Patients: Does Electronic Measurement at Home Detect Patients’ Health Status in Greater Detail? 
Shiroiwa T, Hagiwara Y, Taira N, Kawahara T, Konomura K, Iwamoto T, Noto S, Fukuda T, Shimozuma K
Med Decis Making. 2021 Apr 24:272989X211010171. doi: 10.1177/0272989X211010171. Epub ahead of print. PMID: 33899589,

Scopo: questo studio aveva l’obiettivo di determinare se le valutazioni su dispositivi elettronici degli esiti riferiti dal paziente (ePRO) a casa riescono a identificare le fluttuazioni nei punteggi della qualità della vita (HRQOL) tra le visite.
Metodi: abbiamo eseguito uno studio controllato randomizzato per confrontare i punteggi ottenuti dalla pratica standard (misurazioni cartacee in ospedale) con i punteggi ottenuti dalla valutazione condotta su dispositivi elettronici degli esiti riferiti dal paziente (ePRO) a casa. I pazienti con cancro metastatico sono stati assegnati in modo casuale al gruppo cartaceo (n = 50) o al gruppo ePRO (n = 52). I punteggi EQ-5D-5L e EORTC QLQ C-30 sono stati ottenuti in 3 diversi giorni di chemioterapia nel gruppo cartaceo. Nel frattempo, i punteggi sono stati ottenuti il giorno della chemioterapia e nei giorni 3, 7, 10 e 14 nel gruppo ePRO durante 2 cicli. La prima ipotesi del nostro studio era che entrambi i punteggi negli stessi punti temporali sarebbero equivalenti nonostante la diversa frequenza, luogo o modalità di misurazione. La seconda ipotesi era che il tempo aggiustato per il punteggio PRO sarebbe stato diverso tra i gruppi. Per l’equivalenza, l’endpoint era il valore medio dell’indice EQ-5D-5L il giorno della chemioterapia prima del trattamento ambulatoriale. Solo se l’equivalenza era soddisfatta venivano utilizzati i giorni di vita aggiustati per la qualità (QALD) per tutti i dati.
Risultati: la differenza media aggiustata nell’indice EQ-5D-5L era -0,013 (intervallo di confidenza al 95% [IC]: -0,049 – 0,022); l’IC al 95% non ha superato il margine di equivalenza. Allo stesso modo, anche la differenza media per lo stato di salute globale (2,28 [IC 95%: -2,55 – 7,11]) ha mostrato equivalenza. Tuttavia, il QALD di EQ-5D-5L era significativamente inferiore nel gruppo ePRO di 1,36 per 30 giorni (IC 95%: -2,22 – -0,51; p = 0,0021).
Conclusioni: valutazioni continue della qualità di vita a casa con strumenti elettronici (ePRO) possono produrre profili più dettagliati della qualità di vita rispetto alla valutazione condotta con questionari cartacei. 



Oncology nurses’ lived experiences of video communication in follow-up care of home-living patients: A phenomenological study in rural Norway 
Rygg LØ, Brataas HV, Nordtug B
Eur J Oncol Nurs. 2021 Apr 3;52:101955. doi: 10.1016/j.ejon.2021.101955. Epub ahead of print. PMID: 33906054,

Scopo: esplorare le esperienze vissute degli infermieri di oncologia (ON) durante tre mesi di assistenza virtuale fornita tramite videoconferenza (VC) nell’assistenza di follow-up per pazienti affetti da cancro che vivono a casa nella Norvegia rurale.
Metodo: uno studio esplorativo che impiega un approccio fenomenologico descrittivo condotto con un campione intenzionale di quattro ON che lavorano nell’assistenza sanitaria di base in tre comuni. Le interviste individuali basate su domande aperte sulle esperienze degli ON sull’uso di VC nel follow-up sono state analizzate utilizzando una metodologia ispirata da Clark Moustakas. In questo studio è stata utilizzata la checklist COREQ.
Risultati: gli ON hanno fornito VC come supplemento per promuovere la qualità rispetto al follow-up tradizionale. Le loro esperienze vissute del fenomeno sono state descritte dai seguenti temi: 1) scelta di VC in base a considerazioni sul bisogno di assistenza, 2) l’uso di VC su tablet portatili ha facilitato il contatto e il follow-up frequente e 3) adattamento dell’assistenza virtuale nell’ottica della pratica centrata sulla persone e orientata agli obiettivi.
Conclusione: l’uso di VC può contribuire a un’assistenza di qualità accessibile e frequente e ridurre il tempo di viaggio degli ON per le visite domiciliari. Questo studio indica la necessità di individuare e valutare l’adeguatezza dell’assistenza virtuale in pazienti con situazioni oncologiche impegnative. Inoltre, sono necessari studi su larga scala per valutare come la VC possa influenzare la qualità dell’assistenza. 

 

Alcohol and Breast Cancer: Results From the Women’s Wellness After Cancer Program Randomized Controlled Trial 
Balaam S, Bailey TG, Anderson D, Retell J, McCarthy AL
Cancer Nurs. 2021 Apr 20. doi: 10.1097/NCC.0000000000000956. Epub ahead of print. PMID: 33883478,

Background: ci sono prove che il consumo di alcol aumenta il rischio di cancro al seno ricorrente. Non è chiaro se le donne australiane con cancro al seno siano a conoscenza di queste prove o modifichino di conseguenza il loro consumo di alcol.
Obiettivo: questo articolo riporta un’analisi secondaria dei dati dello studio controllato randomizzato per il benessere delle donne dopo il cancro (WWACP) (N = 351). Il WWACP mirava a migliorare la qualità della vita e ridurre il rischio di malattie croniche nelle donne precedentemente trattate per il cancro attraverso la modifica dello stile di vita. Qui forniamo i dati relativi all’alcol per i partecipanti allo studio sul cancro al seno (n = 269). Abbiamo analizzato il consumo di alcol di base, le variabili associate all’assunzione di alcol e l’effetto dell’intervento sull’assunzione alle settimane 12 (fine dell’intervento) e 24 (per determinare la sostenibilità).
Interventi/metodi: le valutazioni includevano i seguenti questionari: il Dietary Questionnaire for Epidemiological Studies, Short Form-36, International Physical Activity Questionnaire, Green Climacteric Scale, Pittsburgh Sleep Quality Index e Center for Epidemiologic Studies Depression Scale.
Risultati: la maggior parte dei partecipanti praticava un consumo di alcol sicuro. Tra i bevitori, l’assunzione di caffeina, il fumo, motivi di tipo emotivo e fisico e un maggiore disagio per i sintomi vasomotori erano associati a un aumento dell’assunzione. Rispetto al basale, il consumo di alcol è diminuito da 5,22 g/die a 4,18 g/die nel gruppo di intervento, mentre il consumo è aumentato tra i soggetti nel controllo a 12 settimane. Nessuna differenza tra i gruppi è stata osservata alla settimana 24. 
Conclusione: l’intervento è stato associato a una minore assunzione di alcol tra i bevitori alla settimana 12, ma questa riduzione non è stata raggiunta alla settimana 24. 



 




Prossimi appuntamenti

 
 


CONGRESSO ESMO 2021
Parigi, 17 – 21 settembre 2021
Link: https://www.esmo.org/meetings/esmo-congress-2021   

 

 




Siti utili
 
 


AIOM 
www.aiom.it  

WGN AIOM
www.aiom.it/working-group-infermieri 

EONS
www.cancernurse.eu

ONS
www.ons.org 

HPNA Hospice & Palliative Nurses Association

advancingexpertcare.org




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