sabato, 6 luglio 2024
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15 Febbraio 2023

CABOZANTINIB IN ASSOCIAZIONE CON NIVOLUMAB MOSTRA BENEFICI DURATURI IN TERMINI DI SOPRAVVIVENZA AL FOLLOW-UP DI TRE ANNI NEL TRATTAMENTO DI PRIMA LINEA DI PAZIENTI CON CARCINOMA A CELLULE RENALI AVANZATO

I dati a tre anni – con un follow-up mediano di 44 mesi – dello studio di Fase III CheckMate-9ER dimostrano il perdurare dei benefici in termini di sopravvivenza globale con cabozantinib più nivolumab rispetto a sunitinib, indipendentemente dal punteggio di rischio IMDC1
• I dati rappresentano il follow-up più lungo riportato in qualsiasi studio di fase III di un regime immunoterapico in associazione con inibitore della tirosin-chinasi in questa popolazione
• I dati dello studio CheckMate-9ER saranno presentati all’American Society of Clinical Oncology Genitourinary Cancers Symposium (ASCO GU) con sei ulteriori abstract a supporto dell’utilizzo di cabozantinib da solo o in combinazione con immunoterapia nel carcinoma a cellule renali avanzato2,3,4,5,6,7

PARIGI, FRANCIA, 15 febbraio 2023 – Ipsen (Euronext: IPN; ADR: IPSEY) annuncia i risultati del follow-up minimo a tre anni, mediano di 44 mesi, dello studio di Fase III CheckMate-9ER che mostrano come cabozantinib in associazione con nivolumab offra benefici in termini di sopravvivenza e tasso di risposta dopo tre anni nel trattamento di prima linea del carcinoma a cellule renali avanzato (aRCC), rispetto a sunitinib.1 Questi risultati saranno presentati all’American Society of Clinical Oncology Genitourinary Cancers Symposium (ASCO GU) dal 16 al 18 febbraio 2023.
Il carcinoma a cellule renali (RCC) è il più comune tipo di tumore del rene, costituendo circa il 90% dei casi.8 Se diagnosticato in stadio iniziale, il tasso di sopravvivenza a cinque anni è elevato, ma nei pazienti con RCC avanzato o metastatico all’ultimo stadio il tasso di sopravvivenza è molto più basso, pari a circa il 12%.9
Nonostante i progressi della scienza e della medicina, rimane la necessità di opzioni terapeutiche che possano prolungare in modo significativo la sopravvivenza dei pazienti con carcinoma a cellule renali metastatico, specialmente di quelli ritenuti a rischio più elevato”, afferma Mauricio Burotto, Medical Director, Bradford Hill Clinical Research Center, Santiago, Cile. “Dall’aggiornamento dei risultati dello studio CheckMate-9ER vediamo che nivolumab in associazione con cabozantinib prolunga in modo duraturo la sopravvivenza e mantiene i benefici delle risposte rispetto a sunitinib per più di tre anni, indipendentemente dalla classificazione di rischio dei pazienti. Questi risultati confermano l’importanza di questo regime a base di immunoterapia ed inibitore della tirosin-chinasi per i pazienti, oltre che la sua capacità di contribuire a cambiare le aspettative di sopravvivenza per tutti coloro che sono affetti da questa difficile patologia.”
Nello studio CheckMate-9ER, i benefici di sopravvivenza globale (OS) si sono mantenuti al follow-up di oltre tre anni.1  La sopravvivenza globale mediana era significativamente maggiore nei pazienti trattati con cabozantinib in associazione con nivolumab rispetto a sunitinib, 49.5 mesi rispetto a 35.5 mesi, [hazard ratio (HR) 0.70 [intervallo di confidenza (CI) 95% 0.56–0.87], p=0.0014)], dimostrando una riduzione del 30% del rischio di morte.1
Inoltre, la OS mediana è migliorata di 11.8 mesi dalla precedente data cut off a 32.9 mesi di follow-up mediano.
I pazienti trattati con cabozantinib in associazione con nivolumab, rispetto a quelli trattati con sunitinib, hanno registrato benefici anche in termini di sopravvivenza libera da progressione (PFS) e tasso di risposta obiettiva (ORR; riduzione delle dimensioni del tumore con i trattamenti):1
• La sopravvivenza libera da progressione con cabozantinib in associazione con nivolumab è quasi raddoppiata, pari a 16.6 mesi rispetto a 8.4 mesi con sunitinib (HR 0.58 [CI 95% 0.48–0.71], p<0.0001).
• Il tasso di risposta obiettiva (ORR) è raddoppiato con cabozantinib in associazione con nivolumab rispetto a sunitinib (CI 95%, 56% [50–61] versus 28% [24–34]). Le risposte, inoltre, si sono dimostrate più durature con la combinazione, con una durata della risposta (DoR) mediana di 23.1 mesi rispetto a 15.2 mesi con sunitinib.
• La risposta completa (CR) è più che raddoppiata nei pazienti trattati con cabozantinib in associazione con nivolumab (12%) rispetto a quelli trattati con sunitinib (5%).
• Il profilo di sicurezza identificato nello studio CheckMate-9ER è risultato coerente con quello osservato in precedenza.
• I risultati sono stati valutati anche in rapporto ai seguenti punteggi di rischio dell’International Metastatic Renal Cell Carcinoma Database Consortium (IMDC): favorevole, intermedio, intermedio/sfavorevole e sfavorevole. I benefici sono stati osservati con cabozantinib in associazione con nivolumab in tutte le misure di efficacia (OS, PFS, ORR and CR), indipendentemente dal gruppo di rischio IMDC.1
“Il nostro obiettivo, in Ipsen, è di permettere alle persone che convivono con il cancro di vivere più a lungo e al meglio, e questi risultati rafforzano il valore che cabozantinib può offrire ai pazienti con carcinoma a cellule renali avanzato quando è utilizzato in associazione con l’immunoterapia nel setting di prima linea”, sostiene Steven Hildemann, M.D. PhD, Executive Vice President, Chief Medical Officer, Head of Global Medical Affairs and Global Patient Safety. “I risultati dello studio CheckMate-9ER continuano a dimostrare i benefici sostenuti a lungo termine, ora a tre anni, nei pazienti con carcinoma a cellule renali avanzato, in tutte le principali misure di efficacia e i punteggi di rischio, che si aggiungono alle evidenze che già abbiamo di cabozantinib più nivolumab. Ringraziamo sinceramente i pazienti che hanno partecipato allo studio, le loro famiglie e la comunità scientifica.”

