domenica, 30 giugno 2024
Medinews
29 Agosto 2012

GESTIONE DEGLI EVENTI AVVERSI CON TERAPIE TARGET IN PAZIENTI NORMALI E SPECIALI CON CARCINOMA RENALE METASTATICO

Ai pazienti indeboliti, anziani o che presentano disfunzione epatica o renale si deve riservare un trattamento particolare, diverso da quello indicato per la popolazione generale

Le opzioni di trattamento per il carcinoma renale metastatico sono cambiate molto rapidamente negli ultimi anni, come si può osservare dall’approvazione dei molti farmaci che hanno mostrato efficacia in studi di fase III. I farmaci approvati includono inibitori tirosin-chinasici (TKI) come sunitinib, sorafenib e pazopanib, inibitori del fattore di crescita endoteliale vascolare come bevacizumab e inibitori di mTOR (mammalian target of rapamycin) come temsirolimus ed everolimus. I ricercatori dell’ospedale provinciale di Cordoba in Spagna hanno sottolineato che questi agenti biologici presentano profili di tossicità che differiscono da quelli che si manifestano con gli attuali agenti chemioterapici, ma la novità è accompagnata da una carenza di dati clinici esaustivi sugli eventi avversi ad essi correlati, i cui sintomi possono sovrapporsi a quelli delle malattie croniche dei pazienti con carcinoma renale metastatico, quali ad esempio ipertensione, iperglicemia e polmonite. Ipertensione, ipotiroidismo, sindrome mano-piede e fatigue sono eventi avversi frequentemente associati ai TKI, mentre immunosoppressione, stomatite, alterazioni metaboliche e polmonite non infettiva sono eventi avversi tipici degli inibitori di mTOR. Le raccomandazioni di trattamento di questi eventi avversi in pazienti con carcinoma renale metastatico, elencate nell’articolo pubblicato sulla rivista Cancer Metastasis Reviews (leggi abstract), rimarcano quelle indicate per la popolazione generale: le tossicità da lievi a moderate possono essere trattate con interventi di supporto e farmacologici, ma quelle di grado più elevato normalmente richiedono un consulto specialistico esterno, riduzione della dose e interruzione o sospensione definitiva della terapia. In alcuni gruppi di pazienti con carcinoma renale metastatico, come ad esempio persone fragili e indebolite, anziane o con disfunzione renale o epatica, è invece necessario un trattamento speciale degli eventi avversi.


Renal Cancer Newsgroup – Numero 7 – Agosto 2012
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