domenica, 30 giugno 2024
Medinews
19 Dicembre 2013

EFFETTO DELLE TERAPIE TARGET SULLA SOPRAVVIVENZA GLOBALE NEL TUMORE RENALE AVANZATO: STUDIO SUL REGISTRO NAZIONALE SEER

In analisi univariata e multivariata, i nuovi trattamenti offrono una migliore sopravvivenza globale, quindi aumentandone l’accesso si potranno migliorare gli esiti dello stadio avanzato

Nel 2005, con l’avvento e la nuova disponibilità delle terapie target, il trattamento del carcinoma renale in stadio avanzato o metastatico ha subito drammatici cambiamenti. L’effetto di questo cambiamento sull’esito clinico non è stato tuttavia studiato nei pazienti. Scopo dello studio pubblicato sulla rivista Clinical Genitourinary Cancer (leggi abstract) era valutare la sopravvivenza globale (OS) prima e dopo la disponibilità delle terapie target nei casi di carcinoma renale avanzato inclusi nel registro di popolazione del Surveillance, Epidemiology, and End Results (SEER). A questo scopo, i ricercatori della Wayne State University/Karmanos Cancer Institute di Detroit hanno incluso nello studio tutti i casi di carcinoma renale in stadio avanzato (regionale o a distanza) diagnosticati tra il 2000 e il 2008. Poiché il SEER non riporta la terapia somministrata e poiché le terapie target sono state approvate per la prima volta nel 2005, gli autori hanno valutato e comparato gli esiti di OS nei casi di carcinoma renale avanzato diagnosticati tra il 2000 e il 2003 (prima dell’era delle terapie target) con quelli diagnosticati dal 2005 al 2008 (era delle terapie target). I risultati indicano un significativo miglioramento della OS nei pazienti con carcinoma renale avanzato trattati nel secondo periodo (n = 12330) rispetto a quelli trattati prima dell’avvento delle terapie target (n = 11565), con una OS mediana rispettivamente di 20 vs 15 mesi (p = 0.0006). L’analisi multivariata ha rivelato che, nel periodo di tempo prima dell’introduzione delle terapie target, fattori predittivi di una OS più breve erano l’età superiore a 65 anni, la razza nera e l’assenza di nefrectomia. In conclusione, in analisi univariata e multivariata, le terapie target hanno offerto un miglioramento della sopravvivenza globale e, quindi, aumentandone l’accesso si potranno migliorare gli esiti del carcinoma renale in stadio avanzato.


Renal Cancer Newsgroup – Numero 12 – Dicembre 2013
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