domenica, 30 giugno 2024
Medinews
26 Novembre 2010

VACCINO TG4010 DA SOLO O IN COMBINAZIONE CON CITOCHINE NEL CARCINOMA RENALE METASTATICO

Nessuna risposta completa, ma stabilizzazione della malattia con il solo vaccino o la combinazione; sono però necessari ulteriori studi per confermare la sua validità

La sovraespressione di MUC1 nel carcinoma renale a cellule chiare è stata associata a prognosi sfavorevole. Lo studio di fase II, pubblicato nella rivista Cancer Immunology, Immunotherapy (leggi abstract originale), ha valutato l’efficacia e la tollerabilità di TG4010, un vaccino contro il cancro ottenuto per modificazione di un virus vaccino (vaiolo) che esprime MUC1 e interleuchina-2, in combinazione con citochine come trattamento di prima linea nel carcinoma renale metastatico. Sono stati studiati 37 pazienti con carcinoma renale positivo a MUC1 in progressione che hanno ricevuto TG4010 108 pfu per via iniettiva ogni settimana per 6 settimane e successivamente ogni 3 fino a progressione. A questo punto, TG4010 è stato somministrato in combinazione con interferone-alfa2a e interleuchina-2. La valutazione ha incluso la risposta clinica (endpoint primario), la sicurezza, il tempo al fallimento del trattamento (TTF), la sopravvivenza globale e la risposta immunologica. Nessuna risposta clinica oggettiva è stata osservata; 5 dei 27 pazienti valutabili (18%) trattati con TG4010 da solo e 6 di 20 pazienti (30%) trattati con la combinazione di TG4010 e citochine hanno mostrato stabilizzazione della malattia per più di 6 mesi. Il TTF mediano in monoterapia, in combinazione e globale era rispettivamente 4.1, 3.6 e 9.3 mesi. La sopravvivenza globale è stata 19.3 mesi per tutti i pazienti e 22.4 mesi in quelli trattati con la combinazione. Gli eventi avversi più frequentemente legati alla somministrazione di TG4010 erano reazioni lievi – moderate nel sito di iniezione, fatigue e sintomi simil-influenzali. Sei dei 28 pazienti hanno manifestato risposta proliferativa cellulare T CD4+ MUC1 durante le terapia. Cellule T CD8+ anti-MUC1 sono state evidenziate prima e dopo la terapia rispettivamente in 3 e 4 pazienti. Le risposte cellulari T CD8+ specifiche per MUC1 sono state associate a una sopravvivenza più lunga. Lo studio indica quindi che la terapia combinata con TG4010 e citochine potrebbe essere efficace e ben tollerata nei pazienti con carcinoma renale metastatico a cellule chiare, ma gli autori suggeriscono ulteriori studi per chiarire l’efficacia clinica della terapia valutata in questo studio.


Renal Cancer Newsgroup – Numero 11 – Novembre 2010
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