domenica, 30 giugno 2024
Medinews
19 Ottobre 2011

CONCORDANZA PATOLOGICA E IMPLICAZIONI CLINICHE DEI TUMORI RENALI BILATERALI SINCRONI SPORADICI

L’approccio preferenziale è la chirurgia ‘nephron-sparing’ bilaterale, quando possibile: l’alta concordanza di oncocitoma fa propendere per una gestione meno aggressiva

Le percentuali di concordanza patologica nei pazienti con tumori renali bilaterali sincroni sporadici sono state valutate nello studio pubblicato sulla rivista Urology (leggi abstract originale) assieme ai fattori predittivi di concordanza. I ricercatori dello University of Chicago Medical Center hanno condotto una revisione retrospettiva dal 1985 al 2008, che includeva nei criteri di ricerca tutti i pazienti con diagnosi di tumore renale bilaterale. Nell’analisi sono stati inclusi i pazienti che presentavano tumori renali bilaterali sincroni sporadici documentati con procedura d’immagine o dichiarati in cartella clinica. Sono stati esclusi i pazienti con tumori renali bilaterali metacroni, masse renali cistiche, sindrome familiare di carcinoma renale, carcinomi a cellule uroteliali e altra istologia variante. Analisi univariata e multivariata sono state utilizzate per valutare i fattori predittivi di concordanza. Gli autori hanno identificato 297 pazienti eleggibili per l’analisi. La concordanza di carcinoma renale è stata confermata in 222 di 249 pazienti (89%). Concordanza di tumore benigno, nello specifico oncocitoma, è stata trovata in 41 di 59 pazienti (71%). Fattori quali età, genere e dimensioni del tumore alla procedura per immagini non mostravano associazione con i tassi di concordanza per il carcinoma renale bilaterale od oncocitoma bilaterale. In analisi multivariata, i tumori multifocali sono stati associati a concordanza benigna (OR 6.9, IC 95%: 1.6 – 29.2; p = 0.009). In conclusione, i tassi di concordanza di tumore benigno e maligno sono alti nei pazienti con tumori renali bilaterali sincroni sporadici. Data l’elevata concordanza di carcinoma renale, i risultati supportano un approccio di trattamento che consiste nella chirurgia bilaterale ‘nephron-sparing’ quando possibile. Comunque, dato l’elevato tasso di concordanza di oncocitoma in questa popolazione, un trattamento meno aggressivo (biopsia della massa renale e sorveglianza) del rene controlaterale può essere considerato dopo conferma istologica dell’altro organo.


Renal Cancer Newsgroup – Numero 10 – Ottobre 2011
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