Durante ASCO GU verranno presentati sei ulteriori abstract che confermano i benefici di cabozantinib nel carcinoma a cellule renali avanzato (aRCC) e nel carcinoma a cellule renali non a cellule chiare (nccRCC). Tra questi:
  • Lo studio CaboCombo, prospettico, internazionale, non interventistico di cabozantinib più nivolumab in prima linea per il trattamento dei pazienti con aRCC. Lo studio raccoglierà le evidenze real-world dell’utilizzo in prima linea di cabozantinib più nivolumab e dimostra l’impegno di Ipsen nel far progredire le evidenze di base sulle opzioni terapeutiche per le persone affette da aRCC.3
    • La Coorte 10 dello studio COSMIC-021 che valuta cabozantinib in associazione con atezolizumab nel nccRCC, e analizza ulteriormente il potenziale di cabozantinib in associazione con gli inibitori del checkpoint immunitario.7
    • Un’analisi dei biomarcatori dello studio CheckMate-9ER mostra come, al follow-up mediano a 44 mesi, PFS mediana e OS sono migliorate con cabozantinib più nivolumab rispetto a sunitinib, indipendentemente dallo stato di PD-L1.4
“I dati aggiornati dello studio CheckMate-9ER, dopo un-follow up più esteso, hanno mostrato come la combinazione di cabozantinib e nivolumab sia capace di raggiugere, nei pazienti affetti da tumore del rene avanzato, una mediana di sopravvivenza globale (OS) di 49.5 mesi. È un dato che rappresenta un successo nel trattamento di questa neoplasia delineando un percorso che aspira alla sua cronicizzazione che non lascia indifferente la comunità scientifica”,  ha commentato Roberto Iacovelli, Professore Associato di Oncologia Medica presso la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS di Roma. “In Italia, solo nel 2022, il tumore del rene è stato diagnosticato ad oltre 12.000 nuovi pazienti; tra questi, 25-30% sono candidati ad avviare un trattamento medico da subito per la presenza di metastasi al momento della diagnosi ed un altro 25-30% per la loro comparsa in corso di follow-up dopo l’asportazione del tumore primario con intento curativo. Entrambe queste tipologie di pazienti possono oggi beneficare della combinazione di cabozantinib e nivolumab e quindi aspirare ad una lunga sopravvivenza oltre che ad una preservazione della qualità di vita e al favorevole profilo di tossicità già noti per questa combinazione.”

