MUTAZIONI BRCA1 E BRCA2 E SOPRAVVIVENZA IN DONNE CON CARCINOMA EPITELIALE INVASIVO DELL’OVAIO
Circa il 10% delle donne affette da carcinoma epiteliale ovarico (EOC) invasivo è portatrice di mutazioni germinali dei geni BRCA1 e BRCA2. In un recente studio è stata suggerita un’associazione tra EOC con mutazione BRCA2 e una prognosi migliore, ma l’effetto del gene BRCA1 rimane ancora da definire. Ricercatori dello studio EMBRACE e del Cancer Genome Atlas Research Network hanno valutato la sopravvivenza delle portatrici di geni BRCA con EOC, rispetto alle non portatrici di mutazioni, e se le prime mostrassero caratteristiche di sopravvivenza simili relativamente a BRCA1 e BRCA2. A questo scopo, hanno condotto un’analisi di 26 studi osservazionali, pubblicata sulla rivista Journal of the American Medical Association (leggi abstract originale), sulla sopravvivenza in donne con cancro ovarico, per un totale di 1213 casi di EOC con mutazioni patogene germinali nei geni BRCA1 (n = 909) o BRCA2 (n = 304), e in 2666 pazienti non portatrici di mutazione, seguite in tempi diversificati tra il 1987 e il 2010 (anno mediano della diagnosi 1998). Endpoint primario dello studio era la mortalità globale a 5 anni. La sopravvivenza globale a 5 anni è risultata del 36% (intervallo di confidenza [IC] 95%: 34 – 38) nelle non portatrici di mutazioni, del 44% (IC 95%: 40 – 48) nelle portatrici di mutazione BRCA1 e del 52% (IC 95%: 46 – 58) in quelle con mutazione BRCA2. Dopo aggiustamento per studio e anno di diagnosi, le portatrici di mutazioni BRCA1 e BRCA2 mostravano una sopravvivenza più favorevole rispetto alle non portatrici (BRCA1: hazard ratio [HR] 0.78, IC 95%: 0.68 – 0.89; p < 0.001; BRCA2: HR 0.61, IC 95%: 0.50 – 0.76; p < 0.001). Queste differenze rimangono anche dopo aggiustamento per stadio, grado, istologia ed età alla diagnosi (BRCA1: HR 0.73, IC 95%: 0.64 – 0.84; p < 0.001; BRCA2: HR 0.49, IC 95%: 0.39 – 0.61; p < 0.001). La stima di HR in presenza di mutazione BRCA1 era significativamente diversa da quella calcolata nel modello aggiustato (p eterogeneità = 0.003). In conclusione, tra le pazienti con EOC invasivo, la presenza di una mutazione germinale BRCA1 e BRCA2 è risultata associata ad una sopravvivenza globale a 5 anni più favorevole. In particolare, le portatrici di mutazione in BRCA2 avrebbero la migliore prognosi.