mercoledì, 22 gennaio 2025
Medinews
26 Novembre 2008

SORVEGLIANZA ATTIVA NELLA PROGNOSI DELLA CRESCITA DI MASSE RENALI SOLIDE

Ad oggi, non sono ancora stati identificati fattori clinici predittivi di crescita tumorale delle masse renali solide o di progressione della malattia, sebbene il rischio nel breve termine sia basso. L’identificazione di marcatori molecolari e clinici di progressione del tumore è necessaria quindi per indicare la sorveglianza attiva quale alternativa alla resezione chirurgica. La storia naturale e le percentuali di crescita dei tumori solidi non trattati deve essere definita in una popolazione sottoposta a sorveglianza attiva. La valutazione radiologica seriale dei pazienti non candidati alla chirurgia, o che la rifiutano, offre una nuova opportunità per caratterizzare la crescita di tumori renali non trattati. In questo studio, pubblicato in Urologic Oncology: Seminars and Original Investigations (leggi abstract originale) sono stati valutati i possibili fattori predittivi di crescita radiologica durante sorveglianza attiva. Un gruppo di ricercatori del Fox Chase Cancer Center di Philadelphia ha rivisto i dati di masse renali in crescita di pazienti seguiti per un periodo minimo di 12 mesi e registrati nel loro database. Le variabili esaminate includevano: età, sesso, dimensioni della lesione alla diagnosi, caratteristiche radiologiche del tumore, durata della vigilanza attiva, percentuale di crescita lineare, patologia chirurgica, sviluppo di nuove masse tumorali renali e progressione della stadiazione. Nel database sono stati identificati 109 pazienti con 124 masse renali sporadiche in crescita, che sono stati sottoposti a sorveglianza attiva per almeno 12 mesi. L’età mediana dei pazienti era 73 anni (media 69.8; range: 35-87), il 72% dei quali era di sesso maschile e la cui sorveglianza attiva mediana si è protratta per 26 mesi (media 33.4; range: 12-156). La malattia multifocale era osservata alla diagnosi nel 9% dei pazienti (10/109), per un valore corrispondente al 20% rispetto al totale delle masse tumorali (25/124). La dimensione mediana del tumore alla diagnosi era 2 cm (media 2.61; range: 0.4-12.0) e la velocità di crescita globale mediana del tumore era 0.21 cm/anno (media 0.28; range: 1.4-2.47). La velocità di crescita lineare osservata era indipendente da età e sesso del paziente, dalle dimensioni del tumore alla diagnosi, dalla multifocalità e dalle caratteristiche radiologiche (solido vs cistico) (p > 0.05). Tra i pazienti che avevano iniziato la sorveglianza attiva, il 36% (39 dei 109 pazienti) è stato sottoposto a terapia definitiva, con evidenza di patologia maligna nel 90% dei casi sottoposti a trattamento (35/39). Tra i pazienti che hanno continuato la sorveglianza attiva (64%; 70/109), il 2.9% (2/70) ha sviluppato lesioni renali de novo e solo l’1.4% (1/70) malattia metastatica.


Renal Cancer Newsgroup – Numero 11 – Novembre 2008
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