Sessioni presentazione dati
Il carcinoma a cellule renali (RCC)
Nel 2020 si sono registrate più di 400.000 nuove diagnosi di tumore del rene in tutto il mondo.10
Tra queste, il carcinoma a cellule renali (RCC) è il tipo di tumore del rene più comune, costituendo circa il 90% dei casi.8 È due volte più frequente negli uomini e i pazienti maschi rappresentano più dei due terzi delle morti.9,10 Al momento della diagnosi, circa il 30% dei pazienti presenta RCC avanzato o metastatico.11 Se diagnosticato in stadio iniziale, il tasso di sopravvivenza a cinque anni è elevato, ma nei pazienti con RCC avanzato o metastatico all’ultimo stadio il tasso di sopravvivenza è molto più basso, pari a circa il 12%, per il quale al momento non esistono cure.9
In Italia, nel 2022, sono state stimate circa 12.600 nuove diagnosi (uomini =7.800; donne = 4.800).
Nel 25-30% circa si presenta in fase loco-regionalmente avanzata e/o metastatica e, nel 25-30% circa dei casi, la malattia si ripresenta dopo chirurgia con intento curativo15.

Lo studio CheckMate-9ER12
CheckMate-9ER è uno studio in aperto, randomizzato, multicentrico, di Fase III, che ha valutato i pazienti con RCC avanzato o metastatico non precedentemente trattati. In totale, 651 pazienti (23% a rischio favorevole, 58% a rischio intermedio, 20% a rischio sfavorevole; 25% PD-L1 ≥ 1%) sono stati randomizzati a ricevere cabozantinib più nivolumab (n = 323) rispetto a sunitinib (n = 328).
L’endpoint primario è la sopravvivenza libera da progressione (PFS). Endpoint secondari includono la sopravvivenza globale (OS) e il tasso di risposta obiettiva (ORR). L’analisi primaria di efficacia ha confrontato la duplice associazione rispetto a sunitinib in tutti i pazienti randomizzati.
Lo studio è sponsorizzato da Bristol Myers Squibb e Ono Pharmaceutical Co. ed è co-finanziato da Exelixis, Ipsen e Takeda Pharmaceutical Company Limited.

Lo studio CaboCombo13
CaboCombo è uno studio prospettico, internazionale, non interventistico real-world per la valutazione dell’efficacia e della tollerabilità di cabozantinib e nivolumab in associazione come trattamento di prima linea dei pazienti adulti con aRCC con componente cellulare chiara, secondo la pratica clinica real-world. 311 pazienti saranno arruolati in 70 centri nei Paesi in cui la combinazione di cabozantinib e nivolumab ha ottenuto l’autorizzazione alla commercializzazione e il rimborso. La decisione di prescrivere la combinazione verrà presa prima e indipendentemente dalla decisione di arruolare i pazienti nello studio. L’endpoint primario è la sopravvivenza globale di riferimento nel mondo reale, valutata 18 mesi dopo l’inizio della combinazione. Lo studio CaboCombo è sponsorizzato da Ipsen.

