domenica, 30 giugno 2024
Medinews
30 Gennaio 2009

CONSENSUS GUIDELINE PER IL TRATTAMENTO DEL TUMORE DEL RENE

Linee guida a conclusione dei lavori del Forum Canadese sul Tumore del Rene 2008 per il trattamento dei pazienti con carcinoma renale localizzato, localmente avanzato o metastatico

Prima relazione canadese sulle linee guida per il cancro al rene, soprattutto il carcinoma renale, la più letale neoplasia del tratto genito-urinario che porta a morte almeno 1500 canadesi ogni anno. L’incidenza globale è in aumento (2% ogni anno) e le ragioni sono sconosciute. Negli ultimi anni, si sono osservate grandi innovazioni nel trattamento di questa malattia: dall’introduzione delle terapie target alla chirurgia minimamente invasiva per la terapia locale, alla tecnologia ablativa guidata da imaging, alla genetica molecolare. Questi nuovi trattamenti hanno rivoluzionato la cura e stimolato la ricerca sul tumore al rene. In Canada sono disponibili almeno 4 diverse linee guida specificamente rivolte ai diversi aspetti della cura dei pazienti con carcinoma renale. Il “consensus meeting” degli esperti canadesi si è tenuto dal 31 gennaio al 2 febbraio 2008 a Mont Tremblant in Quebec ed è stato pubblicato nella rivista Canadian Urological Association Journal (leggi abstract originale). Circa 60 esperti nelle molteplici discipline correlate al tumore del rene (urologi, oncologi, radio-oncologi, infermieri oncologi, radiologi, patologi e un clinico), 3 responsabili di industrie farmaceutiche e pazienti che rappresentavano la neo-fondata Kindey Cancer (Association) canadese sono stati invitati al meeting. Riferimenti specifici per ciascuna area sono stati forniti dagli esperti e sono stati classificati usando una versione modificata degli Oxford Levels of Evidence. Durante la conferenza, gli esperti hanno presentato relazioni, seguite dalla discussione e dal voto per raggiungere il consenso sulle linee guida per il trattamento del carcinoma renale localizzato, localmente avanzato e metastatico. Nella sezione dedicata al carcinoma renale metastatico, è stato inserito un paragrafo dedicato alla progressione dopo terapia di prima linea con sunitinib o sorafenib che ribadisce la possibilità di passare ad un altro inibitore tirosin-chinasico. In alternativa, ma meno supportato da studi di fase II, anche interferone o temsirolimus possono essere utilizzati, o eventualmente chemioterapia nei carcinomi renali metastatici sarcomatoidi o poco differenziati.
I suggerimenti presentati in queste linee guida per il tumore del rene sono ripresi anche dal National Comprehensive Cancer Network statunitense (http://www.nccn.org).


Renal Cancer Newsgroup – Numero 1 – Gennaio 2009
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