venerdì, 14 marzo 2025
Medinews
28 Settembre 2010

ASPIRINA RIDUCE RECIDIVE INFARTO E ICTUS ANCHE IN PAZIENTI CON DANNO RENALE

Un assunzione quotidiana di aspirina per quattro anni potrebbe prevenire 54 morti per infarto, 40 ictus e 40 attacchi cardiaci non mortali ogni 1.000 persone con malattie renali. Lo studio è stato pubblicato sul Journal of the American College of Cardiology e condotto dai ricercatori australiani del George Institute for Global Health. Meg Jardine e colleghi hanno analizzato i dati relativi a oltre 18mila persone di età compresa tra i 50 e gli 80 anni con diagnosi di ipertensione. il 20% di questi soffriva anche di patologie renali croniche da lievi a moderate. L’analisi ha permesso di appurare che tra i pazienti sopravvissuti a un attacco di cuore o ictus l’assunzione giornaliera di aspirina ha mostrato di ridurre la possibilità di recidive. L’analisi ha anche tenuto conto degli effetti indesiderati e in particolare la possibilità di emorragie a causa del potere antiaggregante dell’aspirina. Sulla possibilità di salvare circa 134 persone su 1.000, in questo caso può gravare un numero di circa 27 persone con insufficienza renale cronica cui potrebbe verificarsi un’emorragia maggiore e 12 con un’emorragia minore. Un ‘costo’ che gli scienziati suggeriscono ‘possa essere accettabile’.

La Stampa.it – Journal of the American College of Cardiology
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