Lo studio COSMIC-02114
COSMIC-021 è uno studio multicentrico, di Fase Ib, in aperto che è stato diviso in due parti: una fase di incremento della dose e una fase di espansione della coorte. Nella fase di espansione, lo studio ha arruolato 24 coorti in 12 tipi di tumore: tumore del polmone non a piccole cellule (NSCLC), RCC, carcinoma uroteliale (UC), carcinoma prostatico resistente alla castrazione, carcinoma epatocellulare, carcinoma mammario triplo negativo, carcinoma ovarico epiteliale, carcinoma endometriale, adenocarcinoma della giunzione gastrica o gastroesofagea, adenocarcinoma del colon retto, cancro della testa e del collo e tumore della tiroide differenziato (DTC). Exelixis è lo sponsor dello studio COSMIC-021. Ipsen e Takeda Pharmaceutical Company Limited (Takeda) hanno scelto di partecipare alla sperimentazione e stanno contribuendo al finanziamento di questo studio secondo i termini dei rispettivi accordi di collaborazione delle società con Exelixis. Roche sta fornendo atezolizumab per lo studio.

Cabozantinib
Cabozantinib è una piccola molecola somministrata per via orale che inibisce recettori multipli della tirosin-chinasi come VEGFR, MET, RET e la famiglia dei TAM (TYRO3, MER, AXL). Questi recettori di tirosin-chinasi sono coinvolti in processi cellulari normali e patologici, come l’oncogenesi, la metastasi, l’angiogenesi tumorale (la crescita di nuovi vasi sanguigni di cui i tumori hanno bisogno per crescere), la resistenza ai farmaci, la modulazione delle attività immunitarie e il mantenimento del microambiente tumorale.

Exelis ha concesso a Ipsen i diritti di esclusiva per la commercializzazione e l’ulteriore sviluppo clinico di cabozantinib al di fuori degli Stati Uniti e del Giappone.
Exelixis ha concesso i diritti di esclusiva a Takeda per la commercializzazione e l’ulteriore sviluppo clinico di cabozantinib per tutte le indicazioni future in Giappone.
Exelixis detiene i diritti di esclusiva per sviluppare e commercializzare cabozantinib negli Stati Uniti.

In più di 60 Paesi al di fuori di Stati Uniti e Giappone, compresa l’Unione Europea (E.U.), cabozantinib è attualmente indicato come:
o monoterapia nel carcinoma a cellule renali avanzato:
– come trattamento di prima linea di pazienti adulti a rischio intermedio o sfavorevole
– negli adulti in seguito a precedente terapia mirata al fattore di crescita endoteliale vascolare (VEGF)
o in combinazione con nivolumab per il trattamento di prima linea del carcinoma a cellule renali avanzato negli adulti
o monoterapia per il trattamento dei pazienti adulti con tumore della tiroide differenziato (DTC) localmente avanzato o metastatico, refrattario o non eleggibile allo iodio radioattivo (RAI) in progressione durante o dopo terapia sistemica
o monoterapia per il trattamento del carcinoma epatocellulare (HCC) negli adulti trattati in precedenza con sorafenib.
Le raccomandazioni dettagliate per l’uso di cabozantinib sono descritte nel Riassunto delle caratteristiche del prodotto (UE SmPC).
Ipsen
Ipsen è un’azienda biofarmaceutica globale, focalizzata sullo sviluppo di soluzioni innovative in oncologia, malattie rare e neuroscienze. Con un fatturato Specialty Care di 3 miliardi di euro nel 2022, Ipsen commercializza farmaci in più di 100 Paesi. Accanto alla sua strategia di innovazione esterna, la Ricerca e Sviluppo dell’azienda è basata sull’utilizzo di piattaforme tecnologiche innovative differenziate presenti all’interno dei maggiori centri biotecnologici e di life sciences: Paris-Saclay, Francia; Oxford, U.K.; Cambridge, U.S., Shangai, Cina.
Il Gruppo impiega circa 5.000 dipendenti a livello globale ed è quotata in borsa a Parigi (Euronext: IPN) e negli Stati Uniti attraverso uno Sponsored Level I American Depositary Receipt program (ADR: IPSEY).
Per maggiori informazioni ipsen.com

Bibliografia

1 Burotto, M., et al. Nivolumab plus cabozantinib vs sunitinib for first-line treatment of advanced renal cell carcinoma (aRCC): 3-year follow-up from the phase 3 CheckMate -9ER trial. Presented at ASCO Genitourinary Cancers Symposium; 2023 February 16-18; San Francisco, California.

