domenica, 30 giugno 2024
Medinews
26 Settembre 2013

PESO ECONOMICO DI DETERMINATI EVENTI AVVERSI NEGLI ANZIANI CON CARCINOMA RENALE METASTATICO

Le cure sono più costose nei pazienti di oltre 65 anni che sviluppano eventi avversi associati a vari agenti target; prevenzione e/o trattamento migliore potranno ridurre i costi sanitari

Analisti statunitensi della Policy Analysis, Inc. (PAI) hanno stimato i costi degli eventi avversi in pazienti anziani con carcinoma renale metastatico nello studio retrospettivo pubblicato sulla rivista Journal of Medical Economics (leggi abstract). I pazienti erano inclusi se registrati nel database del Surveillance, Epidemiology and End Results (SEER) legato a Medicare (SEER-Medicare), avevano età ≥ 65 anni ed evidenza di carcinoma renale metastatico di nuova diagnosi, posta tra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2007. Gli eventi avversi di interesse consistevano in tossicità di grado 3 o 4 riportate con frequenza ≥ 5% in studi clinici randomizzati, controllati, che prevedevano la somministrazione di sunitinib, sorafenib, bevacizumab e pazopanib (cioè terapie target per il carcinoma renale metastatico), e includevano dolore addominale, dolore dorsale, diarrea, dispnea, dolore alle estremità, fatigue/astenia, sindrome mano-piede, ipertensione, linfopenia, nausea/vomito, neutropenia, proteinuria e trombocitopenia. I pazienti di SEER-Medicare che manifestavano questi eventi sono stati identificati in base ai codici di diagnosi ICD-9-CM posti sulle richieste Medicare. Per ciascun evento avverso di interesse, gli autori hanno conteggiato i costi nei pazienti che presentavano tali eventi in un periodo di 30 giorni, iniziando dalla data della prima descrizione dell’evento da parte di ciascun paziente, e hanno comparato questi costi con quelli dei pazienti che non presentavano eventi in un equivalente periodo di tempo, iniziando da un indice di data ‘ombra’ identico. I costi totali sono stati quindi comparati, sia senza che con aggiustamento per le differenze delle caratteristiche basali, utilizzando un modello lineare generalizzato. I risultati indicano che 881 pazienti con carcinoma renale metastatico rientravano nei criteri di inclusione dello studio, il 60% presentava richieste Medicare per uno o più eventi avversi di interesse. Gli eventi che si sono manifestati con una frequenza > 20% includevano dolore addominale, dispnea e fatigue/astenia, mentre il 10 – 20% dei pazienti ha sviluppato dolore al dorso e alle estremità e nausea/vomito. Il costo totale medio delle cure nei 30 giorni di osservazione era sostanzialmente più alto nei pazienti che avevano manifestato eventi avversi ($ 13944; deviazione standard [SD] $ 14529) rispetto a quelli che non avevano dichiarato gli stessi eventi ($ 1878; SD $ 5264). Dopo aggiustamento per le differenze delle caratteristiche basali, la differenza media dei costi tra i pazienti che hanno dichiarato o no eventi avversi è risultata di $ 12410 (intervallo di confidenza [IC] 95%: 9217 – 16522). Limitazioni dello studio includono problemi nell’accertamento degli eventi per dichiarazione non accurata del codice ICD-9-CM nelle richieste Medicare e la restrizione della popolazione dello studio a pazienti che presentavano coinvolgimento metastatico alla diagnosi iniziale del carcinoma renale. In conclusione, i costi delle cure sono sostanzialmente più elevati nei pazienti più anziani di 65 anni con carcinoma renale metastatico che hanno manifestato eventi avversi comunemente associati a sunitinib, sorafenib, bevacizumab e pazopanib. Sforzi atti a prevenire e/o migliorare il trattamento di questi eventi potrebbero potenzialmente ridurre i costi sanitari.


Renal Cancer Newsgroup – Numero 9 – Settembre 2013
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