Riuniti domani primo ottobre e sabato 2 a Catanzaro tutti i medici siciliani e calabresi, specialisti e cultori dell’Urologia. L’intervento del Presidente SSCU Rosario Leonardi
Ogni anno si celebra un evento molto importante per noi urologi che lavoriamo in Calabria e in Sicilia. Si tratta della riunione annuale della Società Siculo-Calabra di Urologia, che ha il compito di incontrare gli esperti in materia urologica e andrologica sul nostro territorio. Devo dire che i livelli raggiunti sono di alta qualità in tutte le sub-specialità della nostra branca e al Congresso si fa sintesi di quelle che sono state le attività durante l’anno, ma nello stesso tempo si vanno a vedere le novità, per esempio nel campo della calcolosi, del carcinoma della prostata o di quello vescicale, dell’ipertrofia prostatica e si esplorano anche le nuove tecniche oggi in uso per poter migliorare quelle che sono le aspettative di benessere e di salute da parte dei cittadini che vivono nel nostro territorio. Ecco perché si parlerà non solo di ipertrofia prostatica vista da un punto di vista medico, ma anche delle nuove tecnologie laser che vengono impiegate nel curarla, quando deve essere sottoposta ad intervento chirurgico. Si parlerà di carcinoma della prostata, ma anche delle nuove tecniche laparoscopiche e robotiche che, nei nostri centri siciliani e calabresi, vengono giornalmente attuate, con dei risultati che sono assolutamente in linea con quelli che sono gli outcome in tutto il mondo. C’è anche un aspetto della nostra società che va rimarcato, quello di poter dare spazio ai giovani, di allenarsi magari per palcoscenici un po’ più importanti quali possono essere scenari nazionali o internazionali. Ed è per tale ragione che abbiamo voluto, con il Comitato Direttivo, inserire fra i moderatori di ogni sessione uno specializzando. In tal modo i giovani cominciano a far pratica anche su come gestire una sessione scientifica, su come porre delle domande, su come interloquire con gli esperti. Quindi una palestra utile per i giovani che saranno gli specialisti del domani. Abbiamo vissuto due anni molto pesanti. Potersi ritrovare e scambiare le proprie idee, poter gioire anche dei momenti conviviali, crea un legame forte fra noi specialisti. Il nostro auspicio è che fra tutti ci sia sempre una collaborazione stretta. Tra le nostre attività, abbiamo un progetto sull’interazione col territorio e un altro sul ruolo centrale dei giovani che abbiamo chiamato Paidea e che porterà la conoscenza delle patologie andrologiche e della buona sessualità nelle scuole. Questo è un elemento fondamentale perché si parla molto di salute sessuale, di benessere sessuale, ma tutti sappiamo come questo transiti attraverso una giusta e corretta cultura della sessualità, che non è soltanto genitalità, e che deve essere trasmessa alle ragazze e ai ragazzi, che invece sono spesso bombardati da messaggi fuorvianti. Un altro aspetto importante è la formazione all’interno delle strutture in cui operiamo: ciascuno di noi ha i suoi cavalli di battaglia, qualcosa che è chiaramente al di sopra della media. E questo è il valore aggiunto che mettiamo a disposizione nei nostri corsi su determinate patologie e terapie che sono sicuramente non comuni nell’assist terapeutico di tutti i giorni. La nostra è una Società molto attiva, all’interno della quale scienza, umanità e socializzazione hanno pari e grande importanza. Oggi abbiamo bisogno di condivisione di progetti, di obiettivi e di ideali, purtroppo molto rari ai nostri giorni. Cerchiamo quindi di rimettere un po’ le cose in ordine anche in campo scientifico e nel campo della medicina, evitando conflittualità fra paziente e medico, che sicuramente non giovano a una serena gestione delle patologie. Sull’alleanza terapeutica il Comitato Direttivo si concentrerà, nei prossimi tre anni, perché ci sia una buona Sanità, senza veleni o false aspettative, che poi generano il contenzioso.