2 Albiges, L., et al. CaboPoint: Interim results from a phase II study of cabozantinib after checkpoint inhibitor (CPI) therapy in patients with advanced renal cell carcinoma (RCC). Presented at ASCO Genitourinary Cancers Symposium; 2023 February 16-18; San Francisco, California.

3 Barthélémy, P., et al. CaboCombo: a prospective international non-interventional study of first-line cabozantinib plus nivolumab for the treatment of patients with advanced renal cell carcinoma. Presented at ASCO Genitourinary Cancers Symposium; 2023 February 16-18; San Francisco, California.

4 Choueiri, T., et al. Biomarker analysis from the phase III CheckMate -9ER trial of nivolumab + cabozantinib (N+C) v sunitinib (S) for advanced renal cell carcinoma (aRCC). Presented at ASCO Genitourinary Cancers Symposium; 2023 February 16-18; San Francisco, California.

5 Nathan, P., et al. CARINA interim analysis: a non-interventional study of real-world treatment sequencing and outcomes in patients with advanced renal cell carcinoma initiated on first-line checkpoint inhibitor-based combination therapy. Presented at ASCO Genitourinary Cancers Symposium; 2023 February 16-18; San Francisco, California.

6 Vuillemin, A., et al. Study of cabozantinib in second line under real-life setting in patients with advanced renal cell carcinoma (aRCC): study design of a French, retrospective, multicenter study (OCTOPUS). Presented at ASCO Genitourinary Cancers Symposium; 2023 February 16-18; San Francisco, California.

7 McGregor, B., et al. Cabozantinib in combination with atezolizumab in non-clear cell renal cell carcinoma: extended follow-up results of cohort 10 of the COSMIC-021 study. Presented at ASCO Genitourinary Cancers Symposium; 2023 February 16-18; San Francisco, California.

8 Hsieh, J.J., et al. 2017. Renal cell carcinoma. Nature reviews. Disease primers. 3(17009), doi: 10.1038/nrdp.2017.9

9 Padala, S.A., et al. 2020. Epidemiology of Renal Cell Carcinoma. World Journal of Oncology. 11(3) 79-87, doi: 10.14740/wjon1279

10 GLOBOCAN 2020. Kidney Cancer Factsheet. Available at: https://gco.iarc.fr/today/data/factsheets/cancers/29-Kidney-fact-sheet.pdf Last accessed: February 2023.

11 Lalani, A.A., et al. 2022. Evolving landscape of first-line combination therapy in advanced renal cancer: a systematic review. Ther Adv Med Oncol. 14, 1-17, doi: 10.1177/17588359221108685

12 Clinicaltrials.gov. 2022. A Study of Nivolumab Combined With Cabozantinib Compared to Sunitinib in Previously Untreated Advanced or Metastatic Renal Cell Carcinoma (CheckMate -9ER). Available at: https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT03141177?term=NCT03141177&draw=2&rank=1. Last accessed: February 2023.

13 Clinicaltrials.gov. 2022. A Study of the Effectiveness of Cabozantinib in Combination With Nivolumab as First-line Treatment of Advanced Renal Cell Carcinoma (aRCC) in Adults (CaboCombo). Available at: https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT05361434?term=NCT05361434&draw=2&rank=1. Last accessed: February 2023.

14 Clinicaltrials.gov. 2022. Study of Cabozantinib in Combination With Atezolizumab to Subjects With Locally Advanced or Metastatic Solid Tumors. Available at: https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT03170960?term=NCT03170960&draw=2&rank=1. Last accessed: February 2023.

15 I numeri del cancro 2022 Available at: https://www.aiom.it/wp-content/uploads/2022/12/2022_AIOM_NDC-web.pdf

Last accessed: February 2023.

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