Osimertinib (AZD9291) is an oral, potent, irreversible EGFR tyrosine-kinase inhibitor selective for EGFR tyrosine-kinase inhibitor sensitising mutations, and the EGFR Thr790Met resistance mutation. We assessed the efficacy and safety of osimertinib in patients with EGFR Thr790Met-positive non-small-cell lung cancer (NSCLC), who had progressed after previous therapy with an approved EGFR tyrosine-kinase inhibitor. In this phase 2, open-label, single-arm study (AURA2), patients aged at least 18 years with centrally confirmed EGFR Thr790Met-positive mutations, locally … (leggi tutto)
Nel contesto della medicina di precisione in questo studio di fase II 199 pazienti affetti da NSCLC in stadio IIIB/IV EGFR T790M–positivi e progrediti dopo precedente terapia con inibitore tirosino kinasico EGFR ricevono osimertinib 80 mg po, due volte al dì, fino a progressione radiologica e/o mantenimento del beneficio clinico. Anche i pazienti con metastasi cerebrali stabili e asintomatiche potevano essere inclusi. L’obiettivo primario era l’ORR (da revisione centralizzata delle immagini). Lo studio è ancora in corso, essendoci ad oggi 122 pazienti (58%) in trattamento. La durata mediana di trattamento è pari a 13 mesi e l’ORR osservato in 140 pazienti è del 70% con una durata mediana di risposta uguale a 11,4 mesi e il 44% dei pazienti è ancora in terapia a 12 mesi di trattamento. Il farmaco continua a dimostrare un buon profilo di tollerabilità, pur registrandosi alcune tossicità da tenere in considerazione (quali l’embolia polmonare di grado 3-4 nel 3% dei casi e 7 casi di decesso correlate a interstiziopatia polmonare verosimilmente correlata al farmaco). Osimertinib ha già un’approvazione FDA ed EMA per i pazienti affetti da NSCLC in stadio avanzato, positivi per T790M e già trattati con inibitore tirosino kinasico di I e II generazione e dovrebbe far parte dell’algoritmo terapeutico di questi pazienti, che rappresentano il 14% della popolazione di NSCLC in stadio avanzato. Tale prescrizione è inoltre (potenzialmente) resa più agevole dalla possibilità di affiancare alla rebiopsia tessutale anche il dato su biopsia liquida. Non resta quindi che attendere il passaggio di AIFA in questo contesto. Nel frattempo, i pazienti candidari a questo trattamento dovrebbero essere indirizzati a studi clinici dedicati (http://www.aiom.it/studi-clinici/1,108,1).